Path of Exile Settlers of Kalguur è una ghiotta novità riguardante l’universo di Path of Exile, eccezionale Action RPG sviluppato dal team neozelandese Grinding Gear Games. L’opera prima del talentuoso sviluppatore, datata 2013, nella sua lunga carriera ha saputo regalare diverse soddisfazioni ai suoi fan più accaniti, allungando parecchio la sua vita commerciale (nonostante il fatto che il gioco base sia un free to play) con diverse notevoli espansioni, ben sette, inclusa quella oggetto dell’anteprima. Abbiamo potuto ammirare le ultime indiscrezioni in vista dell’imminente uscita durante un evento dedicato, chiamato GGG Live. Un settimo expansion pack ufficiale che, nelle intenzioni del developer, costituisce un vero e proprio ponte in attesa di Path of Exile 2.0, previsto per i 2024. Una espansione corposa, che aggiunge parecchio al gameplay di base e che, soprattutto, introduce nuovi elementi gestionali inediti nell’obiettivo di edificare la città di Kingsmarch e difenderla a costo della vita!
Mattone su mattone, ecco che nasce la città di Kingsmarch!
Path of Exile Settlers of Kalguur, corposa espansione di cui abbiamo parlato in questa pagina, sta per debuttare sul mercato, in data 26 luglio, proponendo una espansione che, ne siamo sicuri, resterà nella storia del franchise. Si, perché la voglia di sperimentare ed ampliare il gameplay di base, già appassionante, è veramente alta da parte dei creatori del gioco originale. Le sei espansioni precedenti, come ricorderete, hanno ognuna a suo modo arricchito notevolmente il nucleo base di Path of Exile, che, pur nascendo nella mente del suo creatore principale, il lead design Chris Wilson, come un omaggio free to play all’indimenticabile DIABLO II, negli anni ha esplorato tutti i suoi limiti, spesso superandoli. Dal 2014 ad oggi le sei espansioni ufficiali hanno reso eterno il titolo di partenza. Consigliamo di recuperarle tutte, Sacrifice of the Vaal, sulla Regina dei Vaal Atziri, Forsaken Masters dedicata ai Maestri, The Awakening che aggiunge ai tre atti narrativi iniziali un nuovo tassello, Ascendancy che introduce sette nuove classi, l’enciclopedico Atlas of Worlds, dedicato all’atlante, alle profezie ed alle essenze, fino al titanico The Fall of Oriath, che offre ulteriori atti narrativi con trama inedita. L’idea di aggiungere delle componenti gestionali nella settima espansione è eccezionale e farà la gioia degli amanti del genere. Non si spaventino però i meno esperti di queste dinamiche, perché molte cose sono realizzate con loop automatici dell’IA del gioco ed in modalità “autopilota” quando necessario.
Path of Exile Settlers of Kalguur vede la sua principale ragion d’essere sulla “Challenge League”, in cui un manipolo di eroici pionieri di Kalguur, noti come Settlers, si sono posti l’obiettivo di costruire da zero una nuova edificazione, che diventerà con il tempo una vera e propria città, con conseguente gestione di tutti gli aspetti, inclusi quelli finanziari, di nutrizione delle unità, e commerciali, cosa che, lo avrete intuito, necessita della realizzazione del porto commerciale. Il tutto partendo da un unico piccolo e fatiscente edificio, ovvero la taverna del villaggio, dispersa nel nulla campagnolo. Almeno per ora. Per costruire case e fortini servono materie prime, orsù, dotiamoci allora di una stazione mineraria, grazie alla quale è possibile estrarre tutte le principali risorse esotiche, nei loro specifici filoni da estrazione, spesso difesi da numerosi nemici, tra cui i preziosi Ferro Cremisi, Oricalco e Bismuto. Ovviamente nella stazione mineraria e nel porto lavorano diverse unità operaie, più o meno specializzate, che hanno necessità non solo di una diaria settimanale in pecunia sonante, ma anche di parecchio cibo per rifocillarsi. A questo pensano le coltivazioni, gestite da uno specifico PNG, ovvero la contadina Sonya, che dopo le nostre prime direttive lavorerà in completa autonomia, grazie appunto a dei precisi loop produttivi autogestiti. Non è certo Farmville del resto.
Path of Exile Settlers of Kalguur: tra innovazione e tradizione, la dicotomia gestionale vs combat
Path of Exile Settlers of Kalguur ha una vera e propria anima gestionale degna dei migliori esponenti del genere, lo dobbiamo ammettere, e questa espansione sarà ricordata per il suo potere innovativo e dirompente. Uno degli elementi più importanti da tenere sempre d’occhio è il Currency Trade Market, dove è possibile gestire finanze, vendite ed acquisti di valute ed oggetti cumulabili, ma soprattutto assemblarli tra loro. Si, amici del crafting estremo, c’è parecchio a fare anche per voi! Il titolo permette ora di creare e modificare armi ed oggetti speciali, nella classica bottega specializzata Runesmithing Table, che offre i migliori tipi di scalpello sul mercato a prezzi competitivi! Diffidate dei fabbri improvvisati, poiché l’esperto fabbro Dannig è capace di creare, nella sua blasonata bottega, persino le potenti rune. Anche qui le azioni sono automatizzate e semplificate al massimo, per venire incontro alle necessità dei neofiti. Da non sottovalutare altri due PNG importantissimi, ovvero Faustus il mercante oscuro, amante dei commerci “più o meno legali” capace di trovare le cose più assurde, in cambio di sacchi di oro sonante, ed anche l’ingegnere Isla, che ha sempre interessanti idee sulla costruzione migliore della città.
Un ulteriore personaggio, stavolta dichiaratamente malvagio, è infine il bandito Sasan che perseguita la città in costruzione durante la notte, rubando risorse e effettuando persino rapimenti tra gli abitanti. Possiamo decidere di combatterlo, di pagare il riscatto o persino di abbandonare gli elementi rapiti, nel caso di unità “sacrificabili” a noi l’ardua scelta morale. I tradizionalisti di Path of Exile, ovviamente, impugneranno le loro spade per pugnare eroicamente. La fase combat, ben lungi dall’essere eliminata, offre ancora una parte notevole nel gameplay complessivo, pur con tanti piccoli cambiamenti e miglioramenti. Il Totem, ad esempio è stato rimosso, le mappe sono più complesse, ci sono tre enormi nuovi boss ed è possibile usare magie spettacolari come la tempesta di fuoco. Le nuove feature combat abbondano, cari nostalgici dei combattimenti storici. Sono presenti nuove Abilità da Mischia, Blocco, Furia, Grida di Guerra, Impalamento, Sanguinamento, Vessilli, Stendardi, nuove mappe e dungeon, oltre a nuove Probabilità di Colpo Critico delle Armi. Un ottimo lavoro è stato fatto sia sul bilanciamento, con Base Type del tutto nuovi, che nella fase di End Game. Il titolo, pur con la sua anima gestionale, fortissima, può essere affrontato anche in modo classico, con una frenesia aggressiva di combattimento. Un tuffo nel passato di Path of Exile, tra le tante novità.
Consoliamoci, la notevole attenzione alle versioni PlayStation ed Xbox dell’espansione
Un discorso molto importante è stato fatto dagli sviluppatori durante la presentazione della settima espansione. Path of Exile Settlers of Kalguur, che ha il codice di produzione Exp update 3.25, arriverà infatti il prossimo 26 luglio non solo nella sua casa privilegiata, ovvero il Personal Computer, Steam Deck incluso, quindi potrete giocare in riva al mare, ma anche e soprattutto su piattaforme console di nuova e vecchia generazione. Le versioni Xbox Series X|S e PlayStation 5 sono state infatti ottimizzate al meglio per sfruttare il loro hardware peculiare, con nuove texture ad alta risoluzione, tempi di caricamento velocissimi, grazie agli Hard Disk SSD, e nuovi effetti grafici notevoli e piacevoli, con assenza di pop-up e pop-in, ed un nuovo algoritmo dedicato espressamente all’upscaling e all’anti-aliasing.
Anche PlayStation 4 avrà però la sua versione, con tanto di supporto pieno per PS4 Pro, cosa che, ricorderanno gli utenti PS4, nel 2019, all’uscita della conversione per il sistema Sony, non era stata inclusa. Stesso discorso per Xbox One, che sfrutterà anche le peculiarità di One X. Questa differenziazione tra sistemi denota la volontà di Grinding Gear Games di ascoltare le richieste da parte della community, come ad esempio proprio il discorso sul supporto a PlayStation 4 Pro, che all’epoca è stato molto dibattuto sul web. In molti, lo sappiamo, vorrebbero anche una versione Nintendo del titolo, ma per ora non è previsto nulla. Trovate il sito del gioco a questo LINK. Appuntamento, per ora, al 26 luglio per questa ghiotta espansione che promette di essere davvero appassionante e curatissima.
Piattaforme: PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X/S, Xbox One, PC
Sviluppatore: Grinding Gear Games
Publisher: Grinding Gear Games
Data D’uscita: 26 luglio 2024
Dal lontano 2013, Path of Exile ci ha riservato tantissime soprese, con una longevità parecchio accresciuta dalle tantissime espansioni immesse periodicamente sul mercato, che hanno aggiunto nuovi elmenti di gameplay come del resto interi nuovi filoni narrativi, per una trama sempre più appassionante. Ora si tenta la strada della componente gestionale, pur senza trascurare, ovviamente, la tradizione combat. Un vero ponte tra il glorioso passato ed un futuro fatto di esplorazione e superamento dei confini ludici stessi. Action RPG con elementi gestionali, cosa chiedere di più? Personalmente adoriamo già questa deliziosa espansione, assolutamente da non perdere per i fan storici dell’eccezionale universo di Path of Exile.