Ace Attorney Investigations Miles Edgeworth

Ace Attorney Investigations Collection Provato: è giunto il tuo momento, Miles

I fan di lunga data del franchise lo aspettavano in fondo al cuore: dopo le raccolte Phoenix Wright: Ace Attorney Trilogy e Apollo Justice: Ace Attorney Trilogy, e soprattutto dopo l’imponente lavoro di traduzione e adattamento su The Great Ace Attorney Chronicles, era quasi inevitabile che Capcom si sarebbe concentrata anche sulla dualogia spin-off Ace Attorney Investigations. Dopotutto, se si era impegnata a realizzare una versione occidentale di un doppio titolo complesso come Chronicles, perché non farlo per i due giochi dedicati a Miles Edgeworth, uno dei personaggi più amati della serie? Finalmente, arriva la notizia tanto attesa: Ace Attorney Investigations Collection uscirà il 6 settembre su Nintendo Switch, PlayStation 4, Steam e Xbox One. Abbiamo avuto l’opportunità di provare i primi casi dei due giochi che compongono la raccolta – Ace Attorney Investigations: Miles Edgeworth e Ace Attorney Investigations 2: Prosecutor’s Gambit – e siamo pronti a condividere le nostre prime impressioni, in attesa della recensione completa che arriverà più avanti.

Ace Attorney Investigations Collections

Miles Edgeworth, IL procuratore

Per chi non conosce la saga originale, si tratta di una serie di avventure grafiche investigative che culminano in spettacolari processi pieni di colpi di scena. L’autore Shu Takumi ha eccellentemente mescolato dramma e commedia dell’assurdo, dando vita a personaggi amatissimi. Investigations è uno spin-off che rinuncia alla parte dei processi per concentrarsi, ovviamente, sull’investigazione. Protagonista è il procuratore Miles Edgeworth, un uomo di legge sagace e integerrimo con un passato tormentato, che, dopo varie vicissitudini in aula con il rivale Phoenix Wright, è più determinato che mai a scoprire ogni briciolo di verità nei casi che affronta. Il suo ufficio stesso è la scena di un efferato quanto inspiegabile crimine, e le sue doti deduttive sono pronte a risolvere il caso! Ad aiutarlo, ci sono vecchie e nuove conoscenze, per un mistero che si infittisce sempre di più, dirigendosi in nuove direzioni. E la posta in gioco si fa ancora più alta nel secondo titolo della serie, dove Miles dovrà confrontarsi con il suo passato e con il futuro che desidera.

Ace Attorney Investigations Collections

Dinamiche di gioco, tra vecchio e nuovo

Fondamentalmente, Investigations è simile alla saga principale, con alcune differenze fondamentali che però non si discostano troppo dall’originale. Il concept ruota intorno all’investigazione, alla ricerca di indizi, alla creazione di tesi, allo smontare testimonianze fallaci e all’incastrare i colpevoli. Rispetto ai titoli con Phoenix Wright e Apollo Justice, l’approccio è meno “visual novel” e più “avventura grafica punta e clicca”, risultando in un’alternanza di fasi senza soluzioni di continuità e con meno stacchi: le indagini si alternano a dialoghi e testimonianze in modo più fluido, senza la pressione del tribunale, ma con dinamiche simili, anche se con nomi e meccaniche diversi. Ad esempio, al posto dei controinterrogatori nei processi abbiamo fasi di accesa discussione con i testimoni, ma risultati e penalità sono simili. Esistono anche meccaniche speciali, meno “fantasiose” di quelle usate dai suoi colleghi avvocati difensori, e più simili ai mind games alla Sherlock Holmes: un esempio è la tecnica degli “scacchi mentali” presente nel secondo gioco. L’investigazione è completa, con il personaggio libero di muoversi per lo scenario e soffermarsi su vari elementi, esaminando oggetti, scene del crimine e dettagli vari, confrontandoli con gli oggetti nell’inventario e chiedendo il parere degli altri personaggi. Il tutto utilizzando anche le abilità di logica e deduzione di Edgeworth, a volte aiutato dai suoi assistenti. Fondamentale è l’apporto della giovane Faye e del suo gadget, il Little Thief, capace di ricostruire scene del crimine.

Migliorie e aggiornamenti mica da ridere!

Parlando delle migliorie della nuova versione, ci sono diversi elementi che ci hanno colpito: ritornano dalle precedenti collection – e si espandono – numerosi ritocchi alla qualità dell’esperienza di gioco. Oltre alle gallerie di artwork, filmati e musiche, ai trofei e alle chicche inedite in occidente, è possibile scegliere direttamente da quale episodio e capitolo iniziare a giocare (anche se giocare in ordine sequenziale è raccomandato almeno la prima volta). È possibile anche selezionare la Modalità Storia per godersi il gioco come una sorta di anime, senza preoccuparsi troppo degli enigmi. Si possono rileggere i log della storia, cambiare le musiche e scegliere tra sette lingue disponibili, con nuovo adattamento e doppiaggio. Purtroppo, l’italiano non è tra queste lingue.

Una differenza notevole rispetto alle precedenti raccolte è l’aspetto grafico: mentre le altre avevano subito un processo di remaster in HD, qui siamo di fronte a un vero e proprio remake, con sprite ridisegnati in HD dallo storico designer Tatsuro Iwamoto. La qualità dei modelli è impressionante per definizione e animazioni, anche se bisogna abituarsi allo stile chibi, con proporzioni della testa leggermente esagerate rispetto al corpo: potete comunque switchare alla versione originale, se preferite.

Piattaforme: PlayStation, Xbox, Nintendo Switch, PC (via Steam)

Sviluppatore: Capcom

Publisher: Capcom

Data di uscita: 6 settembre

Chi già conosce la serie ha solo bisogno di sapere che, per quanto visto finora, la trasposizione è eccellente. Chi invece non conosce la saga ma è incuriosito, dovrebbe tenere d’occhio il titolo, in attesa della recensione completa. Nel frattempo, è consigliabile procurarsi la Phoenix Wright: Ace Attorney Trilogy, fondamentale per comprendere le radici del personaggio Edgeworth e la lore dell’intera serie.

 

Toumarello è il nickname che si porta appresso ormai da anni, ma non chiedetegli di spiegarvelo: è un tipo logorroico e blablabla. Per vivere (in ogni senso) scrive e descrive, in particolare di roba multimediale, crossmediale, transmediale... insomma, gli interessa il contenuto ma spesso resta affascinato dall'utilizzo del contenitore. Ama Tetris e le narrazioni interattive.