Chrono Trigger

Il J-RPG per eccellenza fa il suo esordio sulle piattaforme touch di Apple. Scopritene assieme a noi pregi e difetti nella nostra recensione di Chrono Trigger per iPhone e iPad.

Nel panorama dei giochi di ruolo orientali Chrono Trigger viene spesso citato come una delle massime espressioni raggiunte dai produttori nipponici. Con una trama complessa, personaggi memorabili e i disegni fatti niente meno che dallo stesso disegnatore di Dragon Ball, i valori di produzione non possono che essere semplicemente fuori scala. Con questo porting, finalmente, si può godere di un tale capolavoro anche su dispositivi iOS. E purtroppo, visto il modo di lavorare di Square Enix su questa piattaforma, non è tutto oro quello che luccica.

Se la sostanza è rimasta quella (e non poteva essere altrimenti), purtroppo è la conversione a lasciare un po’ a desiderare. Proprio come è accaduto recentemente con Final Fanitasy Tactics, solo da pochissimo aggiornato per i display retina, anche Chrono Trigger è stato pubblicato nativamente in bassa risoluzione. Se da un lato la cosa riguarda marginalmente gli utenti che hanno vecchi dispositivi – come gli iPhone 3G o 3GS – la situazione si fa più grave per coloro che possiedono un iPhone 4 o un iPad (dispositivo, peraltro, non supportato nativamente). Il risultato finale risulta quindi un miscuglio di emozioni contrastanti: per molti versi si ha tra le mani un ottimo J-RPG che rappresenta al meglio il genere al quale appartiene, nonostante l’età non più giovane; sotto altri punti di vista, invece, il lavoro di adattamento è ben lungi dal definirsi ottimale, con la conseguenza di rendere Chrono Trigger consigliabile solo a chi non ha avuto la possibilità di giocarlo quando uscì su Super Nintendo, o nella sua riedizione più recente per Nintendo DS.

Per chi non conoscesse il gioco, l’incipit della trama è presto detto: un giovane ragazzo di nome Crono recandosi a una fiera per festeggiare il passaggio del millennio, incontra una principessa ribelle (no, non Leila) e si ritrova catapultato in altre ere a causa di un esperimento fallito, scoprendosi così al centro di una vicenda che rischia di distruggere il suo mondo. I combattimenti sono a turni attivi, con la possibilità di decidere se attivare automaticamente la pausa mentre si decide come agire, o se i nemici sono liberi di attaccarci qualora non si sappia prendere rapidamente una decisione. Il party a disposizione è piuttosto ampio e variegato e consente al giocatore di giostrarsi tra picchiatori in senso stretto, caster deboli fisicamente ma potenti con le loro magie, o ancora delle vie di mezzo più equilibrate. La difficoltà è ben calibrata, è raro trovarsi frustrati da quel che accade, e al tempo stesso non si ha mai la sensazione di aver “rotto” il gioco, crescendo dei personaggi troppo potenti. Semmai, se proprio occorre muovere una critica a livello di gameplay, questa deve riguardare il sistema di controllo, purtroppo troppo poco preciso e scomodo per chi si trovasse ad avere dita grandi e polpastrelli “cicciosi”.

Insomma… Chrono Trigger è un vero spettacolo di giocabilità e narrazione ancora oggi, oltretutto tradotto decorosamente in lingua italiana, il che non guasta mai. Tuttavia, considerando il prezzo certamente non amichevole a cui viene venduto, diventa difficile consigliarne l’acquisto a occhi chiusi, a meno di essere dei fan del genere cui questo titolo appartiene o degli inguaribili nostalgici. Per Final Fantasy Tactics ci sono voluti molti mesi prima di vederlo aggiornato a una risoluzione degna dei display retina, e a oggi non si può certo dire se e quando succederà qualcosa di analogo per Chrono Trigger.

Qui, se volete altre informazioni, trovate la pagina iTunes del gioco.

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