Men of War: Assault Squad – Anteprima

FX Interactive si prepara a lanciare sul mercato italiano l’espansione stand-alone di uno degli strategici per PC più profondi degli ultimi anni. [Preview]

uando sui forum partono le solite, infinite, discussioni sulla presunta superiorità dei PC sulle console, l’argomento RTS salta sempre fuori. Non è un mistero che, per vari motivi, chi ama i giochi di strategia in tempo reale di stampo classico deve necessariamente possedere un computer. Pian piano le cose si stanno smuovendo (basti pensare a RUSE di Ubisoft o ad Halo Wars di Microsoft), ma chi sviluppa prodotti appartenenti al genere è ancora – e giustamente – saldamente ancorato al mercato PC. Ne è l’esempio FX Interactive, uno dei pochi publisher che ha deciso di dedicarsi esclusivamente agli appassionati di computer, cercando di proporre titoli che si adattino alle spesso peculiari esigenze di questa particolare utenza. In questa occasione, parliamo ad esempio dell’apprezzata serie Men of War, che settimana prossima si arricchirà di un’espansione stand-alone chiamata Assault Squad.

Come lascia intuire il nome, l’episodio si concentra sulla gestione della fanteria, un compito decisamente arduo per qualsiasi comandante militare. Vero, infatti, che i soldati appiedati sono capaci di muoversi su praticamente ogni terreno, anche privo di vie segnate (e che sono più silenziosi di un gruppo di carri armati), ma bisogna anche tenere conto della loro estrema vulnerabilità: un colpo di mortaio ben assestato può facilmente eliminare definitivamente più di una squadra nel giro di pochi secondi.

In Assault Squad si possono controllare diverse squadre di otto uomini ciascuna, oltre che sezioni composte da due soli elementi, caratterizzati altersì da un particolare armamento, come lanciafiamme, mortai e via dicendo. Naturalmente, chi vuole potrà decidere di comandare singolarmente ogni soldato (con i consueti tasti WASD), una funzione utile soprattutto quando si gestiscono gli “eroi”, cioè fanti particolari in grado di migliorare le caratteristiche di tutto il plotone (come una maggior potenza di fuoco, per esempio, ma anche la capacità di resistere meglio ai danni). Non pensate che tutto lo svolgersi di questa espansione stand-alone si limiti a questo, però, visto che sono comunque presenti tutti i mezzi pesanti già visti nella serie Men of War, come i tank Tigre e Sherman.

Rispetto al passato, gli sviluppatori hanno lavorato molto sull’intelligenza artificiale, ora nettamente migliorata: nei precedenti capitoli si avvertiva pesantemente lo scripting di alcune missioni, tanto che dopo un paio di tentativi andati male era molto facile ricordare da dove provenivano attacchi e rinforzi, e quindi adattare di conseguenza la propria strategia. In Assault Squad tutte le scelte prese dalla CPU sono dinamiche, tanto che sarà divertente ripetere più volte la stessa missione, sapendo che ogni volta l’avversario computerizzato reagirà in maniera inedita.
Parlando di scenari, ai teatri già visti nel titolo base si aggiungono alcune lussureggianti isole del Pacifico e aridi quanto spogli deserti, mentre gli eserciti disponibili inculdono quello giapponese, quello russo, quello tedesco e, infine, quello statunitense.

Per il resto, Assault Squad riprende tutte le peculiarità dei precedenti capitoli della serie, mantenendo lo splendido motore fisico che rendeva credibili le varie battaglie e permettendo di controllare in prima persona uomini e mezzi: non si tratta certo di Battlefield -ci mancherebbe! – ma nell’ottica di un RTS, anche queste sezioni funzionano bene. Siamo anche certi che il particolare approccio, verosimile ma non estremo, complicato ma non frustrante, possa incuriosire anche chi si è sempre tenuto lontano da questo tipo di giochi. Alla recensione, comunque, la sentenza finale.