The Witcher 2 – Anteprima

Abbiamo avuto l’opportunità di assaporare i primi momenti di gioco di uno degli RPG più attesi dell’anno: ecco le nostre impressioni a caldo! [Hands-on]

Il canuto Geralt tornerà insieme alle sue due lame a metà maggio; quando siamo arrivati nel locale pub medioevaleggiante (con tanto di cripta sul pavimento!) dove Namco ha organizzato il primo test sul gioco, abbiamo avuto una vera sorpresa: è ufficiale – per ora, non è prevista nessuna versione console di The Witcher 2: Assassins of Kings! Ebbene sì: il GdR più atteso del 2011, insieme all’ormai imminente Dragon Age 2 (di cui è appena stato reso disponibile il demo), sarà un’esclusiva PC, non frutto di accordi commerciali ma di una precisa scelta di CD-Projekt, che evidentemente non vuole semplicemente una arida conversione (e che già in altri casi, come Risen, ha dimostrato di non funzionare).

Nel demo che abbiamo potuto affrontare era presente una piccolissima parte della campagna completa, essenzialmente una sola quest. Non appena lanciato il gioco ci siamo trovati davanti a una taverna dove un elfo ci ha proposto una missione. Il dialogo è come ci aspettavamo: vario e divertente, ma senza diramazioni; non è possibile scegliere di accettare la quest o chiedere soldi, ma solo seguire lo scambio di battute fino all’ultima frase, quando ha poi inizio la missione stessa. Abbiamo girato in lungo e in largo per la ridente cittadina, dove abbiamo scoperto che praticamente tutte le strade sono bloccate da segnali di divieto piazzati per bloccare il percorso e impedirci di andare in qualche luogo che non fosse legato allo sviluppo della quest. D’altro canto, già dalla prima presentazione il mondo ci è sembrato piuttosto aperto (meno di Oblivion ma più di Dragon Age).

Per prima cosa ci siamo recati in una radura in cui abbiamo trovato alcuni nani morti ammazzati. Al fiuto investigativo di Geralt non sfugge che sono tutte vittime di sesso maschile; a questo punto abbiamo riattraversato la cittadina e ci siamo inoltrati nel vicino lussureggiante bosco, dove abbiamo incontrato guardie umane ben poco amichevoli.

 

Il combattimento di The Witcher 2 si è dimostrato all’altezza delle aspettative: a livello “semplice” e magari anche “normale” è piuttosto arcade, mentre se giochiamo ai livelli di difficoltà maggiori diventa impossibile procedere senza utilizzare tattiche avanzate, come combinare parate e contrattacchi, o incantesimi e colpi di spada. Del precedente episodio è rimasta la doppia spada, una per le creature magiche e una per quelle “normali”, ma sono spariti gli stili di combattimento. Un plauso per gli incantesimi, che ricordano quelli del passato ma che nello splendore grafico del nuovo motore appaiono decisamente più sfarzosi.

Le animazioni sono di ottimo livello, e Geralt non “salta” da una posizione all’altra ma combina le mosse in modo fluido. Il sistema di controllo permette di scegliere il nemico tra quelli presenti, anche se all’inizio la tentazione di colpire tutto a casaccio è molto forte. Con un po’ di pratica il controllo da tastiera (simile a quello di un FPS) permette di colpire con soddisfazione intorno a noi con una certa precisione, con tanto di mosse finali come sgozzamenti e doppi accoltellamenti. In generale l’aspetto visivo è molto gradevole, e a noi è sembrato migliore di Dragon Age 2. La zona cittadina è molto caratterizzata e viva, con bambini che corrono in giro e giocano, mercanti, guardie e abitanti che si muovono in modo naturale, anche se un occhio esperto noterà sicuramente le “ripetizioni” nei loro comportamenti (due bambini che giocano a stare in equilibrio su un muretto a pochi passi di distanza, per esempio).

Il primo dungeon in cui siamo finiti è pieno di dettagli, anche se poco di quello che ci circonda è interattivo. Per fortuna non si tratta di un Diablo in 3D, ma serve un minimo di materia grigia per capire dove andare e come procedere oltre; per esempio, abbiamo trovato la strada bloccata da muri che abbiamo potuto abbattere con un incantesimo da combattimento; e se nel sottosuolo i duelli non sono molto frequenti, per “risolvere” la quest abbiamo dovuto controllare diverse cripte e scovare l’unica occupata da un corpo “fresco”. Così facendo abbiamo avuto l’opportunità di guidare Geralt in una specie di autopsia dell’epoca, esaminando le ferite per dedurre cosa era successo al malcapitato. In buona sostanza si tratta di provare tutte le opzioni disponibili e poi tirare le conclusioni finali, ma l’atmosfera nel suo complesso, vissuta gustandosi tutto il dialogo di contorno, risulta una spanna sopra a parecchi GdR degli ultimi anni. A tal proposito, Namco ha deciso di non doppiare le voci: i testi saranno tradotti in italiano, ma l’audio rimarrà nell’ottimo inglese originale.

Una volta usciti dal sotterraneo abbiamo proseguito la quest, incontrando nella taverna una nostra vecchia conoscenza, il menestrello Dandelion, che ci ha aiutato a trovare l’origine di tutti questi guai: abbiamo “meditato” in mezzo alla città fino a mezzanotte e poi siamo tornati nella radura, dove strimpellando i versi giusti (trovati in precedenza), abbiamo risvegliato una Succube, una demone attraente come una pornostar, se non fosse per gli zoccoli da fauno. E sebbene Geralt propenda normalmente per l’azione, abbiamo scelto di chiacchierare – a debita distanza – e arrivare comunque alla conclusione della missione. Tra i punti ancora “aperti” dopo questa prova rimane sicuramente quello del livello dei nemici: in un titolo “semiaperto” come The Witcher 2, sappiamo che CD-Projekt ha inserito i mostri dotandoli di un livello prefissato. Questo vuol dire che se finirete in una zona con mostri di livello superiore al vostro, verrete irrimediabilmente suonati come un tamburo; e mentre vi leccherete le ferite, vi troverete a pensare che forse l’auto-levelling di Oblivion non era poi così assurdo.

Il gioco uscirà il 19 maggio ed è già disponibile in preordine su Steam e GOG (senza DRM): senza dubbio, il seguito del glorioso The Witcher, per di più sviluppato solo per PC e quindi senza “annacquamenti” per renderlo fluido su console, appare comne un acquisto obbligato per i veri appassionati di RPG. Se avete qualche dubbio sul sistema di combattimento, attendente la nostra recensione!

The Witcher 2 su Steam
http://store.steampowered.com/app/20920/

The Witcher 2 su GOG.com
http://www.gog.com/en/page/tw2v2/