Haste

Techland corre sulle tracce di P.U.R.E. e Nail’d con un arcade dedicato al meraviglioso mondo dei quad, in uscita su PSN e XBLA. L’abbiamo provato per voi, ed eccovi “in batta” una succulenta anteprima.

Mettere in piedi un gioco di quad che non sappia di già visto è un’impresa titanica, e probabilmente non è quello che i ragazzi terribili di Techland si sono prefissati quando hanno cominciato a lavorare su Haste. L’oggetto di quest’anteprima sembra quasi un “divertissement”, un esercizio di programmazione incastrato tra i progetti importanti (più o meno riusciti) della software house polacca. Eppure Haste, nonostante si sia presentato al mondo come un clone non certo originale dei già visti P.U.R.E. e Nail’d, ha regalato discrete soddisfazioni durante la prova effettuata presso gli uffici milanesi di Ubisoft. Con buona probabilità, il merito è soprattutto della verginità con la quale mi sono avvicinato al gioco, grazie a un approccio totalmente privo di pregiudizi e di aspettative.

Gli eventi disponibili per la prova erano solamente due, ma sono bastati per assaporare lo spirito del gioco e accorgermi di come possano convivere dinamiche molto diverse, anche in un contesto spiccatamente arcade come quello che fa da testata d’angolo nel caso di Haste. In entrambi i casi, la competizione è stata preceduta dalla classica scelta del veicolo, da operare secondo semplici parametri di manovrabilità e velocità. Ovviamente, i due quad disponibili erano “preparati” per dare il meglio in ciascuno degli altrettanti eventi, così che la scelta è stata pressoché obbligata, a meno di non volersi fare del male e decidere di intingere le patatine fritte nella Coca Cola, anziché nella maionese. La prima delle due competizioni altro non era che la classica gara, dove l’unica cosa che contava era arrivare al traguardo per primi, senza farsi troppi scrupoli sul come. Un’esibizione di trick style è stata invece il motivo conduttore del secondo evento, laddove turbo (poteva forse mancare?), salti ed evoluzioni andavano concatenati all’uopo, così da attivare gli appositi moltiplicatori e aumentare a dismisura il punteggio in classifica.

Alcune discese sono talmente verticali da togliere il fiato…

Nessuna nuova sotto al sole, come detto… eppure i minuti passati in compagnia di Haste sono stati davvero piacevoli. Il merito? Innanzitutto di un level design del tracciato disponibile ben oltre il decoroso, infarcito di scorciatoie, tagli e vie alternative, da prendere grazie a una curva ben pennellata o a un turbo sfruttato al momento giusto. E, in seconda battuta, grazie a un motore grafico fluido e reattivo già da questa versione, anche nei momenti più “caldi” della tenzone. Certo, dal punto di vista della qualità delle texture si può fare qualcosina di più, e in alcuni frangenti ho avuto l’impressione che si sia volutamente esagerato col blur per nascondere alcune imprecisioni grafiche. Tuttavia, il motore viaggia bene, non esita mai ed è sembrato perfettamente funzionale al gameplay, il che non è certo poco.

Haste è atteso entro la primavera prossima su Xbox 360 e PlayStation 3, attraverso i canali di distribuzione digitale del Marketplace e del PlayStation Store. Il prezzo ancora non è dato saperlo, ma dovrebbe allinearsi a quello delle ultime produzioni Ubisoft. Se, a quanto detto, aggiungete che Haste dovrebbe proporre anche una corposa modalità multiplayer, la spesa potrebbe davvero valere la pena. Personalmente, non è che non dormirò la notte in attesa di un codice recensibile: tuttavia, lo attenderò comodamente, con la giusta dose di curiosità addosso.

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