A circa due anni dall’uscita del gioco base, Turmoil: The Heat Is On debutta in sordina sullo store digitale di Valve prefiggendosi l’obiettivo di portare una ventata d’aria fresca al titolo, attraverso una nuova campagna e qualche meccanica innovativa. Si torna dunque nel 1899, in un continente americano dove i ricchi magnati sono ossessionati dalla caccia al petrolio: basta investire, assoldare qualcuno ci metta un po’ di manodopera e… incrociare le dita, perché anche la fortuna serve. Il profumo di guadagno facile attira persone delle più disparate classi sociali: marinai, donne di rango elevato, mandriani e affaristi, tutti allettati dall’idea di arricchirsi ulteriormente estraendo barili di oro nero dal sottosuolo. Un contesto che si adatta piuttosto bene al genere gestionale, in cui Turmoil può essere facilmente catalogato; il DLC The Heat Is On introduce qualche interessante novità, ma non va ad alterare la semplicità che ha contraddistinto il titolo base del team olandese Gamious.
I giocatori che hanno familiarità con il titolo, difatti, saranno già pratici delle meccaniche principali: tutto quel che si deve fare è acquistare un lotto di terra tramite asta, trivellare il suolo nel punto giusto e costruire pozzi di aspirazione al fine di creare una rete di tubature efficace per succhiare il petrolio. Poi non resta che comprare dei cavalli che lo trasportino e venderlo al miglior offerente. Se da un lato il gameplay è lento e ragionato, specie nelle prime fasi, quelle di estrazione dell’oro nero, dall’altro assume un ritmo più veloce quando ci si trova a dover scegliere quanti barili vendere e a chi dare la merce, a seconda del prezzo stabilito (è sempre meglio evitare di scambiarla per pochi centesimi). Ci vogliono pochi minuti per impratichirsi, il gioco è immediato e nonostante la sua semplicità garantisce parecchio coinvolgimento. Proprio come il titolo originale, Turmoil: The Heat Is On non ha una trama che fa da sfondo alle vicende e il giocatore si ritrova catapultato nel gioco senza preamboli, pronto a intraprendere la propria strada per diventare il “re del petrolio” facendosi largo nel sistema politico e sociologico del posto. Un po’ come in Theme Park, l’unico obiettivo è essere il migliore e sbaragliare la concorrenza.
Nonostante l’assenza di una storia che leghi i contenuti, il DLC viene a consolarci con un nuovo sindaco e altri personaggi da portare dalla nostra parte o da affrontare. Interessante poi l’aggiunta del magma: i tubi inizialmente non saranno in grado di resistere alla sostanza incandescente, bisognerà quindi fare un salto da Jack, nuovo arrivato in città, per assicurarsi di essere equipaggiati a dovere. Il problema non è solo questo, chiaramente. Il magma accelera infatti il flusso di petrolio attraverso le tubature, quindi se l’impianto dovesse essere collegato sia a una fonte petrolifera che di magma, il petrolio si esaurirà più rapidamente. Una lama a doppio taglio quindi, perché se da una parte viene velocizzato il processo di estrapolazione, il che significa far soldi più rapidamente, dall’altra viene messa fretta all’utente che deve destreggiarsi tra la vendita dell’oro nero, la costruzione dei pozzi di aspirazione e dei sili in cui conservare il petrolio invenduto e l’acquisto dei cavalli. Gradito ritorno è quello di Anthony, ma stavolta invece di commerciare diamanti ha aperto un negozio dove è possibile acquistare e vendere ogni tipo di tesoro sotterraneo. Ci sono in tutto nove rarissimi tesori da trovare, che possono essere smerciati per soldi e premi in-game aggiuntivi, nel corso dei vari livelli generati casualmente. Non manca poi un saloon in cui si può partecipare a bische d’azzardo: in realtà il gioco proposto è molto semplice, consiste nell’indovinare se la carta successiva a quella scoperta sia più alta o più bassa. Una trovata se non altro efficace per spezzare un po’ il gameplay mentre si è in città e guadagnare (o almeno provarci!) qualche migliaio di dollari senza dover trivellare il suolo.
Il sistema di aste è stato ottimizzato e consente al giocatore di superare gli avversari sborsando mazzette di denaro; inoltre si possono stipulare accordi di esclusività con i compratori di petrolio (al lato destro e al lato sinistro) per ottenere aumenti di prezzo. Insomma, Turmoil: The Heat Is On è più che una semplice espansione e al costo di 4,99 € l’acquisto è consigliato, considerando che aggiunge buoni motivi per immergersi in qualche sessione. Non è che sia un prodotto con cui trascorrere decine di ore perché alla lunga diventa ripetitivo, ma è in grado di soddisfare tranquillamente coloro che cercano un gestionale immediato e senza troppe pretese.