Fra i tanti panel che hanno animato il secondo giorno della devcom, non poteva che spiccare lo speech di Garry Schyman, talentuosissimo e ben noto compositore statunitense, attivo anche nella game industry e autore di alcune fra le più indimenticabili colonne sonore del nuovo millennio.
Schyman, attivo fin dagli anni ’80 come compositore delle musiche di A-Team e Magnum P.I., si è focalizzato in particolare su quelle che molti giudicano i suoi capolavori in ambito videoludico, ovvero le indimenticabili soundtrack di BioShock e dei suoi seguiti, BioShock 2 e Bioshock Infinite. Sempre particolarmente coinvolto a livello emotivo in tutti i suoi lavori, Schyman ha detto di essersi basato sul concetto di fallimento umano che sta alla base di Rapture, in modo da comporre melodie tragiche e malinconiche che ben si sposassero con l’opprimente atmosfera del gioco.
Ha altresì affermato di essere stato coinvolto molto presto nel processo di sviluppo da Ken Levine e Irrational Games, in tutti e tre i videogiochi, e di aver tratto ispirazione dal lavoro di alcuni fra i sound designer di System Shock, che gli hanno fornito un embrione a livello stilistico da cui partire e da cui sviluppare i brani che tutti abbiamo imparato a conoscere.
Schyman ha poi parlato di come le OST dei tre Bioshock, dal primo a Infinite, si siano evolute, facendo riferimento ai diversi “strati” che le compongono: nei primi due erano prevalenti i toni e le note basse, affini all’atmosfera di Rapture, mentre il terzo presentava un cambio di registro pressoché totale, specie nella prima metà del gioco, cosa che aiutava non poco ad enfatizzare il contrasto fra la sfavillante bellezza di Columbia e il marciume insito nei bassifondi della città.