Sono passati circa dieci anni dalla prima apparizione di The World Ends with You su Nintendo DS; nonostante una release passata un po’ in sordina, il gioco riuscì a ritagliarsi nel tempo una discreta schiera di fan. Per questo motivo non stupisce il fatto che Square Enix abbia deciso di riportarlo ai giorni nostri, dando così vita a The World Ends with You: Final Remix, ora disponibile anche su Nintendo Switch. Il gioco originale, lo ricorderete un po’ tutti, miscelava sapientemente elementi della cultura nipponica giovanile dei primi anni 2000 con altri pescati a piene mani dall’urban fantasy, in un mix per l’epoca fresco e originale. Ma funzionerà ancora oggi?
Street art nel palmo di una mano
Meglio precisarlo fin da subito: dal punto di vista tecnico, il lavoro di rimasterizzazione svolto dal team di sviluppo è molto buono, e il particolare cel-shading su cui è costruito l’intero gioco appare sfavillante e ricchissimo di dettagli, grazie anche a uno stile che richiama non poco i graffiti e la street art. La direzione artistica tratteggia una Tokyo tentacolare e caotica che poco ha da invidiare alla sua controparte reale; la storia racconta le vicende di un giovane giapponese di nome Neku Sakuraba, il quale durante una normalissima passeggiata nel quartiere di Shibuya incrocia, apparentemente per caso, una ragazza di nome Shiki Misaki. Quest’ultima, insieme ai suoi due amici Beat e Rhyme, spiegherà a Neku che in realtà loro sono tutti morti e che si trovano in una dimensione parallela alla loro, chiamata Underground. L’unico modo per tornare in vita è quello di vincere il cosiddetto “Reaper Game“. Per tornare in vita vi è un solo modo, ossia sopravvivere per sette giorni, evitando di essere uccisi; in caso di successo si ha poi diritto a esprimere un desiderio, che permette di scegliere fra il tornare in vita o il diventare mietitori a propria volta. Ogni giorno il Game Master invia sul cellulare dei Giocatori un messaggio in cui indica dei compiti da portare a termine entro un certo limite di tempo; il conto alla rovescia compare sul palmo del Giocatore. Le missioni sono impossibili da svolgere senza partner, in quanto quest’ultimo consente l’uso di attacchi combinati e lo sblocco di poteri speciali.
Lo stile di Nomura
Gli incarichi spaziano dallo sconfiggere Noise all’aiutare a riparare delle luci o semplicemente raggiungere un determinato luogo. La missione del settimo giorno consiste sempre nello sconfiggere il Game Master della settimana per concludere così il Gioco dei Reaper. Dopo che la missione del giorno si è conclusa, i giocatori rimasti si ritrovano direttamente all’inizio del giorno della missione successiva, come se venissero catapultati avanti nel tempo. A complicare ulteriormente la situazione giungono poi i Noise, strani mostri che si nutrono delle emozioni umane; controllati direttamente dai Reaper (i mietitori), attaccheranno costantemente e a vista i protagonisti. Il setting di The World Ends with You è criptico, distopico, cupo e inquietante, presentandosi molto diverso da quelle che possono essere le classiche ambientazioni dei giochi di ruolo del colosso nipponico. Il plot, che per certi versi ricorda molto quello di Gantz, è estremamente atipico e molto ben scritto, ma soprattutto gestito in modo intelligente: il giocatore viene trascinato in un mondo fatto di regole rigide, che col tempo imparerà a seguire per poi vederle cadere una per una. I temi da cui le vicende prendono il via risultano spesso inediti per gli standard a cui ci ha abituato il genere, e presentano una serie di spunti maturi e oscuri a tratti mitigati dall’immaturità di alcuni personaggi, mentre in altri momenti vengono valorizzati dal carisma di altri. Una menzione speciale lo merita sicuramente il cast dei personaggi, tratteggiato da Tetsuya Nomura, che, come da tradizione per l’autore di Kingdom Hearts, si presenta originale e sotto molti aspetti fuori dagli schemi. Il sistema di combattimento sfrutta parecchio i comandi touch dello schermo di Switch (disponibili, ovviamente, solo in modalità portatile), i quali risultano molto intuitivi e facili da utilizzare, contrariamente a quanto potrebbe sembrare di primo acchito. Ogni membro del party sfrutta armi diverse; a esempio Neku usa delle spille che sprigionano ciascuna un potere diverso ed equipaggiabili fino a un massimo di sei, Shiki invece utilizza un gatto di peluche fatto da lei e a cui ha dato vita usando dei poteri psichici, Joshua rilascia dei raggi di energia mentre Beat combatte utilizzando lo skateboard come arma.
Battaglie epiche in Dimensioni Parallele
Le spille recuperabili nel corso del gioco sono circa 100, e si possono attivare in vari modi: a esempio strofinando un avversario, toccando un punto qualunque dello schermo o disegnando cerchi attorno a Neku. Tuttavia, ogni spilla possiede un massimo di usi e un tempo di ricarica, parametri quest’ultimi che miglioreranno facendole salire di livello, grazie all’acquisizione dei punti abilità. La collezione di questi oggetti è uno degli aspetti più invitanti del gioco, soprattutto per quanto riguarda le spille. Quelle più potenti e rare sono infatti davvero difficili da ottenere, ma grazie a una funzione di scambio chiamata “mingle“, sarà possibile interagire con un amico in possesso della cartuccia di gioco per visitare il suo negozio personalizzato e fare acquisti. Per quanto offra molta libertà al giocatore, il sistema di combo deve comunque essere ponderato con attenzione, pena il restare completamente indifesi per diversi secondi. La complessità del combat system potrebbe tuttavia scoraggiare i neofiti del genere, ma niente paura, esistono dei modi per semplificarlo, come a esempio la possibilità di impostare l’auto attacco per il proprio partner. Girovagando per Shibuya, inoltre, potremo usufruire di svariati negozi di abbigliamento, gioielli, cianfrusaglie e cibarie di vario genere. Sarà principalmente la scelta oculata del vestiario a garantire l’aumento delle nostre statistiche; infatti i punti esperienza aumenteranno solo i punti vita massimi, e a permetterci di utilizzare alcune abilità di supporto come capacità rigenerative e resistenza agli status alterati. I cibi invece, esattamente come nella realtà, potranno essere ingeriti entro certi termini giornalieri. L’assunzione di hamburger, gelati e crêpe causerà un aumento permanente di attacco, difesa, coraggio o punti ferita. Dopo un certo numero di “morsi” tuttavia, la pancia dei protagonisti sarà piena per le prossime 24 ore.
In definitiva, Square Enix non si è accontentata di risistemare solo il sistema di controlli e il comparto tecnico, ma ha anche localizzato l’intero gioco in italiano, feature quest’ultima assente nel gioco originale uscito su Nintendo DS oramai una decade fa. Oltre a ciò, in questa edizione per Nintendo Switch è stato anche inserito un epilogo alternativo oltre ai due finali presenti nel gioco. The World Ends with You: Final Remix è un ottimo remaster, nonché un tributo a un titolo ingiustamente passato in sordina. Insomma, un altro piccolo capolavoro si aggiunge alla line up dell’ibrida di Nintendo. Ben fatto, Square Enix.