Bumblebee Recensione, la rinascita del franchise ha finalmente inizio

Bumblebee

La saga dei Transformers, nata nel 2007, รจ sicuramente una macchina d’intrattenimento ben congegnata, che nell’ultimo decennio ha saputo intrattenere grandi e piccini. Le opere dell’americano Michael Bay, ispirate all’omonima serie animata del 1984, hanno perรฒ subito un tracollo notevole con gli ultimi capitoli, sicuramente sottotono rispetto ai titoli iniziali. Il caso piรน esemplare in questo senso, รจ stato il quinto film, Transformers – L’ultimo cavaliere, che oltre ad avere avuto degli incassi incredibilmente bassi, รจ stato candidato a svariati Razzie Awards, premi che vengono assegnati ai peggiori film dell’anno. A questo punto non ci sorprende che Hasbro e Paramount Pictures abbiano tentato di risollevare il franchise con Bumblebee, spin-off sul celebre robot giallo. Ci saranno riusciti? Scopritelo nella recensione.

Bumblebee

Le origini del brand

Questo incredibile azzardo, simile a quanto fatto da Ubisoft con la saga di Assassin’s Creed, รจ stato un tentativo coraggioso di far rinascere il brand dalle proprie ceneri, per cercare di ottenere nuovamente i consensi perduti. E il filmaker Travis Knight, insieme alla sceneggiatrice Christina Hodson, sono riusciti nel loro intento, confezionando un prodotto di buona fattura, con una forte identitร . Prima di parlare dei pregi e (anche) dei difetti, รจ opportuno perรฒ analizzare il titolo, a partire dal tipo di realizzazione. La pellicola, oltre ad essere completamente staccata dalla cronologia classica, รจ un prequel vero e proprio, visto che, essendo ambientata sul finire degli anni 80′, rappresenta l’antefatto del primo lungometraggio. Quest’ultimo fatto viene esplicato tramite dei collegamenti sottili e poco presenti, che fanno perรฒ capire che ci troviamo comunque di fronte all’universo principale e non a qualcosa di completamente staccato. Appena iniziato il film, veniamo subito catapultati nel 1987, con un convincente background storico che riesce perfettamente ad evocare il periodo. Il merito principale รจ della soundtrack, perfettamente inserita nell’ambientazione e capace di trasmettere la vita di trent’anni fa.ย รˆ opportuno anche sottolineare come tutti i robot presenti abbiano un design piรน vicino alla serie animata e ai giocattoli, piuttosto che agli ultimi lungometraggi usciti. E questo se da una parte contribuisce a dare maggiore realismo all’ambientazione, dall’altro gli dona un’aria squisitamente rรฉtro. La storia, dopo un breve preambolo introduttivo, ci porta a conoscere la protagonista, Charlie (Hailee Steinfield), che casualmente si imbatte in Bumblebee, tramutato in un maggiolino per nascondersi sulla terra. La scelta di usare questo tipo di personaggio femminile รจ piuttosto forte: lontana dalle avvenenti bombe sexy delle opere originali, la giovane ci regala un interpretazione sentita, grazie anche ad una scrittura che ha saputo valorizzarla al meglio. Senza rivelare troppo, da queste poche righe si sviluppa una trama piuttosto semplice, qualche volta affetta da forzature forse un po’ troppo evidenti, ma che riesce da intrattenere il pubblico senza dover ricorrere a chissร  quali stratagemmi. Anche le scene action (che non sono innumerevoli), sono ben girate e sanno spezzare degnamente il ritmo del girato.

Bumblebee

La novitร  paga?

Tutte queste caratteristiche appena descritte esplicano le differenze che ci sono con i film originali, molto piรน esagerati nella rappresentazione e sovrabbondanti di combattimenti, tanto da eliminare quasi del tutto la componente narrativa. L’impressione che si ha in sala รจ quella di riconoscere la saga dei Transfomers, ma si respira un’aria molto diversa, nonostante ci sia qualche richiamo al primo film del 2007. Questo รจ un bene o un male?ย  Prima di tutto c’รจ da dire che i target di riferimento sono diversi, visto che le opere di Bay sono piรน indirizzate ad un pubblico piรน maturo, mentre questo lungometraggio รจ maggiormente orientato ai nuclei familiari, senza escludere interamente gli adulti. Passando alla domanda, non c’รจ una risposta univoca, ma in generale dipende dalla percezione dello spettatore, che, se troppo affezionato alle opere originali, potrebbe storcere il naso. Tuttavia se si incontra un fruitore piรน aperto, il problema non persiste ed addirittura questo prodotto potrebbe arricchirlo piรน di un capitolo ulteriore “della vecchia scuola”, perchรฉ realizzato da una prospettiva differente. Inoltre, il futuro del brand รจ ancora incerto. Non sono ancora molto chiari, infatti, i prossimi passi dei produttori, che, in base alle recenti dichiarazioni trapelate sul web, vorrebbero continuare anche la saga principale. Quindi si potrebbe supporre che questa pellicola sia l’inizio di una serie di lavori indipendenti che vanno arricchire la mitologia del franchise ed in questo ci sarebbero delle analogie con Star Wars. Disney, infatti, a partire da Rogue One, ha voluto sviluppare dei progetti paralleli, sempre collegati alla nota epopea di fantascienza, ma non direttamente continuativi della storia, arrivata all’Episodio IX, che dovrebbe arrivare alla fine del 2019. Quello che fa ben sperare รจ che se รจ confermato questo, ci sono delle buone probabilitร  di guadagno, visto che nel caso di Guerre Stellari, gli spin-off sono stati quasi piรน apprezzati degli ultimi capitoli canonici.

Bumblebee รจ sicuramente un film coraggioso che ha saputo rivoluzionare un brand morente. Una regia dinamica e con poche sbavature, accompagnata da un copione lineare, ma di grande efficacia, ci regala un ottimo lungometraggio per le famiglie e non solo. Qualche difetto รจ riscontrabile sia in qualche passaggio dello script, decisamente troppo scontato, che nelle connessioni con gli altri film storici dei Transformers, troppo abbozzati e inseriti troppo di sfuggita. Nonostante ci troviamo di fronte ad un prodotto notevole con la propria personalitร , il rischio รจ quello di allontanare alcuni vecchi fan, ma questo รจ parzialmente risolto dalla nuova schiera di affezionati che riuscirร  a stregare con un ondata di nostalgia (data dall’ambientazione) e novitร , che funzionano perfettamente l’una con l’altra.

Massimiliano รจ un amante a tutto tondo dell'intrattenimento, dal cinema e serie tv fino a passare ai videogiochi. Sincero appassionato del mondo Marvel, di Star Wars e della cultura pop, nel tempo libero divora libri e graphic novel di qualsiasi tipo, con la predilezione per Moore e Gaiman. Sogna in futuro di diventare uno scrittore talmente tanto influente, da poter governare la mente dei suoi lettori, e ci sta lavorando con molta costanza!

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