Il videogioco potrebbe presto entrare nel patrimonio UNESCO. Un gruppo di creativi ed esperti nel mondo della culturale digitale sta infatti promuovendo l’ingresso della cosiddeta “demoscene” nella Lista del Patrimonio Culturale Intangibile di UNESCO. L’ingresso della demoscene in questo novero, qualora si compisse, è destinato a essere particolarmente importante e, rappresenterebbe soltanto il primo passo nell’iniziativa congiunta di portare la cultura digitale all’interno dell’eredità umana ufficialmente riconosciuta.
La demoscene è un fenomeno molto importante nell’ambito della creazione di videogiochi, ed è particolarmente noto in Svezia così come in Italia. Anche conosciuto come “scena demo”, questo settore del making vede creativi e programmatori impegnati nello sfruttare al massimo le potenzialità delle macchine da gioco e dei dispositivi informatici per la realizzazione di video e installazione artistiche.
L’iniziativa, denominata The Art of Coding, punta a far emergere tramite eventi “in real life” e social una semplice verità: “molte delle tecniche e delle mentalità della demoscene sono diventati il cuore e la principale influenza dei mutamenti digitali, e sono a tuttora vibranti. Sette decenni dopo l’invenzione dei computer, è tempo ormai di prendere la cultura nativa digitale sul serio, come parte del nostro patrimonio culturale). Così recita il manifesto sul sito ufficiale dell’iniziativa firmato da Andreas Lange e Tobias Kopka.
La conseguenza naturale di questa iniziativa potrebbe essere infatti l’entrata dei videogiochi nella stessa lista. La partecipazione di EFGAMP (Federazione Europea dei Musei di Videogiochi, degli Archivi e dei Progetti di Preservazione) è emblematica in questo senso: dal momento della sua nascita, la Federazione infatti si occupa di rendere più accessibili i videogiochi del passato, nonché promuoverne la divulgazione per le nuove generazioni, e il suo ruolo nel riconoscimento della demoscene è stato fondamentale. Nella Federazione rientrano alcuni tra i più notevoli enti culturali legati al digitale d’Europa, tra cui il Computerspielemuseum di Berlino e VIGAMUS, Museo del Videogioco di Roma.
Oggi stesso, a ridosso dell’annuncio riguardo la demoscene e UNESCO, nel corso dell’evento legato al game development Nordic Game Conference, si è tenuto un importante incontro dal titolo THE DEMOSCENE AS UNESCO WORLD CULTURAL HERITAGE. Nel corso della conferenza si è parlato dell’importanza dell’ingresso della demoscene all’interno del patrimonio culturale di UNESCO.
Nel corso dell’evento, sono intervenuti Andreas Lange (Presidente di EFGAMP), Koopee Hiltunen (Direttore di Neogames Finland), Tobias Kopka (Artistic Director and Head of Developer Relations, Ludicious/Reboot), Anna-Liisa Mattila (Programmatrice) e Florine Fouquart (Artista digitale e sviluppatrice di videogiochi). Il panel è stato creato in collaborazione con Ludicious – Zürich Game Festival ed è stato moderato da Kopka. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito http://www.efgamp.eu.