Super Monkey Ball: Banana Blitz HD Recensione

Super Monkey Ball: Banana Blitz HD | Originariamente uscito su Wii nel 2006 come uno dei titoli di lancio della bianca ammiraglia Nintendo, Super Monkey Ball: Banana Blitz fa il suo ritorno sulle console dell’attuale generazione con questa remastered HD che, oltre agli ovvi miglioramenti tecnici del caso per adattare il titolo sugli attuali schermi, aggiunge pure le classifiche online – integrate per la prima volta nella saga – ed altre piccole sorprese, come ad esempio la presenza del mitico porcospino blu, Sonic the Hedgehog, da sbloccare durante l’avventura. Il gioco ha un sistema di controllo rinnovato poiché nella sua versione originale era concepito per sfruttare pienamente le caratteristiche dei Wiimote, sia nella story mode che nei vari minigiochi. Super Monkey Ball: Banana Blitz HD garantisce lo stesso divertimento di tredici anni or sono, non sentendo minimamente il peso del tempo trascorso, un elemento valido comunque per tutti i capitoli della serie. Ciò è dovuto ad una semplicità concettuale alla base del gameplay che lo rende vigorosamente immediato. Un’essenzialità da non confondere con facilità, in quanto i vari esponenti del brand targato SEGA sapranno mettere a dura prova i nostri nervi, risultando dei veri e propri hardcore game all’ennesima potenza, alla faccia dell’aspetto innocuo di cui le produzioni si avvalgono, e Banana Blitz non è da meno.

Super Monkey Ball: Banana Blitz HDSono il cattivone del gioco e ora vi rubo le banane d’oro

Questione di inclinazione in Super Monkey Ball

Il concept alla base dei vari Super Monkey Ball consiste nell’inclinazione degli stage che andremo ad affrontare nel corso dell’avventura. AiAi e i suoi amici sono racchiusi in alcune sfere e dovranno rotolare fino al traguardo. Per farlo, però, non controlleremo loro direttamente (se non per il comando del salto, introdotto proprio in questo capitolo), bensì l’intero livello, che inclineremo a seconda della direzione in cui vogliamo mandare la palla. Una meccanica semplice, ma al contempo peculiare, che ha reso iconica l’IP di SEGA, pur rimanendo sempre di nicchia rispetto ad altre mascotte più popolari. Con un sistema di controllo classico è però impossibile (ri)vivere l’esperienza così come pensata originariamente su Nintendo Wii, specie se consideriamo sia ciò che più si avvicinava all’arcade antesignano di Super Monkey Ball. Con questa remastered viene riproposto quindi un gameplay più in linea con le versioni console dei primissimi episodi, il che può comunque far felici coloro che prediligono controlli tradizionali e che avrebbero potuto poco apprezzare l’originale del 2006 ai tempi, sebbene certe azioni un po’ rocambolesche non siano eseguibili con la medesima immediatezza e precisione. Super Monkey Ball: Banana Blitz HD, in maniera consuetudinaria come i suoi predecessori, ci avvia al rotolamento scimmiesco con stage iniziali davvero molto facili, quasi da riscaldamento. Ciò è sicuramente pensato per far sì che il giocatore possa padroneggiare al meglio le meccaniche e carpire la formula ludica dell’opera SEGA. Dal terzo mondo ci ritroveremo infatti ad affrontare scenari progressivamente più difficili e complessi, partoriti indubbiamente dalla mente di un sadico. Non parliamo poi dell’ubicazione di alcuni caschi di banane che sapranno mettere a dura prova i nostri nervi qualora volessimo raggiungerli. Queste ultime, d’altronde, tornano utili per accumulare vite extra, fondamentali nel caso vogliate conquistare la medaglia campione e totalizzare un punteggio sempre più alto. In cosa consiste? Per metterci su le mani sarà necessario superare un intero mondo senza mai giungere al fatidico game over. Più vite si hanno in possesso, maggiori sono le possibilità di successo (non abbiatene però mai la certezza). Banana Blitz HD rende ancora più piacevole il motore grafico del prodotto uscito ai tempi su Nintendo Wii e tutte le ambientazioni, i personaggi e i modelli poligonali acquisiscono quasi nuova linfa vitale su PlayStation 4. Il lavoro svolto dal punto di vista tecnico fu già ai tempi più che convincente, garantendo un’ottima fluidità e una direzione artistica di buon livello; il tutto, tirato a lucido, è ancora più gradevole e pimpante. Super Monkey Ball: Banana Blitz HD è fragoroso e vivace; un’esplosione di colori sempre piacevole caratterizzata da personaggi simpatici e a volte un può fuori di testa (basti vedere le boss battle).

Super Monkey Ball Banana Blitz screenshotCom’è bello rotolare in una sfera

Grazie al comando del salto, il level design di questo capitolo acquisisce maggior brillantezza che in passato – perlomeno dal punto di vista delle idee – attraverso soluzioni cucite ad hoc per sfruttarlo. Il prodotto SEGA unisce quindi anche una componente più incentrata sul platforming, seppur il lato prettamente architettonico e folle dei primi due capitoli regni ancora incontrastato. Le trovate di gameplay proposte nei vari mondi sono sempre molto originali e la curva di apprendimento e difficoltà risulta genuina e ben elaborata, spingendo il giocatore a migliorarsi continuamente con il progredire dell’avventura. Peccato solo per alcuni passaggi leggermente più frustranti, avvertibili soprattutto in determinate boss fight che sono tutte bene o male apprezzabili, ma nulla più. Super Monkey Ball: Banana Blitz HD riesce comunque a regalare un’esperienza di puro piacere e goduria, specie quando dopo molteplici tentativi superiamo stage dalla difficoltà indicibile. Il divertimento e la spensieratezza non mancano, così come la tenacia che erompe ad ogni fallimento. Come dicevamo, dietro il tratto mansueto si nasconde un’anima perfida e diabolica che divampa sempre più via via che si avanza, livello dopo livello, tra una diavoleria e l’altra, accompagnati da un sonoro riuscito e musiche azzeccatissime. Il classico retrogusto arcade oriented che non guasta mai e fa sicuramente la gioia dei videogiocatori più vecchi e nostalgici. Peccato dunque che Banana Blitz HD perda qualche colpo da un punto di vista contenutistico e per la presenza di una marea di minigiochi privi di reale estro creativo, sebbene alcuni siano più funzionali di altri (anche se si avverte parecchio la loro concezione pensata per i sensori di movimento). Restano un qualcosa in più per arricchire la longevità del titolo che infatti con una buona dedizione potrebbe essere portato a termine anche in una sola giornata. Pertanto, se si affrontano questi ultimi in compagnia di amici, sicuramente si avranno ore di gioco e divertimento aggiuntive, con più cura e qualità. L’unico vero extra consiste quindi nell’ottenimento delle medaglie campione e nel sbloccare i mondi segreti che di fatto portano il titolo a raggiungere circa cento stage.

Super Monkey Ball: Banana Blitz HD è quella remastered che non ti aspetti, che forse nemmeno desideravi come altre, ma quando arriva non puoi fare a meno di notarla. Il classico titolo “non richiesto” ma che una volta acquistato si lascia giocare con immenso piacere. I contenuti in più non sono moltissimi rispetto alla versione originale e riguardano ulteriori personaggi (che con i loro parametri differenti mutano un pochino l’approccio ludico agli stage) e abbigliamenti alternativi, nonché la presenza di un online che può rivelarsi manna dal cielo per i videogiocatori più competitivi; anche perché se si parla di sfida, Super Monkey Ball è un cliente ideale. Di sicuro non irrinunciabile per i fan del brand scimmiesco creato dal padre di Ryuu ga Gotoku (Yakuza), Toshihiro Nagoshi, che ai tempi diresse anche questo episodio, ma non per questo da non tenere in considerazione, visto che risulta il modo più veloce per giocare un titolo della saga, oggi. Per tutti gli altri, specie chi per troppi anni ha vissuto senza il rotolamento di scimmie più esuberante di sempre, Banana Blitz HD è una ghiottissima occasione per porre rimedio e conoscere una droga videoludica capace di riempire le vostre giornate d’ora in avanti.

Appassionato di videogiochi sin dalla tenera età di 3 anni, Ismaele scrive per il settore dal 2010 e da allora non si è più fermato. Nutre amore profondo per Nintendo ed i suoi brand, in particolare per quello di The Legend of Zelda. Col tempo, però, ha conosciuto e scoperto tante nuove produzioni, sia odierne che del passato, affinando i suoi gusti e la sua cultura videoludica. Nel tempo perso, ambisce a diventare un game designer ed un compositore-musicista, ma restano sogni chiusi nel cassetto... almeno per ora!