La struttura di gioco di HyperParasite, l’italianissimo gioco realizzato da Troglobytes Games e Hound Picked Games, è in linea con gli altri roguelike, nel quale il giocatore inizia la corsa un minimo di salute per cercare di arrivare il più presto possibile nelle arene generate casualmente. Così facendo si ottengono potenziamenti più forti che permettendo di proseguire ulteriormente. Tuttavia, a differenza di altri titoli del genere, una volta che il personaggio muore, il gioco si “resetta” senza ottenere progressi ottenuti in precedenza. Anche se può sembrare frustrante, la cosa che colpisce di più di questo gioco è sopratutto la capacità di infettare i nemici e quindi controllare poi i loro corpi usando tutte le armi e le abilità affiliate ad essi.
In poche parole siete un parassita. Se però non vi trovate all’interno di un host, siete molto vulnerabili e a meno che non si sia fatto un aggiornamento a metà della corsa, morirete in un singolo colpo. Una volta morto il parassita, si potrebbe dire “game over”, tuttavia, il parassita può infettare tutti i corpi di cui ha bisogno per poi rianimarsi. Praticamente il gioco si basa su un loop di infezioni, lotta fino alla morte, infezioni ancora e così via. A causa della sua vulnerabilità senza la presenza di un host, si consiglia di far infettare il parassita un host in qualsiasi momento.
HyperParasite: l’infezione prende piede!
In questo gioco, l’infezione prende il posto delle armi. Non si andrà girando nella mappa alla ricerca dell’arma più potente, semplicemente si usa qualsiasi arma sia equipaggiata dall’ospite che abbiamo infettato. Ovviamente i vari nemici hanno una varietà di armi e si possono infettare anche personaggi di mischia che hanno una barra di salute molto abbondante (oltre a poter infliggere danni ingenti). Il compromesso è: il corpo ospitante deve essere vicino all’attacco, quindi se poi muore si deve decidere se infettare un altro personaggio oppure morire. Alcuni tipi di personaggi, trattandosi di un gioco ambientato in città quindi troveremo anche poliziotti, campione di baseball, barboni e tanti altri, possono anche colpire da lontano e far saltare i nemici. L’unico intoppo è che questa tipologia di ospitante, ha poca salute e non possono dunque subire molti danni. Dovete dunque scegliere il vostro ospitante preferito.
I personaggi sono divertenti e hanno delle drammatiche caricature, e vi è un lieve tentativo di bilanciare i personaggi di mischia con quelli che possono usare proiettili. Qualsiasi personaggio con una pistola sembra avere un vantaggio sia difensivo, per esempio il signore della droga ha una mitragliatrice pesante e può uccidere la maggior parte dei nemici, mentre un personaggio di mischia, tipo il barbone, farà fatica ad uccidere più di cinque nemici senza morire. Le tappe stesse sono incredibilmente impegnative e ci vorrà una seria abilità e un po ‘di fortuna per superare un’intera area. Alla fine di ogni fase, un boss è in attesa di distruggere la corsa del giocatore. I combattimenti contro i boss agiscono come un’area normale, lo schermo sarà comunque invaso da nemici che il giocatore deve combattere insieme a un personaggio boss con la capacità di creare sequenze che metteranno seriamente alla prova i riflessi del giocatore.
Boss cattivi e ambientazione fluo
I boss, come previsto, hanno anche HP molto più alti dei normali nemici, quindi queste aree possono richiedere del tempo per passare. Questa è un’altra area in cui l’equilibrio del personaggio può danneggiare il gioco. Con le mappe generate casualmente il giocatore non sa mai veramente quando apparirà la stanza del boss; Pertanto, se il giocatore arriva a un boss con un corpo ospitante non eccellente, lo scontro finirà piuttosto rapidamente. Alcuni giocatori possono trovare questa sfida divertente e coinvolgente, mentre altri possono trovarla frustrante.
Gli ambienti e i personaggi del gioco sono strappati direttamente da un film d’azione anni ’80 con strade piene di luci al neon e vicoli che sembrano provenire dal set di “Fuga da New York”. Questa estetica è stata fatta innumerevoli volte ma HyperParasite la mantiene fresca concentrandosi sui personaggi e assicurandosi che ognuno si senta unico. Anche la colonna sonora è ottimista e si adatta perfettamente al tema del gioco. Le interruzioni nell’azione sono integrate da toni elettronici silenziosi, mentre i grandi momenti d’azione sono accentuati dall’esplosione di riff di synth-wave che fanno davvero sentire il giocatore come una stella dell’azione anni ’80.
HyperParasite sembra essere un gioco divertente e piacevole che sembra imprimere un carattere unico al genere roguelike introducendo meccaniche nuove per distinguersi dalla massa. Con alcune piccole modifiche alla mischia e all’equilibrio dei proiettili, questo gioco ha il potenziale per trasudare la stessa quantità di fresco dei suoi numerosi personaggi colorati. HyperParasite uscirà il 3 aprile del 2020 su console e PC. Hanno anche un server Discord aperto per i fan e il feedback.