Ahhh, quanti ricordi fa affiorare il qui presente Super Bomberman R Online… benché la serie sia effettivamente nata su home computer, il mio primo incontro con il buffo robottino bombarolo di Hudson Soft è avvenuto su NES: il capostipite, noto come Bomber Man in quanto traduzione letterale del giapponese Bakudan Otoko, venne infatti pubblicato nel 1983 sui PC targati Sharp e NEC, nonché convertito l’anno successivo su ZX Spectrum e MSX in occidente e localizzato come Eric and the Floaters, onde evitare qualsiasi connessione con gli attentati terroristici in corso a Londra durante un periodo particolarmente intenso del conflitto nordirlandese. Purtroppo, nessuna delle macchine summenzionate è mai passata per casa mia o di qualche amico/parente, e così fu merito di un compagno di classe provvisto di console Nintendo se feci la conoscenza con quello che, almeno nelle intenzioni iniziali degli sviluppatori, doveva essere addirittura un prequel dell’allora celebre Lode Runner: eh sì, perché il caro Shirobon, nomignolo affibbiatogli in patria per via del suo prevalente colore bianco (shiro) e della capacità di generare bombe, è stato concepito proprio a partire dai robot antagonisti della versione Famicom/NES.
Fin dalla sua seconda iterazione, Bomberman è stato sinonimo di multiplayer, con due, quattro, otto o addirittura dieci giocatori impegnati a farsi saltare in aria reciprocamente, perciò non c’è da stupirsi se, con l’avvento di Internet e della possibilità di sfidare persone all’altro capo del mondo, gli autori colsero la palla al balzo per sperimentare un po’ di sano antagonismo da remoto con svariati episodi come Bomberman Online, Bomberman Ultra, Bomberman Blast e Bomberman Live. Il franchise ha continuato a prosperare fino al 2010, quando l’uscita del tiepido Bomberman Live: Battlefest segna anche l’ultimo gioco distribuito da Hudson Soft prima dell’acquisizione definitiva da parte di Konami, dopodiché il suo destino sembrò definitivamente relegato al mondo degli smartphone con il rilascio periodico di spin-off per Android e iOS. Poi, per la gioia di quanti apprezzano il gaming tradizionale, il 2017 ha visto il rilancio del bianco dinamitardo come esclusiva temporale per la neonata Nintendo Switch sotto forma di Super Bomberman R (la R del titolo sta per “Return” o “Reborn”, ma anche per “Rangers” visto che i cromatici Bomberman Bros. sono stati anche caratterizzati singolarmente), salvo poi vedere la luce anche su PlayStation, Xbox e PC: malgrado un’accoglienza non proprio entusiasta, Konami ha fornito un supporto continuativo davvero efficiente per risolvere tutte le problematiche osservate al lancio ed incorporare funzionalità supplementari sotto forma di patch e DLC gratuiti, riuscendo così a recuperare la fiducia del pubblico e ad ottenere un successo tale da giustificare lo sviluppo di un altro episodio, questo Super Bomberman R Online che, come suggerisce l’appellativo, è stato concepito esclusivamente per le sfide multigiocatore e privato di una qualsivoglia storia, sostituita dalla possibilità di prendere parte ad un feroce battle royale con 64 giocatori in campo che tentano di stabilire chi di loro sia il Bomberman più forte a suon di esplosioni. Dopo aver imperversato su Google Stadia a partire dallo scorso settembre, il nuovo Bomberman approda su tutte le altre piattaforme con tanto di cross-play opzionale (a parte per Stadia, confinata nel proprio ecosistema), perciò possiamo attenderci una grande abbondanza di partecipanti, matchmaking veloci e divertimento assicurato grazie ad una formula ormai consolidata negli anni… o forse no.
Super Bomberman R Online: datti una calmata!
Le premesse del capitolo che abbiamo fra le mani prendono insomma le basi di Super Bomberman R e le declinano in un’ottica battle royale non dissimile da quanto visto in esperimenti analoghi come Tetris 99, Pac-Man 99 e Super Mario Bros. 35 su Switch: anziché comprimere tutti gli sfidanti in un unico, gigantesco labirinto, il gioco li suddivide in gruppi casuali di 4 distribuiti all’interno di 16 arene diverse. Ogni round ha una durata di 2 minuti, al termine dei quali 4 di esse vengono marchiate per l’eliminazione: se siamo ancora vivi, dobbiamo perciò fuggire in una di quelle risparmiate entro un certo limite, dove ricominceremo a bombardarci finché non resterà un’unica mappa disponibile dove ci daremo battaglia per eleggere il vincitore. Se avete mai provato anche solo un singolo titolo della saga, saprete già che il gameplay consiste nel vagabondare in un dedalo di muri da abbattere a suon di bombe per avvicinarsi agli avversari e far esplodere anche loro, cercando al contempo di tenerci fuori dalla portata degli esplosivi per non fare la stessa fine. La riduzione progressiva del numero di quadri navigabili aggiunge un fattore “ansiogeno” non trascurabile, che ci costringe a tenere sempre alta la guardia e pianificare le prossime mosse in pochi istanti, evitando al tempo stesso di prolungare a dismisura gli scontri.
A livello grafico, Super Bomberman R Online è una trasposizione riveduta e corretta del predecessore, con un discreto numero di rifiniture applicate a completo vantaggio della chiarezza visiva, considerato che la situazione tende a diventare caotica in men che non si dica. Il Premium Pack, che è possibile acquistare a 10 euro, aggiunge 14 personaggi a quelli già disponibili, tutti ripresi da altri franchise Konami e reinterpretati in salsa Bomberman come Alucard da Castlevania, Pyramid Head e l’infermiera di Silent Hill o la coppia di soldati Lance e Bill da Contra, ciascuno con abilità peculiari che vengono compensate da malus sotto altri aspetti: ad esempio, Pyramid Head può attaccare ed eliminare direttamente i rivali senza utilizzare bombe, ma non può acquisire potenziamenti e si muove con estrema lentezza. Parlando di power-up, sono presenti quasi tutti quelli che abbiamo imparato a conoscere nel corso degli anni con qualche piccola eccezione (niente bombe telecomandate), per quanto i loro effetti siano in parte mitigati per lasciare ai concorrenti meno lesti o più sfortunati di avere comunque qualche possibilità di vittoria contro chi riesce a fortificare al massimo il proprio robot. Oltre a ricavarli dalle porzioni di muro distrutte, i bonus vengono rilasciati anche dagli avversari sconfitti che, all’occasione, possono regalare anche un cuore utile a rimpinguare una vita: ad ogni partita ne avremo infatti soltanto due, che ci concedono un solo errore prima di venire eliminati definitivamente dalla competizione, dunque è chiaro come i cuori siano il potenziamento più desiderato ed è a loro che in genere va la priorità quando ve ne sono diversi in giro per la mappa, pure se fosse soltanto per toglierli ad un contendente che ne ha un disperato bisogno.
Non è ancora finita!
Se non abbiamo voglia di affrontare 63 sconosciuti sul campo di battaglia, possiamo anche organizzare una rissa privata alla quale possono prendere parte fino a 16 amici all’interno di una sola arena, oppure un Grand Prix a squadre dove, allo scadere del tempo, trionferà quella con il maggior numero di punti a seconda delle regole selezionate (raccolta e custodia di cristalli oppure deathmatch puro e semplice), che consentono di replicare in maniera più fedele le impostazioni standard degli altri giochi, semplificate per ovvi motivi all’interno del battle royale. L’unico, grande problema di queste modalità alternative è che necessitano a loro volta dell’acquisto del summenzionato Premium Pack: è probabile che tale decisione sia stata presa per aumentare il valore dello stesso, senza dunque limitarlo ad una selezione di skin che potrebbe non essere troppo allettante di per sé, ma precludere l’accesso alle battaglie fra amici che molti altri prodotti simili concedono senza richiedere una spesa ulteriore mi è parsa una manovra davvero poco oculata, ed è il motivo principale per cui molti utenti stanno criticando il gioco (e come dar loro torto?).
E’ inoltre presente il classico pass battaglia, qui denominato “Bomber Pass”, che permette di guadagnare diverse ricompense con cui è possibile personalizzare il nostro demolitore scalando la classifica stagionale: dai costumi alla forma dell’antenna, dalle emote alle pose introduttive e vittoriose, abbiamo parecchi modi per sfoggiare un look memorabile una volta entrati in mischia. Tuttavia il tier basilare, Argento, elargisce una quantità davvero modesta di oggetti, una dozzina in tutto distribuiti lungo ben 100 ranghi, rendendo praticamente obbligatorio il pass Oro se vogliamo mettere le mani su qualche accessorio interessante, alleggerendo il nostro portafogli virtuale di 800 Bomber Coin.
Ma la valuta virtuale di Super Bomberman R Online aggiunge un altro elemento alla lista delle seccature, perché è possibile accumularla soltanto pagandola con soldi veri (al tasso di 1 euro ogni 100 BC) oppure come parte delle gratificazioni ricevute con il pass Oro: peccato però che in totale quest’ultimo consenta di guadagnare circa 300 BC, poco più di ⅓ del suo stesso valore, dunque sarebbe necessario continuare a spendere per comprare quelli delle stagioni successive, sempre in controtendenza rispetto alla maggior parte dei concorrenti come Fortnite o Call of Duty che, di contro, rimborsano il prezzo del pass ai giocatori disposti ad investire abbastanza tempo da arrivare ai vertici delle classifiche. Considerato poi che che il prezzo minimo di un oggetto nel negozio del gioco è pari a 100 BC e che i personaggi ne costano almeno 500, salvo qualche rara eccezione gratuita come quello dei fagioloni di Fall Guys, siamo davanti ad una questione molto seria: se Konami non è disposta a rivedere la sua aggressiva strategia di monetizzazione, per quanto sia vasta la nicchia di estimatori di Bomberman temo proprio che la sua variante PvP sia destinata a vita breve.
Messe da parte le questioni economiche, il gioco è semplicemente ricolmo di errori e magagne di ogni tipo: a partire dal netcode che spesso costringe ad attendere fino a 5-10 minuti dalla ricerca degli avversari fino all’inizio del match vero e proprio, non sarà affatto difficile imbatterci in crash improvvisi, malfunzionamenti dell’interfaccia che costringono al riavvio, lag impossibili da gestire e una certa proliferazione di giocatori che hanno già iniziato a sfruttare qualche falla del codice per rendersi invulnerabili. Non ho dubbi che, anche in questo caso, il flusso continuo di patch sulle quali Konami è già al lavoro risolveranno i grattacapi più macroscopici, ma dispiace constatare che un gameplay robusto e divertente venga affossato da un pessimo controllo qualitativo del codice e da decisioni manageriali alquanto discutibili.
Piattaforme: Google Stadia, Nintendo Switch, PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series S/X
Sviluppatore: HexaDrive
Publisher: Konami Digital Entertainment
Il cuore di Super Bomberman R Online è senz’altro al posto giusto, perché la rilettura della classica giocabilità di Bomberman in chiave battle royale funziona benissimo… quando funziona, appunto, perché al di fuori delle partite è necessario rassegnarsi ad attese lunghissime ed immotivate cui si accosta un piccolo ma consistente assortimento di bug che impediscono di godere appieno dell’esperienza. Inoltre, per quanto confidi nella competenza del team HexaDrive, non ripongo altrettanta fiducia nel modello di business che sembra assolutamente privo di buon senso, forse figlio di una checklist compilata guardando la concorrenza (stagioni, pass, negozio) ma con un occhio al guadagno immediato piuttosto che alla qualità dei servizi offerti. Il voto assegnato riflette in parte l’amarezza provata durante la prova del gioco, che resta comunque gradevole per gli amanti della serie: spero soltanto che gli altri, una volta toccati con mano tutti i lati negativi che lo affliggono, non finiscano per abbandonarlo nel dimenticatoio e passare oltre.