Siete tornati appena in tempo a Sanctuarium, viandanti, perché l’Xbox & Bethesda Games Showcase si è trasformato in un punto di passaggio per il conflitto senza fine tra gli Inferi Fiammeggianti ed Paradiso Celeste mentre gli sviluppatori ci parlavano di Lilith, demoniaca artefice del mondo degli uomini, e condividevano nuovi dettagli relativi al prossimo capitolo della saga di Diablo. Con sommo gaudio di tutti gli astanti, il lancio ufficiale di Diablo IV è previsto per il 2023 e sarà disponibile su PC, PlayStation 5 e Xbox Series X|S, con l’ecosistema Microsoft che offrirà cross-play e cross-progression. Su console, i giocatori potranno imbarcarsi nell’avventura insieme a un amico grazie al co-op locale, mentre non è stato confermato se anche i proprietari di PlayStation potranno giocare con chi possiede una macchina differente, né se le versioni last-gen siano ancora in fase di lavorazione perché PlayStation 4 e Xbox One non vengono più elencate sul sito ufficiale. Ad ogni modo, finché non arriveranno smentite ufficiali, proveremo a non fasciarci la testa prima del tempo.
Diablo IV: noi siamo gli Oratori dei Morti, e i morti non provano pietà
La recente anteprima ha visto anche l’arrivo del Negromante, la quinta ed ultima classe che prende posto accanto al Barbaro, all’Incantatrice, al Druido e al Tagliagole intorno al falò. I Negromanti sono astuti evocatori che piegano il sangue, le ossa e l’oscurità al loro volere, radunando eserciti di non morti affinché eseguano gli ordini che impartiscono. Noti per brandire falci acuminate con le quali stroncano qualunque nemico abbia l’ardire o la sventura di trovarsi lungo il cammino che stanno percorrendo, i Negromanti possono persino sfruttare la temibile magia di cui dispongono per evocare un Golem dotato di abilità peculiari, onde aggiungere un ulteriore quantitativo di forza bruta alla loro macabra milizia. Il cuore di Diablo IV restano comunque le scelte compiute dai giocatori: con un numero quasi illimitato di varianti con cui giocare, gli avventurieri possono scegliere di tracciare una strada personale, plasmare il proprio destino e affrontare le missioni che ritengono più opportune. Dalla customizzazione del personaggio all’esplorazione del mondo aperto, dai sistemi sociali alle meccaniche di gameplay, questo nuovo viaggio sarà completamente nelle mani di chi vorrà intraprenderlo.
Un po’ come già visto in Diablo Immortal, anche Diablo IV offre la possibilità di creare e personalizzare l’alter ego con cui fronteggeremo gli orrori indicibili che infestano queste terre. I giocatori iniziano scegliendo una delle cinque classi e poi hanno il potere di delineare il combattente definitivo contro l’oscurità con il ventaglio di opzioni più ampio mai visto in qualsiasi iterazione di Diablo. Ma è solo la punta dell’iceberg perché, una volta confezionato il nostro campione, partiremo alla scoperta e alla sperimentazione di una vasta gamma di potenti armi e armature, alle quali affiancheremo man mano talenti ed abilità per trasformarci nell’ultimo baluardo di fronte all’oscura minaccia mentre portiamo avanti il nostro viaggio. Sarà bene prestare estrema cautela riguardo le nostre decisioni, perché il destino di Sanctuarium dipende da esse.
Il sogno continua a tormentarmi, vecchio amico
Il mondo di gioco è, come già detto, aperto, vasto, ricco e inquietante, tutt’altro che accogliente almeno da principio, nel quale ai giocatori viene affidata la responsabilità di seguire qualunque cammino desiderino, guidati dalla propria esperienza e curiosità. Le roccaforti sono luoghi di Sanctuarium assediati dalle forze del male: una volta disperse queste ultime, potremo reclamare tali posti per conto degli abitanti indifesi, creando così nuovi insediamenti alleati e sbloccando nuovi dungeon per lasciare un segno duraturo che trasformi queste regioni ostili in rifugi sicuri. Vale la pena notare che Diablo IV presenta quasi 150 dungeon curati fin nei minimi particolari, piccole avventure divergenti dalla trama principale in cui avremo modo di sradicare con maggiore efficacia l’influenza nefasta degli Inferi. Possiamo anche scegliere di prendere parte agli eventi locali, rapide missioni narrative dalla durata limitata che compaiono all’improvviso in mezzo alla mappa, in solitaria oppure in squadra con altri giocatori per ottenere ricompense e gloria. E, per gli eroi più audaci che desiderano una sfida particolarmente impegnativa, Diablo IV introduce i terrificanti Boss Mondiali, gargantueschi demoni che possono materializzarsi ovunque all’improvviso e che richiedono la collaborazione di numerosi avventurieri per essere abbattuti.
In Diablo IV, possiamo personalizzare ulteriormente la nostra esperienza definendo come e quando ingaggiare gli altri personaggi giocanti che vagano per le terre di Sanctuarium, perché avremo a disposizione una vasta gamma di avvincenti modalità PvE e PvP. Affronteremo le sfide che ci attendono da soli, faremo gruppo con altri eroi per liberare la terra martoriata dai demoni assetati di sangue o li sfideremo in combattimento? Se preferite formare una squadra forte, siete fortunati: i sistemi di Diablo IV sono stati sviluppati da zero per supportare la composizione di gruppi ed il gioco in compagnia. I vincoli sono stati rimossi per consentire ai personaggi di qualsiasi livello o in qualunque punto della storia di formare un party e venire ricompensati per aver unito le forze. I possessori di piattaforme diverse (o almeno, di PC e Xbox) possono unirsi alle partite reciproche senza problemi grazie al cross-play ma, se il nostro forte sono le battaglie contro altri avventurieri, l’odio di Mefisto ha maledetto alcune aree del mondo, creando zone PVP nelle quali gli scontri si susseguono uno dietro l’altro. Una volta contrassegnati come “ostili”, queste aree di Sanctuarium, dove il rischio è proporzionato alle possibilità di guadagno, ci consentono di aggredire gli altri per ottenere il loro prezioso bottino. Ma attenzione, perché anche noi saremo vulnerabili ad assalti e imboscate, e tutto quello che abbiamo guadagnato fino a quel momento potrebbe venirci portato via in un batter d’occhio.
L’endgame di Diablo IV presenta ancora più scelte per continuare ad incidere la nostra leggenda su Sanctuarium come meglio crediamo, offrendo un numero apparentemente infinito di attività e personalizzazioni aggiuntive. Potremo ad esempio cimentarci con i Dungeon dell’Incubo, una serie di labirinti trasformati che pullulano di pericoli maggiori ed ostacoli supplementari sotto forma di nuovi traguardi e penalità assortite. L’Albero dei Sussurri invece offre un sistema di taglie ed obiettivi mondiali che ciclano regolarmente ed elargiscono ricompense in termini di equipaggiamento leggendario, esperienza, materiali per il crafting e altro ancora. Una volta raggiunto il livello massimo, si sbloccherà inoltre il Tabellone delle Eccellenze e, con esso, centinaia di percorsi opzionali per affinare ulteriormente le capacità dei nostri eroi, che dall’aspetto richiamano neanche troppo velatamente le mostruose (in senso positivo) alberature delle abilità di Path of Exile. Insomma, come tradizione vuole, la conclusione dell’avventura principale sarà solamente l’inizio del gioco vero e proprio.
Piattaforme: PC, PlayStation 5, Xbox Series X|S
Sviluppatore: Blizzard Entertainment
Publisher: Blizzard Entertainment
Data di uscita: 2023
Sebbene il 2023 sia ancora lontano, e la finestra temporale sia decisamente molto ampia, l’annuncio dell’effettivo rilascio ha dato a tutti gli appassionati di Diablo qualcosa da attendere con ansia. Dopo oltre dieci anni dall’ultimo capitolo, i veterani hanno di certo grandi aspettative per il quarto episodio, che promette un’autentica rivoluzione nel campo degli action RPG. Le classi rivisitate, unite alla direzione tonale più adulta dell’avventura, potrebbero rendere Diablo IV l’esperienza di gioco più straordinaria della serie.