Silent Hill f Anteprima: una voragine sul passato

Silent Hill f

Nel corso del recente Silent Hill Transmission, un evento in streaming incentrato completamente sui nuovi progetti multimediali legati a Silent Hill che abbiamo vissuto in diretta sul nostro canale Twitch, chi attendeva l’annuncio nuove esperienze interattive può di certo considerarsi soddisfatto: oltre al remake del secondo episodio, attualmente in lavorazione presso lo studio polacco Bloober Team, ed il singolare esperimento di Ascension, il terzo titolo mostrato nel corso del programma è stato un capitolo completamente nuovo denominato Silent Hill f. Trattandosi di un semplice teaser, al momento non v’è certezza né del significato della lettera f, stilizzata come la coloratura forte che, nella notazione musicale, indica un certo grado di intensità del suono, e neppure di piattaforme o data d’uscita ma, a prescindere da ciò, il filmato sembra far trapelare quanto questa iterazione potrebbe distaccarsi dai suoi predecessori. Se non altro, sappiamo che lo sviluppo verrà seguito da Neobards Entertainment, il team responsabile di Resident Evil: ReVerse e Resident Evil Resistance, nonché coinvolto nella lavorazione della Devil May Cry HD Collection e della Resident Evil Origins Collection, perciò il loro curriculum in materia di videogiochi horror è alquanto robusto.

Silent Hill fSilent Hill f: attraverso il Pacifico

Uno degli aspetti più interessanti è che la trama del gioco verrà curata da Ryukishi07, noto per essere stato l’artefice del franchise When They Cry, così come viene chiamato nei paesi anglofoni, una serie di romanzi visivi di genere giallo (lui preferisce definirli “romanzi sonori” a causa della loro linearità) che ha riscosso un enorme successo grazie all’impiego di numerosi elementi tensivi ed orrorifici. Ryukishi07, il cui vero nome non è mai stato divulgato, ha scelto il suo pseudonimo basandosi su un gioco di parole legato alla pronuncia giapponese di Lenna Charlotte Tycoon, uno dei personaggi principali di Final Fantasy V, ed è rimasto un assiduo frequentatore dei Comiket, mercatini semiannuali di Tokyo incentrati sulla vendita di opere autopubblicate, dove ha iniziato a far circolare i suoi primi lavori su CD-ROM. Altro nome di spicco all’interno dello staff di Silent Hill f è quello di Kera, prolifica illustratrice che lavora sempre sotto nome d’arte e che ha contribuito a diverse produzioni videoludiche come Spirit Hunter: NG, una serie di visual novel investigative con tematiche paranormali simili a quelle dei vari When They Cry, per le quali ha realizzato il design delle creature occulte che vi compaiono. Quasi tutti gli episodi di Silent Hill, tranne Silent Hill: Shattered Memories e Silent Hill 4: The Room, condividono un’ambientazione comune: la cittadina di Silent Hill. La piccola e nebbiosa località è un luogo fittizio situato nelle zone rurali del nord-est degli Stati Uniti, sulle sponde del Lago Toluca. Fin dalla prima inquadratura del trailer di Silent Hill f, abbiamo tuttavia potuto comprendere che l’ambientazione è molto diversa: le immagini ci mostrano infatti una risaia e una strada giapponese abbandonata, entrambe avvolte dalla penombra e da un denso strato di foschia. Quest’ultima è uno dei temi comuni a tutti i Silent Hill, anche se appare evidente che non si tratti solo di un luogo lontano da quello che i fan conoscono, ma anche di un periodo temporale completamente distinto.

Silent Hill fLa storia del gioco sarà ambientata in Giappone durante il periodo Showa, protrattosi dal 1926 al 1989, in particolare negli anni sessanta. Nel video possiamo scorgere una studentessa delle medie, almeno stando all’uniforme che indossa, mentre si trascina per le strade della città, contaminata da una sorta di infezione floreale che genera strane piante cremisi da ogni anfratto. La ragazza cammina accanto ad una recinzione arrugginita trascinando un tubo di ferro sul terreno, una delle armi caratteristiche della saga, con un’andatura che ricorda non poco quella dell’iconico Pyramid Head. Proprio come la Silent Hill degli altri giochi, l’insediamento abitato (?) si trova in una zona rurale e probabilmente lontana da qualsiasi tipo di grande metropoli: la telecamera indugia su edifici di legno fatiscenti ed una catena montuosa che circonda gli stessi. Le similitudini con la Silent Hill “tradizionale” sono ancora ravvisabili nella totale assenza di altri abitanti e nell’imperitura nebbia che avvolge quel poco che c’è da vedere, benché il contesto geografico sia differente. Inoltre, la compenetrazione tra ordinario e ultraterreno sembra qui rappresentata da un portale torii, collocato all’ingresso di un “prato” nel quale fioriscono questi bizzarri vegetali scarlatti: nella religione shintoista, i torii delimitano il confine tra il mondo materiale e quello sacro e la loro presenza è particolarmente diffusa in terra nipponica, sia in termini concreti che figurativi, ma in Silent Hill f potrebbero chiaramente simboleggiare qualcosa di più specifico.

Silent Hill fAnche i desideri di una piccola formica raggiungono il cielo

Gli inquietanti fiori rossi sono un leitmotiv ricorrente per tutta la durata del teaser, iniziando dal santuario presso il quale si trova la summenzionata fanciulla per poi spuntare in ogni angolo della cittadina. I vegetali si insinuano attraverso le finestre degli stabili ed avvolgono una bambola ichimatsu, finché le pareti della stanza in cui è collocata non vengono del tutto ricoperte da questa infezione arborea. Anche la ragazza viene insidiata dalla veemenza della crescita repentina dei viticci, dopodiché l’inquadratura taglia su quella che sembra essere una giovane inginocchiata in un acquitrino invaso dalle piante, per poi rivelare in una drammatica sequenza conclusiva di aver completamente consumato anche lei. La corruzione di queste infiorescenze ricorda non poco sia il dente bilioso, una specie fungina non commestibile, che la ruggine dell’Otherworld, che tutti gli appassionati storici della serie conoscono bene.

Parlando di somiglianze, l’aspetto dei fiori è decisamente affine a quello dei Lycoris Radiata, altrimenti noti come “gigli del ragno rosso”: il loro impiego nel mondo reale è quello di allontanare i parassiti, poiché sono tossici se mangiati, motivo per cui spesso circondano case e risaie in Giappone, mentre molti buddisti sono soliti piantarli sulle tombe come omaggio ai defunti. Tra i significati che vengono loro attribuiti ci sono poi gli estremi addii, l’abbandono, la sfortuna e, non ultima, la morte. La serie di Silent Hill non è nuova al simbolismo floreale, come denotato in particolare dalla canzone Flower Crown of Poppy (Corona di Fiori di Papavero) riprodotta durante il finale normale di Silent Hill 3: così come i gigli del ragno rosso, anche i papaveri possono rappresentare la pace raggiunta attraverso il passaggio nell’aldilà.

Piattaforme: TBD

Sviluppatore: Neobards Entertainment

Publisher: Konami

Data d’uscita: TBD

La morte è stato da sempre un fattore molto comune in tutti i Silent Hill e di solito viene legata in maniera profondamente personale ai protagonisti. Non c’è ancora un personaggio confermato ma, da quanto abbiamo avuto modo di vedere nel primo filmato promozionale, Silent Hill f si concentrerà sui fiori e sulla crescita, interiore ed esteriore, come argomenti di fondo. Del resto, non è raro che i giochi adottino la fioritura come metafora, basti pensare al ruolo significativo che svolgono in titoli quali Metal Gear Solid 3 e Drakengard 3. I gigli rossi del trailer indicano che Silent Hill f potrebbe essere caratterizzato da articolate dissertazioni riguardanti la serenità indotta dalla dipartita o la sofferenza del lutto. Qualunque cosa Konami e Ryukishi07 abbiano in mente, ho comunque motivo di credere che si manterrà fedele alla memoria dei primi capitoli sviluppati dal Team Silent, con messaggi profondi veicolati mediante allegorie, espressioni figurative ed una complessa narrazione ambientale.

Gioca da quando ha messo per la prima volta gli occhi sul suo Commodore 64 e da allora fa poco altro, nonostante porti avanti un lavoro di facciata per procurarsi il cibo. Per lui i giochi si dividono in due grandi categorie: belli e brutti. Prima che iniziasse a sfogliare le riviste del settore erano tutti belli, in realtà, poi gli è stato insegnato che non poteva divertirsi anche con certe ciofeche invereconde. A quel punto, ha smesso di leggere.