Per quei pochi che ancora non lo conoscessero (ma ce ne sarà ancora qualcuno?), Path of Exile è un action RPG free-to-play dalle atmosfere dark fantasy dello studio neozelandese Grinding Gear Games, nel quale vestiamo i panni dell’omonimo Esiliato: uno dei tanti criminali (a torto o a ragione) deportati nel remoto continente di Wraeclast per ordine delle autorità del mondo esterno. Dopo che la nostra nave si schianta sulle coste di questa prigione a cielo aperto, dovremo affidarci alle poche forze che ci rimangono per sopravvivere agli innominabili orrori che la abitano. Giocabilità e controlli sono dichiaratamente ispirati a Diablo II, con una prospettiva isometrica a volo d’uccello che governa sia le fasi di combattimento che quelle di esplorazione. La differenza principale risiede nel sistema di abilità, in cui le passive formano una vera e propria foresta di talenti basati su tre attributi fondamentali, mentre le attive e gli incantesimi sono conservati in gemme magiche potenziabili che possono essere incastonate nell’equipaggiamento, in maniera non dissimile dalla Materia di Final Fantasy VII. Il gioco è stato lanciato ufficialmente il 23 ottobre 2013, dopo un’approfondita fase di beta testing, e aggiornato di continuo con patch che hanno introdotto nuovi elementi cosmetici, migliorato le prestazioni e rifinito il gameplay. Le modifiche più sostanziose vengono accorpate nei cosiddetti pacchetti di espansione, a loro volta gratuiti, di cui il titolare The Forbidden Sanctum rappresenta l’ultima incarnazione che verrà resa disponibile il prossimo 9 dicembre ma, grazie ad un’esaustiva chiacchierata con i ragazzi di GGG, siamo riusciti a scoprirne i contenuti in tempo per il reveal ufficiale che si terrà quest’oggi.
Path of Exile The Forbidden Sanctum: la morte è l’unica cosa che dà un senso alla vita
Il Santuario Proibito è un’antica enclave templare, che da tempo si dice sia nascosta sotto le rovine di Fellshrine. Abbandonato da tempo, oggigiorno è caduto sotto il controllo di un’entità infernale: in questa lega avremo occasione di esplorarlo, scoprire i suoi segreti e affrontare il male che vi si annida. La Lega Sfida Sanctum è impostata come un roguelike che si svolge una stanza alla volta, come l’esplorazione di Wraeclast e dell’Atlante nel gioco base. In ogni area o mappa in cui si entra, si può scegliere quale stanza del Sanctum esplorare successivamente, con la possibilità di vedere in anticipo il contenuto di alcune stanze per tracciare un percorso attraverso le sue zone irte di pericoli. E di pericoli nel Sanctum ce ne sono a bizzeffe: come nella maggior parte dei roguelike, non bisogna aspettarsi di poterlo completare al primo tentativo, perché per raggiungere i piani più avanzati sono necessarie esperienza, abilità e una buona dose di fortuna. I primi tentativi falliranno miseramente, ma con il tempo riusciremo a spingerci sempre più in là e, man mano che ci si addentra nel Sanctum, troveremo una serie di tesori che ci aiuteranno ad aprire la strada verso le sfide impegnative che ci attendono al termine dei quattro piani che lo compongono. Ogni roguelike che si rispetti ha bisogno di un indicatore che aiuti a monitorare l’andamento del gioco, e che qui prende la forma di una barra che indica la nostra Determinazione (Resolve). Durante l’esplorazione del Sanctum, la risolutezza che abbiamo viene messa a repentaglio dalle minacce che ivi risiedono e, una volta consumata, l’esplorazione ha termine. Il livello di determinazione viene preservato nel passaggio tra una stanza e l’altra, ma possiamo consultarlo solo quando ci troviamo all’interno del Santuario stesso. Questa meccanica funziona allo stesso modo indipendentemente dalla classe, riducendosi quando subiamo danni dagli attacchi dei mostri o delle trappole nel Sanctum, attacchi che non sono influenzati dalle normali meccaniche difensive di Path of Exile come l’evasione, l’armatura o il blocco. Anche se questi danni intaccano la salute del personaggio, il grosso del loro impatto viene assorbito dalla risolutezza, il cui scopo dunque è duplice: tracciare i progressi tra le stanze del Sanctum, laddove la normale riserva di vitalità sarebbe già stata recuperata da tempo, ed espellere i personaggi in difficoltà senza farli morire davvero, evitando così la perdita di esperienza o la morte definitiva in modalità hardcore. Mantenere un livello adeguato di determinazione è quindi fondamentale durante la navigazione del labirinto, e ciò significa scegliere con attenzione le stanze in cui entrare perché loro stesse possono costituire una sfida infida e potenzialmente letale.
Le stanze afflitte, ad esempio, infliggono per l’appunto un’afflizione quando vi accediamo, ovvero delle penalità che rendono più impegnativa l’avanzata nel Santuario, magari limitando il recupero della risolutezza, nascondendo le ricompense sulla mappa o generando delle anomalie di varia entità che ci perseguitano. Queste afflizioni minori si accumulano man mano che progrediamo nella cerca, aumentandone la difficoltà. Esistono anche afflizioni maggiori dalle conseguenze significative, come impedire del tutto la rigenerazione della risolutezza. Quindi, ogni avventura si fa sempre più ardua con il moltiplicarsi delle afflizioni, ma per ogni svantaggio ci dev’essere anche il modo di accrescere la propria forza, e in The Forbidden Sanctum tale meccanica viene incarnata dai Doni (Boon): trattasi di vantaggi che aiutano le nostre ricerche, analogamente suddivisi in minori, come rallentare i mostri o schermare per un certo periodo i danni alla determinazione, e maggiori, di gran lunga più rari ma che spaziano dal blocco temporaneo delle afflizioni minori al recupero di metà della barra di risolutezza dopo averla esaurita. L’ampia varietà di afflizioni e benefici fa in modo che ciascuna esplorazione del Sanctum sia diversa dalle precedenti, ed è chiaro fin da subito che le partite migliori sono quelle in cui le afflizioni scelte hanno un effetto minimo su di noi, contrastate da doni specifici che al contempo influiscono positivamente sulla strategia adottata. Alcune sale contengono una fontana, che ripristina una parte della risolutezza perduta, mentre altre ospitano fontane afflitte che permettono di recuperare ancora più energia… ma ad un costo di solito elevato. Le stanze contrassegnate da un tesoro presentano forzieri pieni della valuta dei templari, l’Aureus, un tipo di moneta d’oro che utilizzavano per commerciare fra le mura del Santuario e che è possibile trovare anche tra le spoglie dei mostri uccisi. L’Aureus viene raccolto automaticamente al pari dell’Azurite, non è scambiabile e, come le afflizioni e i benefici, sparisce al termine dell’esplorazione del Sanctum. Come possiamo utilizzarlo, allora? Caso vuole che potremo imbatterci in un mercante che accetta le nostre monete in cambio di doni, ma fate attenzione a pianificare con cura gli acquisti perché è probabile che lo incontreremo ancora nei livelli più avanzati, con doni ancora più costosi da acquistare. Inoltre, di tanto in tanto, i poteri sinistri che governano il Sanctum vi proporranno la scelta di stringere un Patto Maledetto da scegliere fra una ridotta selezione: potremo persino accettare tutti quelli offerti, ma dovremo giocare bene le nostre carte perché ciascun patto presenta benefici e inconvenienti, come lo scambio di una parte della vostra determinazione massima con un vantaggio maggiore casuale. Stringere un patto è sempre molto pericoloso, tuttavia in alcuni frangenti l’azzardo potrebbe venire abbondantemente ripagato.
Ho lottato in nome di Dio. E tu per chi combatti, esule?
Oltre alle ricompense che aiutano a progredire nel Sanctum, molte sale permettono di ricevere immediatamente degli oggetti preziosi, ma con una particolarità: ogni volta che ci vengono offerti, possiamo anche scegliere di rinunciarvi per ottenere un premio di valore maggiore dopo la battaglia contro il boss alla fine del piano corrente. Si tratta di un azzardo poiché, qualora venissimo sconfitti prima di raggiungere ed abbattere il boss, non riceveremo nulla. Più avanti, verremo anche tentati da un’enorme ricompensa in valuta subordinata al completamento di tutti i piani del Sanctum senza fallire. In un punto specifico della storia del Santuario Proibito, scopriremo un altare speciale sul quale collocare le reliquie dei Templari, degli artefatti che influenzano direttamente ogni esplorazione e non vanno perse al termine di una partita, ma persistono per tutta la lega come fonte permanente di meta progressione. L’acquisizione di cimeli sempre nuove e migliori è uno dei modi per spingersi più lontano ad ogni tentativo. Le reliquie non possono essere craftate né scambiate, dato che rappresentano la nostra progressione personale nella lega. Possiamo anche accumularne più di quante è possibile usarne contemporaneamente, in modo da avere diverse alternative per affinare il nostro approccio. Le reliquie extra vengono conservate nel Relic Locker, uno spazio di stoccaggio gratuito come l’Expedition Locker. Senza rivelare troppi dettagli della trama, possiamo anticiparvi che il boss finale del Forbidden Sanctum può rilasciare oggetti unici da un pool esclusivo di questa lega come la Dannazione Eterna, un amuleto che infonde una mitigazione elementale aggiuntiva, introducendo il concetto di riduzione dei danni elementali. Malgrado la conseguente riduzione di tutte le resistenze massime, questa penalità può essere compensata se disponiamo di una sufficiente resistenza al caos. Esistono anche delle reliquie speciali, dette Santificate, che contengono modificatori capaci di incidere direttamente sulle caratteristiche del personaggio. È possibile sbloccare un solo slot per questo tipo di cimelio e, anche se saremo in grado di crearle con mezzi convenzionali, nel Sanctum esistono alcune stanze all’interno delle quali potremo modificarne gli effetti. Queste reliquie esistono solo per la durata della presente lega e forniscono un cospicuo aumento di potenza per tutti i giocatori che riusciranno a dominare il Sanctum.
Infine, oltre all’aggiunta di ulteriore contenuto endgame da esplorare, che verrà aggiunto in ogni lega anziché ogni quattro fino all’uscita dell’attesissimo Path of Exile 2, nonché ad una revisione generale dell’alberatura delle abilità, del funzionamento rivisto degli Altari Eldritch, dell’aggiunta di altre due Memorie di Atlas che narrano i trascorsi di alcuni personaggi non giocanti chiave e di una serie di migliorie assortite tutte da scoprire, è doveroso spendere due parole sulla nuova modalità Spietata (Ruthless): dopo averla testata a fondo in Alpha, gli sviluppatori hanno deciso di rilasciarla con questa espansione per dare modo a chiunque sia interessato di sperimentare un approccio completamente inedito a Path of Exile, profondamente diverso da quanto è già possibile provare con i personaggi hardcore o solitari. La difficoltà che presenta non è derivante dalla forza moltiplicata dei mostri da combattere, bensì da una riduzione della stessa per il personaggio mediante un’estrema scarsità di oggetti, un crafting limitato e molti altri cambiamenti, come le gemme di supporto che possono essere soltanto trovate dai nemici sconfitti. Ruthless sarà disponibile, oltre al gioco normale, anche per le leghe private, cosicché i più temerari potranno giocare i contenuti del Santuario Proibito con ricompense bilanciate a questa novella regolamentazione auto imposta: di certo non è adatto a tutti, ma finora ha trovato un gruppo di giocatori solidale e in costante crescita che ha apprezzato il suo grado di sfida. Tenete soltanto presente che si tratta di una modalità ancora in fase sperimentale, dunque è possibile che le verranno apportate modifiche anche sostanziali durante lo svolgimento della lega.
Piattaforme: PC, PlayStation 4, Xbox One
Sviluppatore: Grinding Gear Games
Publisher: Grinding Gear Games
Data di uscita: 9 dicembre 2022
La nuova espansione di Path of Exile è decisamente ragguardevole e presenta un enorme quantitativo di contenuti supplementari che terranno desta l’attenzione anche di chi ha oramai iniziato a contare i giorni che lo separano dal suo sequel. L’approccio roguelike non mancherà di aggiungere un pizzico di novità in più alla formula ormai collaudata del degno erede di Diablo II, e potrebbe spingere anche chi non si è ancora avvicinato al mastodontico free-to-play di Grinding Gear Games a dargli una possibilità. Per tutti gli altri, preparate le vostre build migliori, perché tra una settimana le abissali porte del Santuario Proibito verranno finalmente spalancate.