Roccat Syn Max Air Recensione: delle eccellenti cuffie da gaming di fascia alta

Syn MAX Air Roccat

Da sempre, nel mondo degli accessori dedicati al gaming, Roccat rappresenta una garanzia: se i benefici di mouse, tastiere e microfoni specifici su PC sono ovviamente significativi ma riservati a un pubblico di “specialisti”, quelli legati alle cuffie risultano più evidenti. È il caso anche delle Roccat Syn Max Air, che abbiamo ricevuto dal produttore e delle quali state in questo momento leggendo la recensione. Si tratta di cuffie wireless per un certo tipo di giocatori – quelli che possono e vogliono permettersi un prodotto premium – proposte quindi a un prezzo di mercato decisamente elevato, pari a ben 249,99 euro di listino. Ma quali sono le caratteristiche fondamentali? Quali i vantaggi sul lungo periodo? E soprattutto, il costo vale l’aggiornamento rispetto alle cuffie utilizzate attualmente dai potenziali acquirenti? Scopriamolo insieme.

Primo incontro: design, resistenza, configurazione

Le Roccat Syn Max Air vengono presentate come cuffie wireless (e questo era ovvio) ad alte prestazioni, pensate quindi per i giocatori insofferenti ad ogni forma di compromesso, dal design accattivante e soprattutto ultra-confortevole (il che sembra molto meno ovvio, perché si entra nel campo della soggettività). Sicuramente, confezione alla mano, abbiamo potuto subito confermare la struttura leggera dell’headset, la quale si è poi dimostrata anche decisamente resistente. Difatti, nelle diverse ore di gioco dedicate al test, e ne abbiamo spese parecchie sia su PC che su PlayStation 5 (le cuffie sono compatibili anche con le console Sony e con Nintendo Switch, non male) le Roccat Syn Max Air non solo non hanno causato problemi o insofferenze dovuti al lungo utilizzo, ma non si sono neanche compromesse in seguito ad alcune cadute, comunque avvenute da altezze molto modeste (erano posate, in certi momenti) su tavoli o scrivanie.

Se lo stile rappresenta un fattore soggettivo, insomma, è indubbio che il connubio tra comfort e prestazioni sia riuscito decisamente bene alla casa produttrice; al fastidio del tutto assente nelle sessioni di gioco prolungato hanno sicuramente contribuito i cuscinetti in memory foam con microcapsule di gel rinfrescante, oltre a tutta una serie di dettagli magari piccoli e noti solo a coloro che si prendono la briga di analizzare il prodotto per bene, anche sui documenti ufficiali, ma poi effettivamente ravvisabili con concretezza nella pratica quotidiana. Alludiamo a una comodità generale, al design ergonomico, alle possibilità di personalizzazione che normalmente ogni cuffia da gaming dovrebbe offrire (non tutte le “teste” sono uguali), ma anche alla configurazione iniziale, per alcuni il momento più noioso di ogni passaggio da un hardware all’altro. Non solo quest’ultima non ha creato alcun tipo di problemi, ma ha evidenziato ancora una volta l’efficienza dell’ecosistema AIMO di Roccat: tanto perché lo sappiate, se siete già in possesso della Vulcan II Max (trovate qui la nostra recensione) o del Kone XP Air o di altri prodotti Roccat, ecco, anche Roccat Syn Ma Air sarà in grado di “dialogare” con loro per realizzare la configurazione desktop RGB che desiderate; completerete, insomma, il vostro mosaico dedicato al gaming.

Accessori e caratteristiche fondamentali

La confezione delle Roccat Syn MaxAir include al suo interno tutta una serie di prodotti annessi, ovviamente “di lusso” considerando la natura premium del pacchetto. Lasciando da parte adattatori e cavetti vari, che comunque non mancano, annotiamo la presenza della docking station a ricarica rapida: praticamente in soli quindici minuti è in grado di garantire oltre tre ore di gioco; il nostro test ha confermato la promessa, grossomodo comunque considerate che si tratta proprio di tre ore, minuto più minuto meno, e che per ovvi motivi secondo noi sarebbe auspicabile un ciclo di ricarica completo prima del nuovo utilizzo. Peraltro non è che complessivamente la durata di un pieno ciclo di ricarica di abbia fatto impazzire. Anche la stazione di ricarica è dotata di illuminazione RGB, tanto per non farsi mancare nulla all’interno dell’ecosistema; sia il dock sia i padiglioni Bionic Shell delle cuffie (sono traslucidi) offrono fino a 16,8 milioni di colori e la tecnologia AIMO cui accennavamo permette, volendo, di sincronizzarli con quelli degli altri accessori AIMO in vostro possesso.

Altro accessorio a nostro parere fondamentale e del quale abbiamo fatto un uso davvero intenso è il microfono TruSpeak: normalmente quest’ultimo è agganciato alle cuffie, ma può essere completamente rimosso e utilizzato “a parte”; immaginate i benefici di questa idea semplicissima, non soltanto nel mondo dello streaming (il quale forse neppure vi interessa troppo), ma anche nella vita di tutti i giorni, dal momento che potrete sganciare il microfono e magari allontanarvi di qualche passo senza per questo motivo interrompere la conversazione. Inoltre il microfono dispone di altre piccole chicche, quali la cancellazione del rumore – sembra ovvio, ma è l’unico nella sua categoria a poterla garantire – e le funzionalità flip-to-mute, della quale in verità non abbiamo fatto un grandissimo utilizzo (ma non è un male che ci sia). Va da sé che ognuno di questi singoli aspetti non ha mai dimostrato alcun tipo di carenza durante le nostre fasi di test.

Ed infine arriviamo forse al vero punto della questione che attendevate sin dall’inizio: la qualità del suono. Del resto molto spesso il succo del discorso si riassume nel seguente interrogativo: ma per il prezzo proposto, molto elevato, le Roccat Syn Max Air meritano attenzione? La risposta è assolutamente affermativa. Chiunque abbia utilizzato cuffie alternative in passato, soprattutto se di qualità inferiore o di altre marche, si accorgerà della differenza: la tecnologia Waves 3D offre un audio 3D wireless di qualità eccellente, anche in virtù della presenza degli altoparlanti Nanoclear da 50 mm di Turtle Beach. Se nelle sessioni di gioco ci tenevate particolarmente ad ascoltare in modo chiaro e distinto proprio quel tipo di rumore in una determinata situazione, è difficile che le Roccat Syn Max Air non vi accontentino, o che possano farlo altri tipi di cuffie.

Le Roccat Syn Max Air sono cuffie da gaming di alta qualità, e questo è evidente anche nelle prestazioni concrete in fase di utilizzo, non soltanto dal prezzo – chiaramente in linea con quelli di prodotti premium che si rispettino. L’audio 3D wireless garantito dagli altoparlanti Nanoclear da 50 mm di Turtle Beach è ineccepibile; la connettività è ottima, anche in virtù della significativa versatilità tra bluetooth e dispositivi differenti (ci vuole un attimo per passare da PC a Nintendo Switch e viceversa); la ricarica rapida efficientissima; e da ultimo il microfono removibile costituisce quel dettaglio che non ti aspetti, ma che torna sempre utile. Certo, altre caratteristiche potrebbero tranquillamente essere perfezionate: la dock station è un po’ ingombrante, e qualche volta ha perso il segnale con la cuffia, non si capisce bene perché; la ricarica complessiva del dispositivo dura abbastanza, ma non tanto quanto ci saremmo aspettati. Complessivamente, tuttavia, siamo sempre nel contesto dell’eccellenza: e si vede.

VOTO: 9

La formazione del buon Simone, classe '93, avviene pad della prima PlayStation alla mano, a base di draghi viola, gemme e pecorelle fumanti (del resto è un vero abruzzese). Cresce a pane e Dylan Dog, mostrando fin da subito gravi problemi psicologici e mentali. Tra le altre cose ha ancora paura del buio, e probabilmente Stephen King lo approverebbe. Un paio di lauree in letteratura non gli hanno impedito di diventare uno dei massimi esperti del mondo Nintendo; compensa non riuscendo neppure ad accendere una Xbox. È attualmente ai domiciliari per abbandono dei cagnolini di Nintendogs e omocidio degli abitanti di AnimalCrossing.