È tempo di multiplayer in casa Sony. A dimostrarlo l’imminente sequel di Fazioni di The Last of Us e il più recente annuncio di lavoro da parte di Guerrilla Games in merito ad un gioco multiplayer di Horizon risalente allo scorso settembre. Quest’ultimo si è concretizzato in un leak molto recente di una build del 2020 (presunto) visionabile in un video da 12 minuti, che rappresenta a tutti gli effetti un titolo multigiocatore in fase di costruzione con tanto di funzionalità debug. Ad oggi, il progetto non è stato mai presentato, tantomeno ufficializzato, ma è piuttosto chiaro come qualcosa bolla in pentola. Fatte le dovute premesse e basandoci su quanto osservato, vogliamo lanciarci in speculazioni, desideri e aspettative per questo presunto titolo a venire, non nascondendo che le potenzialità di un progetto simile sono indubbiamente alte.
Il multiplayer di Horizon: cosa sappiamo
Con Horizon Zero Dawn e Horizon Forbidden West (di cui potete trovare la nostra recensione) abbiamo imparato a conoscere la protagonista Aloy e il suo mondo post apocalittico fatto di tribù e bestie meccaniche, e mentre si attende per un nuovo sequel, l’imminente espansione Burning Shores e il capitolo VR Call of the Mountain, un presunto comparto multiplayer legato a Forbidden West nello specifico potrebbe giungere presto sulle nostre console PS5. Ma di cosa si tratta esattamente? Riferendoci appunto ad una build abbastanza preliminare e datata, è complesso estrapolare un quadro completo di ciò che sarà il progetto, dati i numerosi cambiamenti e aggiustamenti che verranno apportati per tempo, ma possiamo provare a capirne le sfaccettature, di un’operazione sicuramente interessante e dall’alto potenziale ludico.
Innanzitutto vale la pena notare come l’estetica sia ben diversa da quella a cui siamo stati abituati su PS4 e PS5. I personaggi che vediamo in azione in uno scenario tipico di Horizon presentano uno stile “cartoon”, una novità inedita che se trovasse riscontro alla potenziale release potrebbe non incontrare il favore dell’utenza tutta, ma è possibile riconoscere i benefici di una simile proposta, dall’attirare un pubblico giovane più ampio fino ad un dispendio di risorse minore, sia in fase di sviluppo che sul piano delle prestazioni, considerando che stiamo parlando appunto di un progetto multiplayer online.
Per quanto riguarda il resto, sia i movimenti in terza persona che le macchine sono ben riconoscibili e la base del comparto è chiaramente quella del gioco di riferimento. Non abbiamo modo di sapere attualmente la direzione e le modalità di questa esperienza multiplayer, ma qualche indizio possiamo decifrarlo. Quel che sembra, è che il progetto di Guerrilla Games implichi una forte componente cooperativa, fattore che ci porta ad immaginare una struttura molto simile ad un Monster Hunter, dove i giocatori possono collaborare tra loro per cacce più o meno ambiziose che vedono protagoniste le macchine iconiche della serie. In un’ottica ruolistica il tutto trova piena compatibilità con lo spirito dei titoli principali, tra crafting, gestione dell’equipaggiamento, abilità individuali e crescita del proprio personaggio. Ignoriamo se possano esserci dei presupposti per una narrativa originale, o se si opterà per una storia contestuale agli eventi dei due giochi per fare da contraltare alle gesta di caccia.
Torna sicuramente la raccolta di risorse per la sopravvivenza, poiché sappiamo che l’ambiente di Horizon, al di fuori degli insediamenti, è a dir poco selvaggio, motivo per cui le armi, immaginiamo di diverso tipo, saranno una componente cruciale per fronteggiare la minaccia delle macchine, ed è facile intuire che la coordinazione tra giocatori nelle cacce a campo aperto sarà un fattore preponderante dell’esperienza. Tenderemmo ad escludere una componente PVP dal punto di vista della caccia in sé, ma non se si vuole implementare una funzione “arena” in cui i giocatori possono lottare tra di loro con il proprio arsenale per il predominio. Resta da capire, in tal senso, come possano essere gestite molteplici tribù con propri accampamenti e lo stesso open world, ammesso che si opti per questa struttura, ma propendiamo per un sì, in quanto è un aspetto cardine importante dell’esperienza single-player che in multiplayer può solo che stupire e divertire.
Gameplay, personaggi e modello di distribuzione
Per quel poco che si è visto, l’ambientazione, sebbene in uno stato preliminare, sembra essere convincente e variegata, soprattutto per quanto riguarda la palette cromatica adottata, che non snatura il prodotto d’origine ma si rifà il look per accogliere gli utenti che gradiscono un tratto più semplice e scanzonato. Soprassedendo sull’aspetto grafico del comparto multigiocatore, quel che non deve assolutamente preoccupare è la solidità del combat system, immaginandolo ripreso interamente vedendo i movimenti dei personaggi della build, e forse impreziosito da qualche miglioria sul fronte della semplicità d’esecuzione, suggerita dall’interfaccia, che tuttavia potrebbe non rappresentare il prodotto finale.
Ci immaginiamo la crescita del personaggio dal punto di vista del gameplay come fosse quella di Aloy, adattata naturalmente ad un progetto destinato a durare nel tempo, che deve garantire, con la sua struttura, necessariamente molte più ore della sua controparte single-player, quindi non facciamo fatica ad immaginare un modello con microtransazioni, laddove il progetto si rivelasse free-to-play e standalone, che diremmo probabile se dovessimo fare delle illazioni mirate, mentre sarebbe decisamente una sorpresa vederlo come aggiornamento gratuito di Horizon Forbidden West, che implicherebbe l’accesso esclusivo ai giocatori che possiedono il gioco.
Lo stile adottato tuttavia suggerisce fortemente la volontà di apertura verso un pubblico ampio, proprio quello che magari apprezza titoli simili a Fortnite per una serie di motivazioni impossibili da ignorare nel mercato dei game as a service, al fine di avvicinare l’utenza al proprio mondo fatto di tecnologia e usanze tribali che formano un connubio unico. Ecco quindi che la soluzione gratuita, ampiamente accessibile e aggiornata nel tempo sembra davvero possibile, e chissà che non si sia pensato ad un lancio multipiattaforma che coinvolga anche il PC, naturalmente con cross-play attivo con gli utenti PlayStation. A dimostrazione di quanto detto, un artwork trapelato affine al leak confermerebbe la direzione più scanzonata e colorata della proposta multigiocatore, anche se ribadiamo che in mancanza di una conferma ufficiale il tutto potrebbe ridursi esclusivamente ad un concept preliminare.
In fatto di gameplay puro, stiamo dando per scontato che il personaggio si possa creare da zero con le caratteristiche del mondo di riferimento proprio come in un gioco di ruolo, ma se invece il progetto multiplayer offrisse una scelta di eroi con abilità peculiari? Dopotutto vediamo diversi personaggi cartoon con un design ragionato muoversi nella mappa, e potrebbe indicare la presenza di controparti giocabili predefinite con relative classi di gioco, per un sistema di progressione a istanze e con soluzione di continuità che incentiva al massimo l’organizzazione delle lobby. Le immagini del progetto segnalano anche una certa differenziazione dell’ambiente in cui potremo muoverci in terza persona, un po’ come i blockbuster del brand Horizon ci hanno abituati, un altro aspetto sul quale ci sono pochi dubbi in merito.
Il multiplayer di Horizon manca di un annuncio ufficiale e logicamente di una data d’uscita, ma sappiamo esistere senza alcun dubbio poiché il leak recente e il precedente annuncio di lavoro di Guerrilla Games formano una prova concreta delle volontà del team e di Sony, la quale, oltre a titoli in giocatore singolo di qualità, vuole puntare anche al multigiocatore grazie alle sue proprietà intellettuali più amate. Non ci resta che attendere l’ufficialità che chiarisca ogni aspetto lasciato alla speculazione, consapevoli delle potenzialità di una simile manovra. Dal nostro canto, ci sono tutti i presupposti per un titolo che potrà fare bene se pubblicato e gestito a dovere, partendo da ottime basi ludiche testimoniate dai due giochi di riferimento in commercio, ma solo il tempo potrà dirci se l’impegno preso dal team olandese si rivelerà vincente e convincente. Per il momento, in attesa di comunicazioni ufficiali, si aspetta con fiducia e trepidazione.