Park Beyond Provato: l’impossibile non esiste

Park Beyond

I generi videoludici si evolvono, si trasformano, si integrano fra loro, e le possibilità offerte dalle nuove generazioni di hardware, insieme agli avanzamenti lato software, rendono ora possibile creare videogiochi di simulazione dalla ricchezza incredibile, in cui l’unico limite sembra davvero essere la fantasia degli sviluppatori e dei giocatori stessi, alle prese con i vari editor disponibili. Tra i vari sottogeneri gestionali possibili ce n’è uno che ha sempre stuzzicato la fantasia di una buona fetta di giocatori: quello dei parchi di divertimento. Realizzare la propria Disneyland personale è il sogno di molti, e se nella realtà è qualcosa di quasi impossibile nei videogiochi c’è sempre modo di coronare i propri sogni, anche i più bizzarri. Ecco arrivare, dunque, dagli specialisti di Limbic Entertainment il nuovissimo Park Beyond, che sarà disponibile grazie a Bandai Namco dal 16 giugno per PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC. Se siete curiosi e volete provarlo in prima persona, potreste provare a registrarvi per il Closed Beta Test che inizierà il 9 maggio a quest’indirizzo: https://bnent.eu/BetaPB. Nel frattempo, però, potete leggere del nostro provato esteso, che ci ha permesso di saggiare una discreta dose di contenuti e farci una idea abbastanza precisa del gioco.

park beyondPark Beyond: l’impossibile non esiste, esistono solo sogni più grandi

Park Beyond permette di creare e gestire un parco divertimenti e plasmarlo secondo le proprie inclinazioni: in realtà, non si tratta di un unico parco ma di una serie di parchi, anzi, di tutti i parchi che la vostra fantasia può concepire.
Esistono, difatti due, modalità principali: uno Story mode – che vi porterà a costruirvi una carriera come gestore/inventore/restauratore di parchi a tema – e una modalità sandbox sostanzialmente infinita e piegata alla vostra fantasia. Il nostro provato si è articolato in entrambe le direzioni, partendo proprio dalla modalità Storia, di cui abbiamo potuto provare i primi tre scenari, che fungono anche da tutorial. Nel gioco impersoneremo un creativo a cui viene data la possibilità dall’eccentrico Phil di dimostrare quanto vale dandogli una mano nell’elaborazione, creazione e rimessa a nuovo dei parchi di divertimento su cui lavora: il primo banco di prova sarà la creazione di un improbabile ottovolante tra i tetti del circondario, nel bel mezzo della città, tra palazzi, parcheggi e campi da basket. Avrete modo, chiacchierando con Phil e la buffa ingegnere meccanica Blaze, di scoprire come piazzare le rotaie in modo assennato facendo sì che i vagoni non entrino mai in stallo e, anzi, si possa percorrere l’intera giostra senza problemi, magari con qualche adrenalinica acrobazia nel mezzo.
I controlli sono precisi e relativamente semplici, ma non necessariamente intuitivi e richiedono un minimo di presa di dimestichezza: questo vale, a conti fatti, per ogni menù e impostazione del gioco. C’è tutto, è abbastanza comodo e malleabile, ma sicuramente dovrete prenderci la mano.

E, lo diciamo subito in favore di chi non ama i giochi complessi, ci sarà molto da imparare e ricordare, nel corso del gioco, quindi se siete semplicemente alla ricerca di un gestionale in cui piazzare giostre ed elementi in modo “carino” ma senza grosse velleità tecniche, forse Park Beyond potrebbe non fare al caso vostro, dato che dovrete fare attenzione a materiali, velocità delle giostre, forza di gravità, costi di gestione e dei biglietti, gradimento medio delle attrazioni, logistica e tanto altro. Certo, è possibile disattivare molti aspetti nella modalità sandbox, ma equivarrebbe a castrare le potenzialità del gioco… siate solo consapevoli che sotto l’aspetto “pupazzoso” c’è un simulatore gestionale ricco e complesso, solo votato a sparare le aspettative e le possibilità verso l’alto. Sta a voi capire quanto in alto volete lanciare il vostro razzo.

park beyondImpossification

Il primo scenario vola via in una manciata di minuti, una volta presa confidenza coi comandi, ma mette in chiaro fin da subito che quello che abbiamo davanti è un gioco che, per quanto presenti sfide reali, vuole spingere i giocatori oltre i confini della propria fantasia: già la prima montagna russa vi permetterà, difatti, non solo di costruire una cosa del genere tra dei palazzi, all’interno di un contesto cittadino, ma anche di lanciare letteralmente con un cannone il treno di vagoni per farlo atterrare su un binario distante, una cosa folle nella realtà ma ordinaria amministrazione in Park Beyond.

Il secondo scenario applica tutto questo in un contesto allargato, quello di un parco scalcinato all’interno di un bosco un po’ spettrale: sotto l’occhio contabile attento della guardinga Izzy dovrete difatti decidere che svolta dare al tutto… vi rivolgerete alle famiglie? Ai giovani? Cercherete di acchiappare le simpatie di tutti? Quale tema funzionerà meglio? Oltre alla creazione di uno o più ottovolanti dovrete provvedere a fare andare in positivo i bilanci creando tante attrazioni diverse e collegarle in un tour funzionale e ricco di servizi strategici per accalappiare la clientela, tra cui naturalmente i ristoranti. Già qui la quantità di cose a cui prestare attenzione è letteralmente enorme, dato che potrete gestire tantissimi aspetti diversi, tutti con un’influenza sull’effettivo rendimento specifico e generale, da tenere d’occhio anche tramite gli impiegati specializzati del parco e gli indicatori di gradimento del pubblico. Attenzione anche ad equilibrare i valori tra di loro, di modo da non sprecare risorse ma canalizzarle nel miglior modo possibile. Non pensate, però, di aver visto tutto, a questo punto: il tempo scenario, nel deserto, vi renderà edotti sul concetto di “Impossibiliazione” che renderà le vostre giostre ancora più assurde e divertenti, non solo sfidando le leggi di gravità ma la realtà stessa, rendendo la fantasia parte integrante delle attrazioni.

E se gli obiettivi dello Story mode dovessero andarvi stretti, o voleste provare qualcosa di nuovo dopo aver concluso la carriera base, c’è la Modalità Libera, che vi proporrà uno scenario introduttivo e poi tutta una serie di scenari naturali di ogni tipo (rocciosi, marini, boschivi, mediterranei, orientali e così via) da terraformare a vostro piacimento e in cui, davvero, l’immaginazione sarà l’unico limite. Da questo punto di vista sarà interessante capire quanto gli utenti potranno “scambiarsi” le proprie creazioni personali, mentre già sappiamo che periodicamente saranno resi disponibili DLC (a pagamento e non) dedicati a temi specifici: tra i primi, uno a tema zombie “generico” e uno, effettivamente delizioso, a tema Pac-Man. Proprio la possibilità di inserire singole giostre o elementi tematici di ogni tipo potrebbe dar luogo a qualcosa di spettacolare, magari anche grazie a collaborazioni con altri marchi.

Parlando dell’aspetto tecnico, la grafica è coloratissima e molto, molto particolareggiata: le animazioni non sono particolarmente curate ma l’effetto generale è delizioso, da qualunque angolazione si guardi. Particolare interessante la possibilità di “provare” i rollercoster in prima persona, ma attenzione alla motion-sickness se, come probabile, avrete realizzato acrobazie assurde da far fare alle vostre giostre!

PIATTAFORME: PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC
DATA USCITA: 16 giugno
SVILUPPATORE: Limbic Entertainment
PUBLISHER: Bandai Namco

Park Beyond è una vera e propria Terra dei balocchi per gli appassionati del genere: due modalità di gioco diverse che garantiscono centinaia di ore di sfida e divertimento, una varietà di elementi notevole (e con un potenziale in divenire di dimensioni gargantuesche) e il “fattore impossibiliazione” che offre un folle boost alla creatività sono i piatti forti del menù, a cui è davvero difficile resistere se apprezzate questo tipo di gestionali. Certo, la presentazione assolutamente sopra le righe del contesto, con le giostre impossibili e i personaggi improbabili, potrebbero risultare invise a chi cerca una simulazione realistica o quantomeno verosimile, contando anche il fatto che, sotto la patina cartoonesca, non si tratta di un gestionale semplice e rilassante come potrebbe sembrare a prima vista… e questo potrebbe essere un problema per i neofiti e chi vorrebbe solo crearsi un parco in modo zen, senza troppe complicazioni… andando quindi a sottosfruttare le potenzialità del gioco. Ci riserviamo, tuttavia, lo scioglimento di questi dubbi con la recensione del prodotto completo, che non dubitiamo possa stupirci ancora di più.

Toumarello è il nickname che si porta appresso ormai da anni, ma non chiedetegli di spiegarvelo: è un tipo logorroico e blablabla. Per vivere (in ogni senso) scrive e descrive, in particolare di roba multimediale, crossmediale, transmediale... insomma, gli interessa il contenuto ma spesso resta affascinato dall'utilizzo del contenitore. Ama Tetris e le narrazioni interattive.