Raiden III x Mikado Maniax Recensione: quanto è bella la nostalgia?

Raiden III x Mikado

Con Raiden III x Mikado Maniax, sviluppato da MOSS e pubblicato da NIS America, si ritorna al mito vissuto in uno dei periodi d’oro del panorama videoludico. Era il 2000, all’epoca nessuno si sarebbe mai immaginato dove sarebbe arrivata l’industria e quali sarebbero stati gli enormi passi da gigante fatti nel corso degli anni. Parlare di Raiden III x Mikado Maniax, infatti, non è per nulla facile: è una serie storica, una delle più importanti e di successo al mondo, nonché una delle più giocate in Giappone, dove ha raggiunto degli straordinari risultati e un enorme quantità effettiva di sfumature e seguiti degni. Cosa accade, però, se si rigioca il terzo capitolo a distanza così tanto tempo? E perché farlo soprattutto ora quando ci sono scelte certamente più appetibili come The Legend Of Zelda: Tears of the Kingdom?

Nostalgia, nostalgia canaglia! A dirlo era Albano, che la cantava con decisione. A ribadirlo è ancora una volta MOSS, che torna dopo diverso tempo a proporre un’opera densa e carica di tante sfaccettature. Proporre un’opera del genere, dichiaratamente arcade, non è affatto un compito semplice: immaginate arrivare a farlo dopo così tanti anni di distanza e tante altre riproposizioni. L’occasione, tuttavia, resta in ogni caso ghiotta per la cura adottata nei pochi ma efficaci contenuti di gioco che hanno comunque mantenuto invariata l’essenza stessa del mito di Raiden III x Mikado Maniax, ancora oggi immortale.

C’è da dire, tuttavia, che qualcuno potrebbe trovarsi non propriamente a suo agio con una proposta ludica di questo tipo, anche se la qualità, unita a una cura ai dettagli e a un buon modo di proporsi su Nintendo Switch, potrebbe in ogni caso fare gola agli appassionati di sempre. Raiden III x Mikado Maniax ci ha tenuto incollati per diverse ore davanti allo schermo del nostro Nintendo Switch, proiettandoci direttamente con la nostra DeLorean immaginaria a quei tempi d’oro. In tal senso, è innegabile riuscire a contenere l’emozione di rivivere una produzione di questo tipo: diventa magico poterla testare con mano dopo così tanto tempo dall’ultima volta, interfacciandosi con una produzione che, oltre a offrire ulteriori contenuti, mantiene inalterato il suo game design e lo approfondisce letteralmente.

raiden

Prima di procedere con la recensione, c’è da fare una precisazione: anche se le modalità non sono molte, il titolo punta tutto sulla rigiocabilità. Raiden III x Mikado Maniax è ampiamente rigiocabile selezionando la difficoltà adeguato, anche se la modalità storia mantiene quella predefinita. Nel menu principale, sebbene qualche dettaglio possa risultare irrilevante, tutto è suddivisi in modo semplice, efficace e intuitivo. Nessuno può confondersi, e l’aggiunta sicuramente più interessante al pacchetto ludico è la possibilità di rivivere le boss fight, gettandosi a capofitto verso la morte. D’altronde, chi non ha voglia di difendere un’altra volta la Terra com’è già accaduto a Serious Sam o tanti altri iconici protagonisti di un canovaccio narrativo che sa sempre come affascinare? Chissà, ma procediamo con ordine.

Una classica storia: arrivano gli alieni, c’è da salvare il mondo e arrivare in tempo per l’ora di pranzo

Che mondo strano, non trovate? Non si può mai stare tranquilli nel Sistema Solare. O meglio, nei videogiochi la nostra povera Via Lattea è sempre costretta a vedersela con alieni di vario tipo che devono sbancare il lunario e trovarsi una nuova casa. A quanto pare, infatti, qui non c’è tempo neanche per accorgersi di essere finiti in un gran brutto vespaio pieno zeppo di bestialità di ogni tipo. I cattivoni che dobbiamo affrontare si chiamano Crystals e non hanno alcuna intenzione di lasciare la Terra nelle mani dell’umanità ancora per molto. Inizia, perciò, un invasione in piena regola che non ha nulla da invidiare a quelle odierne. Una navicella umana all’avanguardia, però, è l’unica cosa che divide la Terra dalla disintegrazione, ed è il canovaccio narrativo su cui si basa l’intera storia.

In Raiden III x Mikado Maniax non aspettatevi una storia densa di emozioni, perché non ce ne sono e non ne vuole assolutamente trattare. La trama è appena accennata e non molto approfondita, sorretta tuttavia da una lore che si propone in maniera plateale e precisa. C’è la scoperta, che è sempre ottima, e c’è la curiosità, che forse ha spinto l’uomo fin troppo in là, facendogli scoprire orrori degni di Alien. Avremmo preferito, in realtà, che la storia venisse trattata con maggiore cura e che ogni elemento fosse predisposto meglio. Lo ripetiamo: non è questo il suo obiettivo. Raiden III x Mikado Maniax vuole riportare al passato senza troppe cerimonie, facendo leva sul suo game design e sulla sua struttura di gioco, una scelta che troviamo assolutamente in linea con le intenzioni del team.

Raiden III x Mikado Maniax è andrenalina allo stato puro

Qualcuno di voi sarà sicuramente stato in una sala giochi e ricorderà come certi arcade venivano proposti all’epoca. Ebbene, Raiden III x Mikado Maniax segue alla perfezione questa filosofia: si muove la navicella in alto e in basso, a destra o sinistra a seconda delle necessità per poi concentrarsi sulle navicelle nemiche. Potrebbe sembrare semplice ma non lo è affatto: lo scopo della produzione, infatti, non è essere facilmente approcciabile, bensì complessa e intricata sotto ogni luce. I livelli per raggiungere la conclusione, seppure molto pochi, contengono comunque un’ottima dose di rigiocabilità e densità ludica.

Il game design, semplice ed efficace, riesce in ogni caso a dire la propria. Se Space Invaders ha avuto un impatto significativo nell’industria, è per l’appunto merito suo, e Raiden III x Mikado Maniax non fa qualcosa di molto diverso. Espande il concetto e rende comunque più semplice e rapido ogni scontro. Nell’avventura si spara, si evitano i colpi nemici e poi si ripete, e la morte torna sempre a bussare, come se non volesse mai realmente andarsene. In più di un’occasione siamo stati costretti a ripetere le stesse missioni anche più di una volta, scontrandoci con boss spietati che hanno saputo seriamente darci tanto filo da torcere.

Oltre ad avere un impatto significativo sull’evoluzione totale dei livelli, ogni ambientazione è diversa a modo suo: questi ultimi si concentrano unicamente su una tipologia di game design precisa, approcciabile per l’appunto in sfide sempre più ostiche e complesse. Anche la difficoltà più bassa, con tutte le soluzioni del caso e i punti vita al massimo, il problema non si risolve: per sopravvivere servono riflessi pronti e scattanti, o c’è il rischio di perdere la sfida ben prima di cominciare. Questo approccio al game design, anche se funzionale al titolo in questione, è eseguito alla perfezione ed è una lezione che insegna quanto la semplicità sia spesso la soluzione migliore per offrire un titolo meritevole sotto ogni sfumature. Sebbene si tratti di un titolo ovviamente di una generazione e con una filosofia differente rispetto a quella moderna, resta in ogni caso lodevole il tentativo di riproporla.

Notevole è anche ciò che accade nei livelli. A schermo ci sono tantissimi esplosioni e spesso il raggio migliore è proprio quello che si è appena raccolto, da gettare al mittente per poi concentrarsi su altri nemici. Non è certamente semplice riuscire a sopravvivere, ma se i tentativi vengono approcciati con coscienziosità e intelligenza, quanto si può creare è ottimo e meritevole sotto ogni luce. Vi è mai capitato di innamorarvi di un videogioco old-school che comunque mantiene inalterato il suo fascino? Sembra proprio che a noi sia accaduto eccome, e non lo abbiamo neppure scelto.

Una nostalgia che risplende di molte luci

Già, Raiden III x Mikado Maniax è un titolo che sa come proporsi al pubblico a distanza di così tanto tempo dall’ultima volta. Non si tratta solamente di una riproposizione di un grande classico, bensì di una versione più rifinita e dettagliata con nuovi contenuti tutti da scoprire e approfondire. Nel menu principale, infatti, è possibile visualizzare gli artwork delle navicelle e i propri punteggi. Purtroppo non abbiamo avuto l’occasione di testare il gioco con un altro amico: immaginiamo che in due, però, l’esperienza riserva grandissime e piacevoli sorprese.

Sul lato tecnico non abbiamo nulla da eccepire, tant’è che la produzione – oltre a essere sfaccettata – esegue alla perfezione il suo scopo. Forse avremmo gradito avere l’opera su schermo intero, così da consentirci di combattere i nemici direttamente. Poco male, perché il resto invece funziona anche dopo tutti questi anni. Se amate la vecchia scuola e non potete fare a meno di videogiochi che vi facciano saltare dalla sedia, Raiden III x Mikado Maniax è l’occasione giusta per voi.

Piattaforme:  PS4, PS5, PC, Switch, Xbox One e Xbox Series X|S

Sviluppatore:  MOSS

Publisher: NIS America

In definitiva, Raiden III x Mikado Maniax è l’occasione giusta per rivivere a pieni mani un titolo incredibile e migliorato sotto ogni punto di vista. Dimenticatevi di affrontarlo con semplicità o di trovare una via di scampo da questa ordalia della follia. Ottimamente rappresentato e proponendo per l’appunto un game design interessante, l’opera arriva al suo obiettivo, facendosi positivamente riscoprire da una nutrita cerchia di appassionati e dai più curiosi. 

VOTO 7.8