Crash Team Rumble Recensione: raccogliere più mele dei nemici diverte

Crash Team Rumble

Ci siamo presi qualche momento in più per testare Crash Team Rumble. Dopo la buona esperienza avuta con il provato della beta ad aprile, sapevamo grossomodo a cosa andavamo incontro, ma testare un gioco totalmente online non può essere una cosa da pochissimi giorni. In realtà non lo è nemmeno da settimane. Il modo in cui si evolvono nel loro ciclo vitale da bozzolo a farfalla può volere una gestazione ben più lunga. Anche solo testando per questi 4 giorni dall’uscita del 20, diverse cose si sono smosse, a partire dai giocatori stessi che prendono più confidenza con il gioco e che quindi nel gioco si comportano in modo diverso. Ma andiamo con calma, e capiamo quindi come, la rinascita videoludica di Crash ha portato in questi ultimi anni il remake dei primi tre giochi di Naughty Dog, passando per il nuovo Crash Team Racing, fino a It’s About Team, arrivando a questo spin-off;  che non è il forse più richiesto Crash Bash modernizzato, ma un titolo che strizza l’occhio ad un modello più recente, non strettamente attualissimo, ma dove Toys For Bob ha colto alcuni punti fondamentali che hanno contraddistinto la serie con il simpatico marsupiale nel corso di questi (quasi) trent’anni. Abbiamo avuto modo di testarlo con la Deluxe Edition su Xbox Series X/S, avvantaggiati con qualche livello del pass e qualche skin extra.

Crash Team Rumble

Crash Team Rumble: si combatte per l’ultima mela

E, riprendendo la parola Xbox, partiamo dal fatto che, come fu anche per Crash Team Racing, il gioco è uscito solo per console (in questo caso Sony e Microsoft), e che quindi l’idea di Activision e Toys for Bob continua ad essere quella di focalizzarsi su queste piattaforme, “sacrificando” l’utenza PC. Questa scelta è andata ad aumentare un alone di negatività che il gioco si porta dietro più o meno dall’annuncio. Ma di questo ne parliamo più avanti, anche perché di cose positive CTRumble ne ha, e ne sono di più di quelle negative. Detto questo, piccola premessa e poi partiamo con la “vera” recensione. Ho testato il gioco sempre giocando in solitaria (con quindi ovvia limitazione agli “schemi” di squadra).

Cos’è dunque Crash Team Rumble? Lo si potrebbe definire un’arena platform, dove squadre 4v4 si scontrano in livelli tratti dalla saga del marsupiale, con i personaggi che nel corso degli anni sono stati alleati o nemici del già citato Bandicoot. Scopo dei giocatori è quello di raccogliere più mele possibili sparse nella mappa (presenti anche nelle classiche casse tipiche della serie), depositarle in una apposita base, qui chiamata banca, ed essere i primi a raggiungere 2000 punti-mela per vincere la partita. Idea di base semplice, ma con in mezzo una serie di meccanismi che rendono il gioco profondo a livello sia tattico che di skill, mettendo la meccanica del platform, di cui Crash è esempio positivo, al centro in modo funzionale e originale. Le varie mappe, diverse per dimensione, pericolo e verticalità, riflettono bene gli stage di un gioco a piattaforme, tra ostacoli e precipizi, e soprattutto con una delle caratteristiche che contraddistinguono il titolo, ovvero le gemme. Abbiamo detto che il focus principale è quello di fare punti con le mele, ma c’è un modo per aumentare lo score in modo considerevole grazie, appunto, alle gemme. Nella mappa ci sono infatti tre (o due a seconda della mappa) posizioni in cui sono presenti delle colonne con sopra una gemma bianca. Sono sostanzialmente delle zone da catturare, e per catturarle bisogna saltarci sopra per farle diventare del colore della propria squadra (che è sempre blu per la propria e rosso per gli avversari). Ovviamente entrambe le squadre vogliono prendere il controllo di queste postazioni, ed è facile che già ad inizio partita  si vengano a creare delle battaglie violente in queste zone, tra panciate, codate, mostri che compaiono e gente che accidentalmente cade fuori dalla mappa. Una volta che una squadra riesce ad avere la meglio, per un certo periodo di tempo avrà un bonus percentuale sulle mele depositate, a seconda di quante zone si controllano. Riuscire a sfruttare bene le percentuali bonus con il deposito delle mele può risultare decisivo: meglio a volte aspettare di stare in controllo almeno di una zona, piuttosto che esser presi dalla foga di fare punti subito. Per questo prima parlavamo proprio di “schemi”, che indubbiamente funzionano al meglio quando si gioca con amici.

Crash Team Rumble3 ruoli ben distinti, ognuno con il proprio compito

Rispetto alla beta, il numero di mappe e personaggi è aumentato: si è passati dai 3 ai 9 livelli, e dai 5 agli 8 eroi. Per il lancio, e pensando anche solo ai futuri aggiornamenti, è un buon punto di partenza. Meglio non iniziare con troppe cose e rendere il tutto fin troppo caotico. Vi ci vorrà del tempo anche solo per capire i vari segreti di ogni mappa, così come quelli degli eroi. Il mio personale consiglio è poi quello di testare prima le mappe e ogni nuovo personaggio (e potere) contro i bot, anziché andare subito a testa bassa nel matchmaking competitivi. A tal proposito, al momento manca un’idea di ranking (classiche categorie dal bronzo all’oro e poi fino al master, per intenderci), e a lungo andare potrebbe pesare il fatto che non ci sia un modo per scalare classifiche. Ma se gli sviluppatori supporteranno costantemente il gioco con innesti costanti, (da modalità, a eroi e via dicendo) il gioco potrebbe anche avere vita lunga, andando contro ad una certa fetta della fanbase che ha storto diversi nasi nel vedere Crash in questa nuova veste, e che già aveva preparato i fiori sulla tomba ancor prima dell’uscita del gioco. Ecco, speranza personale, è quella che i giocatori che sono entrati in modo positivo nell’atmosfera di Rumble, possano scacciare questo alone di negatività posto sulla testa del nuovo nato da Toys for Bob, supportando il gioco nel tempo. Poi, altra piccola parentesi, sul business model del gioco. Si potrebbe discutere sul perché un titolo del genere, vista la sua natura che tende da quella parte, sia uscito a pagamento e non free-to-play, garantendosi un maggiore flusso di giocatori. Non siamo ovviamente noi a fare i piani, e quelli che sono ai piani alti di Activision hanno sicuramente avuto i loro motivi. Anche perché comunque Crash Team Rumble sta di base ad un prezzo accettabile, rispetto ad una media che tende quasi al doppio. Ecco, forse a volte l’esserci abituati al modello free-to-play ci ha forse ancorati ad un idea non troppo scontata che ci sono cose che “devono essere free-to-play”, quando magari alla fine può non essere così.

Ma torniamo a parlare di Crash Team Rumble e non di quello che, da social, gli aleggia attorno. Dicevamo del dover depositare mele. Per farlo, ogni giocatore dovrà scegliere uno degli eroi tra gli otto di partenza, divisi in tre ruoli ben distinti, ognuno con il proprio compito: ci sono i marcatori (Crash, Tawna e il nuovo Catbat), i potenziatori (Coco e il Dr.Cortex) e i difensori (Dingodile e le aggiunte N.Brio e N.Trophy). Ognuno di loro differisce per statistiche (salute, wumpa, combattimento, mobilità e difficoltà) a cui si aggiungono le abilità proprie e un potere a scelta (non vincolato dal personaggio). I marcatori possono trasportare più mele, e aumentano l’indicatore per sbloccare il potere proprio raccogliendo e depositando wumpa. I potenziatori hanno il compito di raccogliere reliquie (altro elemento noto ai fan), che permettono di sbloccare alcune armi presenti all’interno delle mappe. Aumentano l’indicatore per sbloccare il potere saltando sopra le gemme. Infine i difensori sono coloro destinati soprattutto a colpire gli avversari (facendo perdere mele). Ed è proprio menando che aumentano l’indicatore per sbloccare il potere. Aver aumentato i personaggi e i poteri (novità con la Pioggia Spazzatua, le Casse Rimbalzine e il Prosciugaforza) ha ovviamente creato più combinazioni disponibili rispetto alla beta, ma posso dire con quasi assoluta certezza che Dingodile rimane sempre il personaggio più odiato (quando ci gioco sento proprio una profonda acredine da parte degli avversari). Di fondo, gli eroi sembrano essere bilanciati bene, ma ci sono il Dingo e Coco in particolare che sembrano avere ancora un qualcosa in più. Il primo per la vita e la potenza devastante, la seconda per l’incredibile mobilità nella mappa. Avere un buon Dingo a battagliare nella base avversaria vuol dire avere un plus in più, che ad esempio non sembrano riuscire a dare gli alti difensori. N.Tophy con un abilità forse più prevedibile, Brio con la trasformazione, che forse è la mossa più devastante, ma anche la più lenta e vulnerabile nella preparazione. Ottima l’aggiunta di Catbat tra i marcatori, che sfrutta bene la verticalità della mappe.

Nuove mappe, nuovi modi di colpire

E qui entra in gioco anche la componente tattica del titolo di Toys for Bob. Andare a testa bassa senza sfruttare il team e la mappa stessa, non porta lontano. Se da una parte sarà dunque importante riuscire a coordinarsi con la squadra, soprattutto nelle situazioni ostiche (anche tramite il semplice sistema di ping che avverte i compagni), dall’altra bisognerà saper sfruttare i diversi potenziamenti che si possono trovare nella mappa. E a proposito di mappe, dalla beta ne sono state aggiunte ben 6, ognuna delle quali porta le sue caratteristiche specifiche. Aperto Crash Team Rumble la prima volta ho sentito il bisogno di studiare in allenamento con i bot i vari punti delle mappe, dove si trovano le gemme e le pedane con i potenziamenti sbloccabili con le reliquie. Per quanto riguarda proprio i potenziamenti sulla mappa, alcuni costeranno poco, ma potranno comunque risultare molto utili, mentre ci sarà quello centrale, che si sblocca dopo qualche minuto dall’inizio della partita, che richiede molte reliquie, ma potrà avere un impatto devastante sulla partita. Tra i nuovi, il bonsai gigante con scorte di wumpa per fare punti più velocemente ai Giardini della Serenità, o i Droni TNT che cascano ed esplodono nel Paesaggio Urbano (a cui va momentaneamente il mio voto per mappa migliore), passando per gli Aku Aku che fanno da scudo e velocizzano in modo folle nella Valle di Catrame. Alcuni di questi rimangono con un impatto veramente significativo (come gli Uka Uka della Torre Tiki), altri risultano un po’ meno fastidiosi (come La Tempesta di Sabbia nella Raffineria Rugginosa). Compito di un buon potenziatore (ma anche degli alti giocatori in verità) è quello di riuscire a capire quando e come utilizzare queste reliquie. Siccome alcuni potenziamenti sono “in gara” tra le due squadre, e viene vinto da chi arriva primo alla cifra richiesta, c’è infatti il rischio che molte reliquie vadano sprecate. Altra cosa da tenere bene a mente: se si muore si perdono sia mele che relique!

Crash Team RumbleIl pass si espande

I personaggi dell’universo di Crash, tra buoni e cattivi, sono tanti. Anche ora che il gioco è uscito, si può pensare che questo sia solo un inizio, con Ripper Roo e N. Gin pronti ad arrivare nel corso della prima stagione. Ogni ruolo sostanzialmente gioca ad un gioco diverso: facendo il difensore potreste non raccogliere neanche una mela per tutta la partita, mentre fare il marcatore vi potrebbe portare a non avere scontri superflui per il rischio di non perdere Wumpa per strada. E ogni personaggio nello specifico funziona bene con mosse uniche e differenti. Coco e Cortex sono, ad esempio, due potenziatori molto diversi tra loro. La prima ha una mobilità maggiore grazie al salto quantico che permette anche di allontanare i nemici che la seguono, mentre il dottore è più fastidioso con gli attacchi dalla distanza della sua pistola (e con la caduta di pianoforti!). Un Catbat con il suo salto quadruplo e l’hamburger curativo non farà le stesse cose di una Tawna con il rampino o il suo poderoso gancio. Così come N. Trophy risulta essere più mobile di Dingodile ed avere un approccio diverso, magari estendendosi maggiormente lungo la mappa. Troverete sicuramente un personaggio che si adatti maggiormente al vostro stile di gioco.

Infine, parentesi legata al battlepass. Rispetto alla beta si è ampliato, passando da 40 a 100 livelli (con skin leggendaria di N. Trophy Giullare del Tempo proprio al 100). Al momento è uno dei motori che spinge il giocatore ad andare avanti, per ottenere sempre più cappelli, canzoni, ombre, banner con gattini e non solo per personalizzare il vostro eroe, o il proprio profilo utente (avete tempo fino all’11 settembre per completarlo tutto). Il tutto funziona e alcune ricompense sono molto carine (qualcuno ha detto Grande Berta di Dingodile?), anche se, sicuramente dovrete spendere un po’ di tempo per arrivare alla fine. A questi punti esperienza da pass si vanno poi ad aggiungere quelli dei personaggi specifici, (passati dai 6 della beta, ai 15 attuali) con altri elementi per andare ad abbellire un determinato personaggio, che otterrete proprio, neanche a dirlo, giocando con quel personaggio.

Piattaforme: PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X/S

Sviluppatore:  Toys for Bob

Publisher: Activision

Dopo le buone impressioni della beta, Crash Team Rumble continua a farmi divertire, con quella sana ira da gioco multiplayer che significa che qualcosa funziona. Sono stati introdotti nuovi personaggi e nuove mappe, che vanno ad ampliare notevolmente le tattiche e l’apprendimento generale del gioco. Si spera in un supporto continuo da parte di Activisio e Toys for Bob, con ancora altri personaggi, mappe e modalità (magari una ranked invogliante) sperando che il gioco riesca ad allargare il bacino d’utenza, magari inglobando anche chi preferiva un remake di Crash Bash. A differenza della varietà di mini-giochi offerti da quest’ultimo infatti, alla lunga CTRumble potrebbe diventare un po’ troppo monotono e dunque, staremo a vedere se i giocatori riusciranno a non stancarsi troppo presto di raccogliere “mele” e nulla più!

VOTO 7.6