Valve chiarisce che non vuole scoraggiare i giochi con contenuti generati dall’intelligenza artificiale

Valve Steam

Valve ha chiarito la sua posizione sui giochi con contenuti creati dall’intelligenza artificiale, in seguito al recente ban di un titolo con artwork generate dall’IA.

La scorsa settimana lo sviluppatore Simon Carless aveva detto che il suo gioco, che presentava asset generate dall’IA presumibilmente come modelli iniziali, è stato respinto da Valve dopo che quest’ultima ha chiesto di dimostrare la proprietà di tutti i diritti necessari utilizzati nel data set che ha addestrato l’IA a crearli.

Un numero crescente di sviluppatori utilizza l’IA per creare i propri giochi, ma la rapida diffusione di strumenti di IA generativa addestrate su opere d’arte create dall’uomo e scaricate dal web ha sollevato problemi di copyright che prima non esistevano.

In risposta alla questione della scorsa settimana, Valve ha rilasciato una dichiarazione a VGC in cui afferma che il suo “obiettivo non è scoraggiare l’uso di [giochi costruiti con l’IA] su Steam” e che qualsiasi azione intrapresa era “un riflesso delle attuali leggi e politiche sul copyright, non un’aggiunta di opinioni”.

Continuando con:

Stiamo continuando a conoscere l’IA, i modi in cui può essere utilizzata nello sviluppo dei giochi e come tenerne conto nel nostro processo di revisione dei giochi presentati per la distribuzione su Steam. La nostra priorità, come sempre, è cercare di distribuire il maggior numero possibile di titoli che riceviamo“.

L’introduzione dell’IA può talvolta rendere più difficile dimostrare che uno sviluppatore ha diritti sufficienti nell’utilizzo dell’IA per creare risorse, tra cui immagini, testo e musica”.

Il portavoce ha rilevato “l’incertezza legale relativa ai dati utilizzati per addestrare i modelli di IA” e ha detto che è responsabilità degli sviluppatori “avere i diritti appropriati per spedire il loro gioco”.

“Sappiamo che si tratta di una tecnologia in costante evoluzione e il nostro obiettivo non è quello di scoraggiarne l’uso su Steam; al contrario, stiamo cercando di capire come integrarla nelle nostre politiche di revisione già esistenti. In parole povere, il nostro processo di revisione è un riflesso delle leggi e delle politiche sul copyright vigenti, non un’aggiunta di opinioni. Con l’evolversi di queste leggi e politiche nel tempo, anche il nostro processo si evolverà.

“Accogliamo con favore e incoraggiamo l’innovazione e la tecnologia AI è destinata a creare nuove ed entusiasmanti esperienze di gioco. Sebbene gli sviluppatori possano utilizzare queste tecnologie AI nel loro lavoro con licenze commerciali appropriate, non possono violare i diritti d’autore esistenti”.

Mentre la creazione di IA rimane una zona grigia in gran parte del mondo, con governi, artisti e aziende che decidono come muoversi al meglio, il Giappone ha recentemente dichiarato che l’utilizzo di set di dati per l’addestramento di modelli di IA non viola la legge sul copyright.

Come riportato da Decrypt, la decisione significa che gli addestratori di modelli possono utilizzare dati disponibili al pubblico senza dover ottenere l’autorizzazione dai proprietari dei dati.

Sempre riguardo l’intelligenza arificiale, recentemente Bobby Kotick di Activision Blizzard ha detto che avrà un profondo impatto sui giochi.

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