Nintendo World Championships NES Edition

Nintendo World Championships NES Edition Recensione: retro campioni del mondo

All’inizio degli anni ’90, Nintendo era saldamente al centro della scena videoludica: il NES, arrivato dal Giappone quattro anni prima, aveva conquistato il mondo occidentale, Mario e Link stavano scalzando Mickey Mouse dal trono nell’immaginario americano, e milioni di bambini delle elementari si innamoravano di una linea di console domestiche che annientava completamente i prodotti offerti da Mattel e Atari. L’unica domanda rimasta era: quale sarebbe stato il prossimo passo dell’azienda nipponica? O, in altre parole, come avrebbe potuto consolidare ulteriormente il suo successo? La risposta fu uno dei primi tornei ufficiali di videogiochi competitivi, ideato ben prima che l’industria degli eSport diventasse un fenomeno culturale globale, il cosiddetto Nintendo World Championships. Nel 1990, la casa madre di Super Mario organizzò un tour in 29 città americane per individuare i giocatori più talentuosi del Paese. La sfida era semplice: i partecipanti dovevano raccogliere 50 monete nel primo Super Mario Bros., completare una gara in Rad Racer e totalizzare il maggior numero di punti possibile a Tetris entro un limite di tempo prestabilito.

Superando questa prova, i giocatori potevano guadagnarsi un invito alle finali mondiali presso gli Universal Studios di Hollywood. Le categorie erano suddivise per fasce d’età (fino a 11 anni, da 12 a 17 anni e oltre i 18 anni) e i 90 finalisti vennero premiati per i loro risultati con un oggetto unico da parte di Nintendo: una cartuccia grigia con il logo dei campionati mondiali, la stessa utilizzata durante il torneo. Similmente agli eventi della competizione, ciascuno dei tre giochi inclusi nella cartuccia aveva un limite di tempo molto rigido, rendendola poco pratica per l’uso domestico. Tuttavia, rimaneva senza dubbio un oggetto da collezione speciale. Coloro che ricevettero le cartucce della Nintendo World Championships non avrebbero mai potuto immaginare il significato storico che avevano tra le mani. A causa della loro natura intrinsecamente limitata, i supporti divennero l’artefatto più raro dei primi archivi Nintendo, talmente rare da essere spesso soprannominate il “Sacro Graal” tra i collezionisti di videogiochi, con un valore che continua a raddoppiare di anno in anno. Nel 1989, il film Il Piccolo Grande Mago dei Videogames, noto in patria come The Wizard, pubblicizzò la competizione e i prodotti Nintendo in maniera tale che tutti i bambini e gli adolescenti dell’epoca cercarono di prendervi parte in ogni modo. La sfida collettiva è stata quindi riproposta occasionalmente dalla Grande N, ma limitandosi sempre al territorio statunitense, e così questa incarnazione digitale dei suoi leggendari Campionati Mondiali, di cui avevamo già avuto un assaggio qualche settimana fa, è una fantastica occasione per tutti di mettere alla prova le proprie abilità su un palcoscenico internazionale e reclamare la corona di vincitore assoluto… almeno fino al prossimo torneo.

Nintendo World Championships NES Edition

Nintendo World Championships NES Edition: una celebrazione epocale

Sebbene ormai non possa più aspirare al titolo di Campione Mondiale Nintendo, Nintendo World Championships NES Edition mi ha fornito effettivamente l’opportunità di vivere la migliore alternativa possibile grazie alla sua raccolta di sfide a tempo tratte da 13 giochi NES. I classici sono tutti presenti: Mario, Zelda, Metroid e Donkey Kong, con ben quattro titoli dedicati all’idraulico baffuto (cinque se si considera Donkey Kong, ma preferisco non azzardare), benché siano assenti i titoli che componevano il fulcro del campionato originale, ossia Rad Racer di Square Soft e Tetris, presumo per questioni di licenza. La modalità Sfide Lampo è il cuore della competizione, dove ogni gruppo di sfide è raccolto in modo ordinato e logico per ciascun titolo. Onde accedere alla stragrande maggioranza delle sfide, è necessario guadagnare monete completando le stesse e stabilendo nuovi record. Sono presenti quattro livelli di difficoltà: Normale, Difficile, Esperto e Leggenda, con queste ultime significativamente più impegnative rispetto alle precedenti. Alcune delle sfide iniziali sono semplici, come raggiungere il primo fungo in Super Mario Bros. o saltare sulla seconda piattaforma di Ice Climber. Qualora lo ritenessimo necessario, siamo liberi di esplorare in lungo e in largo i livelli per capire la disposizione degli elementi da raccogliere per completare quanto ci viene richiesto, dopodiché tutto diventa più facile. Un’altra prova consiste nell’eliminare il più velocemente possibile gli Octorok in The Legend of Zelda, e la schermata iniziale suggerisce addirittura l’ordine migliore per affrontarli, poiché appaiono in momenti diversi.

Altre sfide sono altrettanto “semplici”, come completare un livello di Donkey Kong, in particolare quello finale dove bisogna rimuovere i bulloni dalle travi. Potrei continuare a elencare tutte quelle disponibili, ad esempio scoppiare il primo palloncino in Balloon Fight, ma vi risparmierò la lista completa delle oltre 150 che gli sviluppatori hanno inserito. Vi basti sapere che troverete una buona varietà, anche se tutte basate esclusivamente sui giochi originali senza revisioni di sorta, come invece accadeva nei vecchi NES/Famicom Remix. Una volta raggiunte le sfide Leggenda, troverete anche dei suggerimenti più articolati che prendono la forma dei vecchi manuali di consigli inclusi nelle riviste del settore, in particolar modo all’interno di Nintendo Power: questi illustrano con precisione tutti i passaggi ideali per completare il livello di turno, delineando financo il tragitto da compiere con il proprio alter ego. In ogni caso, quantunque tali informazioni possano tornare effettivamente utili, è necessario mettere in pratica le proprie abilità e impegnarsi a replicare i consigli riportati. E chissà che, così facendo, non si finisca per scoprire qualche approccio diverso ancora più conveniente in termini di tempistiche…

Sfide epiche e momenti indimenticabili

La modalità online Tornei Mondiali non era attiva, quindi non posso fornire molte informazioni in merito, ma sarà composta fondamentalmente da numerose sfide a tempo e dalla possibilità di sfidare giocatori di tutto il mondo. Le prove proposte cambieranno ogni settimana e la classifica globale verrà costantemente aggiornata, dunque lo scopo è raggiungere i gradini più alti del podio e vedere dove riusciremo a posizionarci in confronto al resto del mondo. Se non altro, una parte di questa immane battaglia intercontinentale l’ho potuta sperimentare con le partite multigiocatore in locale dove, ciascuno con il proprio joypad, abbiamo potuto affrontare una sfida singola o un pacchetto di prove tematiche, sempre divise per difficoltà e basate su velocità, raccolta di oggetti o tempi di completamento. Non appena i server saranno disponibili, è chiaro che i Tornei rappresenteranno l’attrattiva principale dell’intero titolo. I Tornei Sopravvivenza ci mettono contro un gruppo di sette avversari CPU/fantasma con l’obiettivo di finire tra i primi quattro. Sono disponibili due divisioni: Argento e Oro. La divisione Argento è sicuramente più accessibile, mentre nella divisione Oro si rischia facilmente di essere eliminati alla prima sfida se si commette il minimo errore. Ho notato una certa testardaggine da parte mia in questa modalità, soprattutto quando sapevo di aver completato alcune sfide pochi minuti prima nella stessa divisione. Mi sono sentito compiacente, lento e frustrato, e perdere la concentrazione è stato un attimo, dunque prestate sempre molta attenzione anche quando vi sembra di essere il fanalino di coda perché spesso è possibile ribaltare completamente anche le congiunture più avverse.

Come accennato poc’anzi, la sezione multigiocatore permette di giocare con altri amici e scoprire chi è il vero campione dell’epoca d’oro del NES. Ci sono due alternative disponibili: giocare un pacchetto di sfide o selezionarle individualmente. Ho avuto modo di giocare diverse sfide, e il divertimento è stato proporzionale al numero di persone presenti di fronte alle quali potevi fare clamorose figuracce. Ancora oggi, un errore di valutazione in Ice Climber che ha rovinato il mio record perfetto e mi ha lasciato impietrito ad osservare il povero scalatore precipitare all’infinito continua a tormentare i miei sogni, ma sono certo che un giorno riuscirò a rifarmi con gli interessi. Siamo comunque sempre in grado di interrompere una sfida e arrenderci per non lasciare che lo sconforto abbia la meglio, ma in questo caso dovremo ovviamente attendere che tutti gli altri facciano lo stesso oppure portino a compimento la sfida prima di riprendere a gareggiare. Alcune gare sono rapide, ma altre possono durare diversi minuti, dunque perché farsi umiliare per tutto quel tempo quando si può semplicemente issare bandiera bianca? Non che mi sia capitato spesso (più volte di quanto mi piacerebbe ammettere, in realtà), ma in certe occasioni è stata una via di fuga decisamente opportuna. Inoltre, poiché questa modalità è basata sui punti, non si viene eliminati come nella modalità Sopravvivenza, perciò la speranza di rimontare resta sempre accesa (se non ci si arrende in tutte le sfide).

Nintendo World Championships NES Edition

Il (mini)gioco vale la candela?

Ulteriore incentivo per tutti i collezionisti sono gli avatar acquistabili con le monete e le spillette che si guadagnano completando le varie prove, perciò chiunque abbia la passione per gli oggetti sbloccabili potrebbe trovare in questo stratagemma visivo una spinta in più per migliorarsi. All’avvio del gioco, è possibile personalizzare il profilo con elementi di base come una delle suddette icone e un messaggio personale come “Ho perso i dati di salvataggio”, “Disegnavo le mappe dei livelli”, oppure “Mai avuto un NES”, oltre a poter condividere il proprio gioco NES preferito con il mondo. È stato incluso un elenco di quasi tutti i giochi pubblicati ufficialmente per Nintendo Entertainment System, anche titoli che non avrei immaginato sarebbero stati menzionati a causa di problemi di licenza, come Spy vs. Spy e Superman. Non ci sono copertine, ma è un piccolo dettaglio che ha fatto sobbalzare il mio cuore di fanciullo. Indipendentemente dalla propria competitività, c’è qualcosa di soddisfacente nel cercare di migliorare il proprio punteggio e mettere alla prova i riflessi con il pad insieme agli amici. Anche se Nintendo World Championships NES Edition supporta fino a otto giocatori in multiplayer locale, giocare in locale rimane un’opzione esilarante grazie alla vicinanza degli altri, e tutti ci siamo stupiti a congratularci a vicenda per i tempi veloci oppure urlando quando finivamo una missione con tempi simili.

Nonostante il tema delle mini sfide concentrate sia stato già affrontato in altre occasioni, come nei già citati NES Remix o nei differenti WarioWare, sono rimasto sorpreso dalla varietà offerta. Ci sono tre diverse modalità di gioco attraverso cui sperimentare le 150 sfide disponibili, ognuna delle quali offre una prospettiva unica per mantenere alto il grado di agonismo. Gli obiettivi di ciascuna modalità di gioco sono sicuramente simili, ma un party game che sia altrettanto divertente da giocare da solo è un’autentica rarità. Sono rimasto ugualmente coinvolto dalla competizione sia nella modalità single-player per battere i record personali che quando ho gareggiato contro avversari in carne ed ossa. C’è la possibilità che questo approccio incentrato sul tempo possa diventare noioso per chi non ama ripetere le sfide, e sicuramente il senso di rivalità competitiva potrebbe non durare a lungo. Per mia fortuna, non ho mai provato una sensazione di ripetitività, ma non escludo che per altri non possa essere così. Non mi consideravo il tipo di giocatore interessato alla velocità con cui prendere la prima spada in The Legend of Zelda ma, con un timer che ticchetta nell’angolo, il desiderio di limare quanti più millisecondi possibili e ottenere un tempo di grado S ha avuto il sopravvento e mi ha spinto a macinare ore di tentativi. Anche se il gioco in sé lo conoscevo a memoria.

Piattaforme: Nintendo Switch

Sviluppatore: indieszero

Publisher: Nintendo

Data di uscita: 18 luglio 2024

Che siate stati proprietari di un NES durante l’infanzia, lo abbiate recuperato in seguito o non vi siate mai avvicinati ai gloriosi anni delle console a 8-bit, dopo svariate ore trascorse a familiarizzare e riprendere la mano con l’accattivante (e relativa) semplicità delle primissime produzioni Nintendo, sono riuscito a inquadrare questo Nintendo World Championships NES Edition quale eccellente punto fermo delle serate di gioco in gruppo su Switch. Si tratta di un’esperienza notevolmente diversa rispetto a Mario Kart, Mario Party e WarioWare, ma il senso di competizione che porta sul tavolo e le fantastiche prospettive di gioco online lo rendono una facile scelta per tutti coloro che amano mettersi alla prova e giocare in compagnia. Peccato soltanto per l’assenza dei giochi veri e propri da cui sono tratte le sfide, tutti disponibili sull’emulatore incluso nell’abbonamento Nintendo Online, necessario peraltro se vogliamo accedere alla porzione online del titolo. La speranza naturalmente è che Nintendo prenda in considerazione lo sviluppo di un simile concetto in una tradizione annuale, con edizioni SNES e N64 in futuro. Per il momento, ciò che ci è stato proposto è un party game essenziale e ben costruito, la cui autentica efficacia fa leva sulla nostalgia e sulle meccaniche durevoli di alcuni dei titoli migliori che la casa di Kyoto abbia mai confezionato.

Gioca da quando ha messo per la prima volta gli occhi sul suo Commodore 64 e da allora fa poco altro, nonostante porti avanti un lavoro di facciata per procurarsi il cibo. Per lui i giochi si dividono in due grandi categorie: belli e brutti. Prima che iniziasse a sfogliare le riviste del settore erano tutti belli, in realtà, poi gli è stato insegnato che non poteva divertirsi anche con certe ciofeche invereconde. A quel punto, ha smesso di leggere.