Amerzone – The Explorer’s Legacy provato gamescom 2024: sulle ali dell’avventura

Tra le molte proposte provate alla gamescom di quest’anno, Amerzone – The Explorer’s Legacy ha attirato la nostra attenzione per aver saputo approcciarsi a un classico con cipiglio nostalgico e al contempo innovativo, in un genere che solitamente non prevede molte variazioni, come quello delle avventure punta e clicca. Questo titolo, sviluppato con un occhio di riguardo verso l’atmosfera e la narrazione, vuole regalare un’esperienza indimenticabile agli appassionati.

Amerzone – The Explorer’s Legacy: una terra misteriosa

Amerzone – The Explorer’s Legacy è, dunque, il remake di un gioco punta e clicca vecchia scuola, che riprende l’avventura originale con una nuova veste e funzionalità aggiornate. Il giocatore veste i panni di un giornalista, il cui obiettivo è scoprire i segreti di un misterioso uovo di uccello bianco e riportarlo nella leggendaria terra di Amerzone. Il viaggio sarà lungo e periglioso, ma la leggenda dei mitici “Grandi Uccelli Bianchi” è troppo ricca per non venire rapiti dal suo incanto. Come narra il mito, essi sono strettamente legati al destino del solo paese in cui vivono: una terra ridotta allo stremo da anni di sanguinaria dittatura e che ospita una flora e una fauna tanto strane, quanto pericolose…

Amerzone – The Explorer’s Legacy susciterà la vostra curiosità e il vostro spirito di osservazione, portandovi a esplorare un universo affascinante e dalla storia dolorosa, ma intriso di luoghi magici. Bisognerà risolvere enigmi e trovare gli indizi che permetteranno di andare avanti, lasciandosi trasportare dal vento dell’avventura, dalla bellezza dei paesaggi e dalla profondità della storia. Durante il viaggio saremo chiamati a carpire i segreti dell’“hydraflot”, una fantastica invenzione in grado tanto di navigare, quanto di volare, che sarà l’unico alleato su cui potere contare per sormontare i pericoli che si ergeranno tra noi e il cuore dell’Amerzone…

Rivivere un classico

La nostra avventura inizia ai piedi di un faro, dove si svolgerà tutta la demo presentata a Colonia e che rappresenta l’inizio del viaggio. Questo luogo è caratterizzato da un’atmosfera cupa e misteriosa, con una grafica che enfatizza il realismo e la profondità dell’ambiente. Il faro, situato su di una scogliera isolata, è pieno di elementi da scoprire quali mappe, libri e strumenti nautici, che suggeriscono la presenza di una storia ricca e complessa legata alle leggende locali.

Il gioco richiede così un’attenta esplorazione di ogni ambiente, perché ogni dettaglio può contenere indizi essenziali per la risoluzione dei misteri legati all’Amerzone. Il gameplay è basato su enigmi integrati nell’ambiente, come la decifrazione di codici e l’attivazione di meccanismi, che sbloccano nuovi elementi della storia. Gli enigmi non sono semplicemente sfide isolate, ma parti integranti della narrazione e risolverli consente al giocatore di avanzare nella trama, scoprendo nuove informazioni.

Trama che è fondamentalmente fedele all’originale, ma è stata ampliata in vari modi e arricchita da un design moderno che offre una profondità narrativa maggiore. Se, da una parte, il remake rende omaggio al gioco originale, dall’altra consente di offrire un’esperienza completamente nuova. L’eredità di Benoît Sokal, sempre in bilico tra realismo e poesia, consapevolezza delle verità del mondo e meraviglia, è così al tempo stesso rispettata e esaltata.

Piattaforme: PC, PlayStation 5, Xbox Series X|S

Sviluppatore: Microids Studio Paris

Publisher: Microids

Data di uscita: novembre 2024

Amerzone – The Explorer’s Legacy, insomma, si presenta non solo come un remake, ma come un’esperienza migliorata che mantiene viva l’essenza del gioco originale. Con una grafica moderna e nuovi elementi di gameplay, il gioco è destinato a catturare sia i vecchi fan sia i nuovi giocatori.

Toumarello è il nickname che si porta appresso ormai da anni, ma non chiedetegli di spiegarvelo: è un tipo logorroico e blablabla. Per vivere (in ogni senso) scrive e descrive, in particolare di roba multimediale, crossmediale, transmediale... insomma, gli interessa il contenuto ma spesso resta affascinato dall'utilizzo del contenitore. Ama Tetris e le narrazioni interattive.