JoJo’s Bizarre Adventure: Eyes of Heaven – Anteprima

Bizzarre invero le avventure affrontate dai membri della famiglia Joestar lungo le numerose generazioni su cui si dipanano intrighi, conflitti e misteri: tra vampiri, creature leggendarie e spiriti guerrieri, è dalla fine degli anni ’80 che l’opera che l’opera di Hirohiko Araki ci accompagna, tornando prepotentemente alla ribalta di recente grazie alla serie animata. È a questo rinnovato interesse che dobbiamo trasposizioni videoludiche come All Star Battle, apparso su PlayStation 3 a cavallo tra il 2013 e il 2014, e l’imminente Eyes of Heaven, titolo pronto ad approdare sulle PlayStation 4 europee il prossimo 1 luglio. Non un vero e proprio sequel, quanto una reinterpretazione in chiave tridimensionale delle battaglie che CyberConnect2 ha pensato in 2D nel precedente capitolo e a cui ora il team prova a donare maggiore profondità e complessità, forte dell’esperienza maturata con la serie Naruto Storm.

jojo eyes of heaven jotaro

Grazie alla demo disponibile sullo store possiamo testare con mano le potenzialità del prodotto , esplorando le prime fasi della modalità storia e praticando battaglie libere con il ridotto set di personaggi presente in questa versione di prova. Come spesso accade nelle trasposizioni videoludiche di opere narrative, l’espediente sfruttato dagli sceneggiatori per evitare di riproporre la trama già esplorata in All Star Battle è il classico what if in cui un elemento esterno altera eventi chiave chiamando in ballo viaggi nel tempo e resurrezioni più o meno gradite. Dopo aver quindi messo fine con le proprie mani all’esistenza di Dio rivivendo gli ultimi istanti del suo combattimento con Jotaro, si affrontano fantocci dalle sembianze dei compagni caduti in battaglia, schiavi privi di volontà sotto il controllo di un non meglio precisato “Sommo” capace di mettere in discussione le fondamenta stesse della realtà.

[quotedx]Il classico what if in cui un elemento esterno altera eventi chiave[/quotedx]

Gli appassionati possono storcere il naso fin d’ora, in quanto è difficile riportare alla mente esempi del passato in cui trame create appositamente per un videogioco fossero paragonabili alla qualità dell’opera originale, o anche solo lontanamente digeribili, e provare dunque a concentrarsi su quello che è il gameplay di JoJo’s Bizarre Adventure: Eyes of Heaven. Tridimensionalità, dicevamo, su cui costruire scontri in grado di ricreare la spettacolarità della serie animata, grazie alle prestazioni dell’hardware in grado di offrire una pulizia visiva strepitosa ma al tempo evidenziare la natura dello sviluppo cross-generazionale tra PS3 e PS4, che si palesa con modelli poligonali non eccezionali, rigidità nelle animazioni delle cutscene e una progressione di gioco palesemente a scomparti e minata da continui caricamenti. Una volta in battaglia ci si lascia tutto alle spalle e si approccia l’avversario sfruttando il sistema di lock on indispensabile per tenere traccia degli spostamenti di un’IA decisamente erratica che tende a guadagnare molto spazio nell’arena e rendere difficili i semplici inseguimenti. I movimenti molto limitati e decisamente contratti dei nostri eroi trovano sfogo nella possibilità di scattare e saltare, indispensabili per garantire sufficiente trasversalità ai personaggi, altrimenti davvero poco reattivi. Una volta guadagnato, a fatica, il contatto con il bersaglio, entra il gioco un sistema di combo piuttosto ridotto, che guadagna spessore grazie alle numerose abilità attivabili con il modificatore dorsale. Non mancano ovviamente i differenti approcci per i personaggi più indicati alla lotta ravvicinata e quelli invece più efficaci sulla distanza.

jojo eyes of heaven

L’impressione è quella di avere davanti un sistema di gioco ad un primo impatto molto ingessato che necessita un lungo periodo di ambientazione e allenamento per trarne il meglio, criticità mitigata dal livello di difficoltà piuttosto contenuto dell sfide iniziali, che consentono con una discreta facilità di eseguire le mosse tipiche della serie e le special di coppia che rappresentano uno dei punti di forza del titolo, evidentemente mirato a colpire i fan della serie con un roster immenso e un numero spropositato di combinazioni, anche impensabili, tra eroi e villain. Scoprire dunque quale sia la misteriosa entità che permette al giovane Speedwagon di viaggiare nel tempo e reclutare eroi di ogni era assume un certo interesse al pensiero di poter rivivere battaglie storiche in cui godere di imprevedibili interazioni tra i componenti dell’albero genealogico Joestar. Il primo impatto con questo JoJo’s Bizzarre Adventure: Eyes of Heaven non è certo dei più entusiasmanti se si tiene conto dei progressi fatti da titoli dello stesso genere, addirittura degli stessi sviluppatori, per quel che concerne dinamicità e reattività, ma una volta in mano il pacchetto completo la fedeltà con cui ogni elemento dell’universo  d’ispirazione viene trattato potrebbe soddisfare a dovere il pubblico di riferimento fino a metabolizzare senza troppe difficoltà le eventuali incertezze nel gameplay o nel design dell’esperienza globale.

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