Finalmente ci siamo. Abbiamo aspettato anni per questo attesissimo annuncio e, finalmente, dopo il trailer mostrato ieri al D23 Expo, arriva la notizia del tanto bramato periodo d’uscita di Kingdom Hearts III. Grazie al filmato, inoltre, abbiamo a disposizione una mole di informazioni davvero impressionante e, nonostante alcune meccaniche non siano state divulgate per non rovinare la sorpresa, ci siamo fatti comunque un’idea molto più chiara sulla direzione dell’intera produzione. Parlare di ovvietà sul passato della serie o su argomenti che i fan conoscono bene sarebbe inutile, ci limitiamo solamente a dire che il capitolo conclusivo della saga di Xheanorth si prepara ad essere qualcosa di mai visto in nessuno dei precedenti episodi del brand. Ormai è chiaro che Nomura, il celebre creatore, non ha intenzione di lasciare niente al caso, come dimostra l’incredibile miglioramento grafico che abbiamo visto con gli ultimi due video diramati, anche per questo i fan continuano a portare pazienza, ma fino a quanto possono resistere? Apparentemente sembrerebbe fino al 2018 ma, come il mercato dei videogiochi insegna, ormai non esistono più date di rilascio ufficiali. Questo pensiero viene ulteriormente rafforzato se consideriamo che lo sviluppatore dell’opera multimediale è Square Enix la quale, come accaduto con il progetto Final Fantasy XV, nonostante abbia tenuto un evento ufficiale per mostrare la presunta data d’uscita, non si è fatta scrupoli a rinviarla di un ulteriore mese per migliorare la godibilità dell’esperienza. Detto questo, da un personaggio come Nomura possiamo realmente aspettarci di tutto, l’unica cosa certa è che piano piano ci stiamo avvicinando alla fine di un percorso iniziato nel lontano 2002.
Possano i nostri cuori essere la chiave
I contenuti mostrati in questi anni, nonostante il numero esiguo di trailer, sono abbastanza corposi da porterci dare una serie di punti di riferimento. Partiamo dunque dai mondi: Crepuscopoli, Il Monte Olimpo, Rapunzel e Big Hero 6 erano già stati annunciati in precedenza, e alla lista adesso si aggiunge Toy Story. Come potete vedere, per la prima volta nella serie degli scenari, oltre ad essere una sorta di macro zone prive di caricamenti, si sviluppano pure in verticale andando dunque ad ampliare anche il sistema di combattimento che si arricchirà con spettacolari sequenze aeree. La novità nel brand è che gli spazi saranno completamente esplorabili, donando quindi quel senso di immersione che tanto mancava alla saga. Uno dei problemi principali delle varie location era proprio nelle ambientazioni che spesso sembravano fredde e distaccate dal contesto, come se servissero unicamente da sfondo per quello che stava succedendo. Adesso invece i luoghi occorreranno anche per dare vita a determinate mosse specifiche o per arrivare in punti stabiliti: possiamo trovare come esempio la scena in cui Sora sfrutta i pezzi di muro per arrivare davanti al cancello dell’Olimpo o quando, sempre nel medesimo mondo, colpisce il Titano dopo aver corso sopra una parete rocciosa.
Il gameplay generale è una sorta di mix tra Kingdom Hearts II e Birth By Sleep, ovviamente rivisitato, inserendo i turbo e le trasformazioni dei Keyblade. Quest’ultimi avranno due differenti forme attivabili dopo aver concluso una serie di combo. Ogni arma di Sora dunque sarà unica e con diverse abilità, per adesso ne abbiamo viste solamente tre, esclusa la Catena Regale ovviamente, ma siamo sicuri che ce ne saranno molte altre come in perfetto stile della saga. Quelle che hanno mostrato fino ad ora sono un paio di pistole che successivamente diventano una sorta di bazooka che può essere sfruttato anche nel corpo a corpo, uno scudo utile pure per colpire tutto quello che si muove o una specie di martello gigante davvero potente. Le varianti sono molteplici, toccherà decidere all’utente quale strategia usare in base alle proprie abilità. Possiamo dire con certezza che queste funzionalità appena citate saranno il punto cardine del combact system che, da quanto ha lasciato intendere Nomura in una recente intervista, si differenzierà in alcuni particolari in base al mondo visitato. Per quanto riguarda le fusioni sappiamo solamente che saranno presenti all’interno del titolo, ma non si sa ancora bene in che tipo di contesto saranno attivabili oppure riprenderanno semplicemente quanto visto nel secondo capitolo della serie. Le magie sono state completamente riconsiderate: l’opera multimediale fin dal primo capitolo non era sembrata particolarmente ferrata riguardo queste meccaniche, infatti alcuni giocatori non usavano tendenzialmente queste speciali abilità affidandosi unicamente al combattimento con la fedele chiave. Adesso finalmente le capacità da mago del protagonista sono veramente devastanti e, oltre a garantire un danno ad area, possono scatenare effetti elementali sui nemici.
Questione di stile
Nomura è conosciuto per la sua quasi maniacale cura dei dettagli, caratteristica che ritrovate pienamente nella creazione di una trama articolata e complessa che, alla lunga, ha fatto entrare in confusione anche i numerosi fan. L’upgrade grafico mostrato negli ultimi trailer è evidente, dunque è palese che lo sviluppo in tal senso sta procedendo a gonfie vele. Come detto in precedenza i vari mondi sembrano finalmente prendere vita ed il motore grafico dona quei toni cartoon che non stonano per niente. Gli spostamenti di Sora sopra i diversi ambienti ricorda per certi versi la versione migliorata del Flow Motion visto in Kingdom Hearts 3D: Dream Drop Distance, così da dare una maggiore freneticità ai combattimenti. La cosa più sorprendente è vedere come anche l’IA dei nemici è stata migliorata, infatti sono in grado di effettuare mosse di gruppo per cercare di sopperire ai momenti di difficoltà. Sora non sarà da meno poiché, insieme a Pippo e Paperino, potrà anch’esso effettuare attacchi combinati per contrastare le iniziative avversarie. Dato che stiamo citando queste abilità particolari, ci sembra giusto dire che tornano in grande stile anche le evocazioni, un po’ sottotono nel secondo capitolo della saga: queste saranno ispirate alla attrazioni di Disneyland a Parigi, infatti troviamo le barche girevoli di Alice, l’iconica nave di Capitan Uncino, il Buzz Lightyear Astro Blaster e le montagne russe.
Proprio per tale motivo queste particolari meccaniche vengono chiamate Attraction Flow: potranno essere innescate ovunque ma, in alcuni casi, non è ancora chiaro se nelle boss fight saranno attivabili solo determinate evocazioni, come succede con le montagne russe contro il Titano di Hercules. Molti fan si stavano anche chiedendo se Sora, Pippo e Paperino avrebbero cambiato aspetto nei vari mondi. La risposta è arrivata proprio grazie al trailer rivelazione di Toy Story dove abbiamo visto i tre protagonisti con le sembianze di giocattoli impegnati a sconfiggere Heartless di diverso tipo. Una cosa davvero sorprendente è guardare come il nostro eroe prenda letteralmente il comando di un nemico, usandolo come una sorta di Gundam per sconfiggere le altre creature. Questa sequenza è la prova che, molto probabilmente, ogni mondo avrà delle peculiarità uniche, cosa che fondamentalmente non è mai stata troppo approfondita nei passati capitoli. L’interfaccia di gioco è rimasta la classica con l’aggiunta però del focus mostrato per la prima volta in Birth By Sleep. Per quanto riguarda invece il percorso narrativo, Kingdom Hearts III sarà la fine della saga di Xheanorth e partirà dalla fine di Kingdom Hearts Birth By Sleep 0.2 che hanno avuto modo di giocare solamente gli utenti di PlayStation 4.
Sora, Paperino e Pippo si stanno dirigendo verso il Monte Olimpo mentre Riku e Topolino si stanno occupando nel recuperare Aqua all’interno del mondo dell’Oscurità. Come annunciato in precedenza il titolo, almeno inizialmente, era previsto per il 2019, dunque con la data d’uscita fissata un anno prima è facilmente prevedibile che il videogame subirà dei tagli che saranno integrati successivamente con una serie di DLC, anche se questa resta ancora un’ipotesi più che una certezza vera e propria. La potenza delle attuali console permette agli sviluppatori di poter controllare più modelli sullo schermo, dando dunque la possibilità di inserire un party di massimo cinque personaggi. Adesso quindi non sarà più necessario sostituirne uno tra Pippo e Paperino per far spazio ad un altro elemento, ma si potrà combattere indistintamente insieme a tutti, più siamo meglio è.
Nomura ha da poco divulgato che, come in Kingdom Hearts II, ci sarà un altro personaggio controllabile al posto di Sora. Purtroppo non sono stati ancora chiariti ulteriori dettagli in tal proposito, dunque anche noi siamo in attesa di scoprirne di più. In conclusione possiamo dire che c’è davvero tanta carne al fuoco, grazie all’Unreal Engine 4 il videogame ha raggiunto un livello di particolari davvero invidiabili, dimostrando per l’ennesima volta che il terzo capitolo vuole essere all’altezza dell’asfissiante attesa da parte dei fan. La sensazione più grande è quella che, per adesso, abbiamo avuto solamente un piccolo assaggio di ciò che sarà l’opera completa, ma se le premesse sono queste c’è davvero da stare sereni. Per adesso stiamo grattando solamente la superficie e non è detto che tra qualche mese non possa emergere qualcosa di nuovo. Quello che gli appassionati si augurano più di tutto è che non si ricrei una situazione analoga a Final Fantasy XV, poiché la paura di uno slittamento relativo al 2019 è sempre dietro l’angolo. Ci sono ancora tanti interrogativi soprattutto sulla trama del gioco, ed i vari trailer hanno fatto solamente in modo di alimentarli. Dopo aver giocato alla tech demo in Kingdom Hearts 2.8 ed aver visto l’ultimo trailer al D23 Expo, non vediamo l’ora di poter mettere le mani su uno dei giochi più attesi di sempre.