U.S. finanziano $258M nei supercomputers Exascale

Sviluppare supercomputers non è un semplice atto di fede, meno ancora per coloro che stanno cercando uno sviluppo veloce. Con tali premesse, il Dipartimento di Energia degli Stati Uniti ha incentivato con un totale di$258M i contratti di ricerca a sei delle più famose aziende tech americane (AMD, Cray, Hewlett Packard Enterprise, IBM, Intel e NVIDIA) per accelerare lo sviluppo della tecnologia

Exascale. Queste aziende lavoreranno con un contratto di tre anni, e dovranno supportare almeno il 40% delle spese. Non è strano che le compagnie abbiano accettato ad occhi chiusi: 60% di spese risparmiate nel primato sulla corsa all’innovazione è chiaramente un ottimo affare.

I supercomputers Exascale nati da questo progetto devono essere nella scala exaFLOPS delle performance, ai quali associa circa 50 volte la potenza di calcolo della generazione di supercomputers che sta per essere installata adesso. Poiché la conoscenza sui supercoputers e materiali associati è ancora molto esigua al livello di performance exaFLOPS, il programma PathForward (che sembra assicurare il primato degli US nel raggiungimento degli obiettivi in tale campo)  dovrà vedere spronati ricerca e sviluppo, e questo “superfinanziamento” lo assicura.

La ricerca impiegherà anni prima di raggiungere dei risultati, ma è nell’interesse di di tutte le aziende coinvolte che questo avvenga quanto prima. Gli Stati Uniti vogliono fermamente recuperare il primato sulla proprietà dei supercomputer, primato rubato dalla Cina (la quale ha in progetto di costruire il suo supercomputer nel 2020).