L’universo di Star Wars, si sa, offre più di ogni altra saga fantascientifica l’occasione di entrare quotidianamente a contatto con numerose attività che ci permettono di immedesimarci negli eroi che da sempre hanno fatto parte del nostro immaginario. Nulla di più facile, quindi, che vestire i panni di un valoroso Jedi o, per chi preferisce, di un fiero Sith, e ve lo dice una che come sport si diletta a combattere con le spade laser!
Tra poco anche con Star Wars: Battlefront 2 avremo la possibilità, letteralmente, di poter combattere in prima persona l’eterna battaglia tra bene e male, bright o dark side. E se avessimo anche la possibilità di diventare un combattente della Ribellione o un pilota dell’Impero a bordo di un X-Wing o una Speeder Bike?
Come? Pilotando un drone da combattimento e sfidando gli amici in una battaglia all’ultimo raggio laser!
Qualche settimana fa sono stata in missione segreta per GamesVillage e adesso possiamo finalmente rompere il silenzio su quello che abbiamo visto e svelarvi in anteprima tutte le caratteristiche dei droni da combattimento firmati Star Wars.
Propel, azienda leader nella tecnologia applicata allo sviluppo e alla costruzione di droni, grazie anche alla collaborazione con Disney, ha pensato bene di trasformare un drone dotato di tutta la tecnologia avanzata in suo possesso in un oggetto che è insieme un concentrato dei moderni meccanismi e un piccolo oggetto del desiderio, capace di volare (e per di più ingaggiare una battaglia) proprio come le navi spaziali che vuole replicare.
A introdurci a tutte le caratteristiche dei nuovi prodotti di Propel è Jack Bishop, capo pilota, che ci racconta la fantastica esperienza che stiamo per vivere e che finalmente possiamo raccontarvi per farvi conoscere i droni da combattimento targati Star Wars di Propel. Vediamo nello specifico le caratteristiche di questi piccoli ma potenti oggetti e tutto quello che ci permettono di fare.
L’Universo in un palmo di mano
Un concentrato di tecnologia e design per queste riproduzioni fedeli e dettagliate capaci di stare in un palmo di mano. Ma, come ci tiene a sottolineare Darren Matloff, CEO di Propel, non si tratta di semplici giocattoli. Scopriamo allora gli aspetti tecnici e la loro applicazione ai fini del volo e del combattimento.
Per prima cosa scopriamo le peculiarità di questi droni che li distinguono dagli altri in termini di tecnologia e caratteristiche fisiche. Essendo un prodotto destinato al grande pubblico, anche chi non ha mai pilotato prima sarà in grado di prendere dimestichezza con il volo grazie al training mode, una modalità di volo assistito che riduce la velocità e aumenta la stabilità grazie a speciali sensori della pressione dell’aria, che creano barriere invisibili intorno al drone per prevenirne improvvise e rovinose cadute.
Una volta in volo, potremo provare l’esperienza di pilotare un vero veicolo spaziale grazie alla tecnologia a propulsione inversa, che con uno speciale algoritmo permette movimenti del mezzo proprio come quelli che vediamo dalle stesse navicelle nei film. Inoltre le eliche sono in basso e in policarbonato, risultando così quasi invisibili per dare ancora di più l’impressione di pilotare un vero veicolo spaziale.
Inoltre, grazie alla partnership con Disney, durante la battaglia potremo sentire provenire dal controller stesso le voci originali dei protagonisti dei film a incitarci e, ovviamente la colonna sonora, che si può riprodurre durante l’utilizzo, il tutto ad aumentare l’ebrezza del volo e l’intensità della battaglia in atto.
Parlando più strettamente di tecnologia, questi droni sono molto veloci, possono raggiungere i 55 km/h in soli 3 secondi. Sono inoltre dotati di una speciale tecnologia, LiFi, che utilizza la trasmissione dei dati attraverso la luce. È il primo prodotto di consumo che incorpora questa tecnologia di trasmissione dati, centinaia di volte più veloce, che permette di sparare e colpire con precisione un avversario in volo.
Ma vediamo i tre modelli finora disponibili nello specifico, ognuno caratterizzato da diverse tecniche di difesa e attacco:
– Tie Advanced X1 – Con controller nero e simbolo rosso dell’Impero
Replica del celebre caccia di Darth Vader, più veloce e con maggiore potenza di fuoco rispetto agli standard degli altri dell’Impero.
– T-65 X-Wing – Con controller bianco e simbolo rosso dell’Alleanza Ribelle
Celebre per aver distrutto la Morte Nera alla guida di Luke Skywalker, se pilotato da mani esperte è in grado di raggiungere le performance dei Tie fighters dell’Impero.
– 74-Z Speeder Bike – Con controller nero e simbolo rosso dell’Impero
Concepito per ricognizioni e pattugliamento, è un veicolo leggero e aerodinamico, dotato di motori a repulsione e un display che riporta informazioni sul terreno sottostante.
Ogni drone ha la possibilità di settare diverse velocità, dal principiante al pilota avanzato. Il tempo di ricarica va dai 30 ai 40 minuti e purtroppo l’autonomia di volo va solamente dai 6 agli 8 minuti, è bene dunque avere sempre una batteria di riserva (inclusa nella collector edition). Ogni pezzo è altamente dettagliato, numerato e dipinto a mano, con rivestimento smaltato.
Fare o non fare… ma stavolta esiste anche provare
Senza nulla togliere alla filosofia del Maestro Yoda, questa volta avremo possibilità di provare (senza sentirci in colpa) quante volte vogliamo prima di comandare il nostro drone. Sì perché la grande rivoluzione che porta a parlare di Drone Gaming, oltre ovviamente al multiplayer insito nella concezione stessa di battaglia, è la possibilità di interagire con una apposita app che ci permetterà di padroneggiare alla perfezione il nostro drone.
Per prima cosa è importante, soprattutto per chi non ne ha dimestichezza, prendere confidenza con il controller. È possibile, infatti, attraverso la prima missione tutorial, imparare i comandi base e far volare il drone anche per chi non l’ha mai fatto prima.
Il simulatore di volo ci consente di imparare attraverso il gioco, unendo il fisico (i comandi con il controller stesso) al virtuale (tutte le missioni si svolgono pilotando all’interno dell’app). Per invogliarci di più a imparare e andare avanti nell’apprendimento con il simulatore, sarà un vero comandante a darci i dettagli delle missioni da eseguire, ognuna con un obiettivo diverso, con la finalità di insegnarci una specifica manovra.
Dopo aver iniziato con il tutorial e aver provato qualche missione, possiamo progredire con l’apprendimento, anche grazie la modalità free training. L’idea di integrare un’applicazione di gioco, contestualizzata ovviamente nel mondo di Star Wars, in cui viene premiata la progressione, è sicuramente innovativa e una feature molto importante del prodotto.

L’unione fa la Forza
Dopo aver fatto un po’ di pratica con l’app e familiarizzato con i comandi principali, possiamo finalmente far volare il nostro drone da battaglia. Parliamo di un oggetto di ottima fattura, rifinito a mano e un gioiello di tecnologia, indubbiamente un piacere vederlo volare.
Ma questi droni nascono pur sempre per darsi battaglia; è importantissimo dunque, oltre ai combattimenti tra amici, potersi ritrovare in una grande community e sfidarsi in battaglia. Ogni persona in possesso di un drone potrà trovare altri utenti e organizzare eventi, oppure partecipare a quelli organizzati proprio da Propel. Si tratta di un elemento a cui l’azienda tiene molto, ovviamente per diffondere il prodotto è aumentare la base di utenti. Per questo motivo già si parla di incoraggiare la nascita e la crescita delle varie community.
Attraverso l’app e i combattimenti, è possibile aumentare il proprio punteggio in un ranking ufficiale condiviso; per premiare gli utilizzatori assidui, chi raggiunge il libello di Squad Leader nel gioco, potrà creare una propria community e gestirla, organizzare eventi e sfide, il tutto con aiuti ufficiali da parte di Propel.
Si sa che quando si ha a che fare con Disney non ci si può sbottonare troppo sulle dichiarazioni, ma da quello che ci hanno potuto dire sui piani futuri, si punta tanto su questo aspetto di integrazione tra giocatori a livello mondiale, prima attraverso l’utilizzo della app e poi, ovviamente, con eventi dedicati, alla base di un tipo di gioco competitivo come questo. L’obiettivo è creare un nuovo sport: laser battle drones. Con la tecnologia li-fi è possibile avere contemporaneamente in battaglia 12 droni contemporaneamente che comunicano tra loro senza interferenze. Con i dati trasmessi dal drone, al controller e al dispositivo mobile collegato all’applicazione, il proprio profilo è così aggiornato in tempo reale.
Immersività totale
Abbiamo già detto come l’esperienza di gioco si fondi sul concetto di immedesimazione totale e immersività, data appunto.dalla presenza di elementi originali della saga e dall’attenzione ai dettagli. Attenzione non meno rivolta al packaging dei droni, che troviamo in vendita sia nella versione standard con una batteria all’interno al prezzo di 169 euro, sia in una collector edition speciale a 239 euro, con due batterie incluse. La collector edition è dotata all’esterno di un sigillo di ceralacca e, oltre ad avere una base luminosa su cui poggia il drone, ogni volta che la apriamo possiamo ascoltare anche qui le voci originali dei protagonisti dei film.
Grazie a tutti questi aspetti, è certo che questi droni si prestano indubbiamente, seguendo proprio la filosofia dell’azienda produttrice, a un nuovo modo di utilizzare i droni per scopo ludico, con la possibilità di creare delle community attive di videogiocatori.
Abbiamo discusso anche di future aperture alla realtà aumentata e, nonostante non abbiano potuto confermare nulla, siamo curiosi di vedere cosa ha in mente Propel per lo sviluppo dei suoi prodotti e del suo concetto di Drone Gaming.
Noi di GamesVillage vi terremo aggiornati. Del resto, come direbbe Yoda, “sempre in movimento è il futuro”!