Capcom Home Arcade Recensione

Capcom Home Arcade

Capcom Home Arcade | Poche settimane fa avevamo già avuto occasione di provare in anteprima il Capcom Home Arcade, una particolare console da retrogaming che ha come scopo quello di riproporre l’esperienza nostalgica di chi ha passato gli anni ’90 nelle sale giochi. Tralasciando la discutibile forma dell’oggetto, che assume le sembianze del logo giallo e blu di Capcom, l’esperienza da cabinato è riportata fedelmente da un doppio stick arcade portatile, che permette di giocare insieme a un secondo giocatore proprio come in passato, ma con il vantaggio di non dover spendere migliaia di monetine per finire uno degli ostici titoli presenti all’interno. Nel nostro nuovo incontro con il Capcom Home Arcade abbiamo potuto mettere le mani sulla versione finale della console, così come dovrebbe uscire l’8 novembre, giorno in cui verrà lanciata dalla collaborazione tra Koch Media e Capcom stessa.

Come in una sala giochi

Rispetto alla prima prova, le nostre impressioni sui materiali con cui questo doppio arcade stick è costruito non sono cambiate, d’altronde l’incarnazione fisica del Capcom Home Arcade è rimasta immutata. L’elevato costo di 229 euro è pienamente giustificato dalla qualità dei tasti e dello stick di produzione Sanwa, una vera garanzia per chi ha già avuto modo di provare altri arcade stick o addirittura ha provato a costruirsene uno con le parti prodotte da questa azienda specializzata. Lo stick è solido e preciso nei movimenti, così come i tasti sono molto responsivi, donando un feedback alla pressione forte e deciso. Le sensazioni, una volta messe le mani sulla plancia, non differiranno molto da quelle date dai migliori arcade degli anni ’90 e la possibilità di condividere questa qualità con un secondo giocatore è fondamentale per decidere o meno l’acquisto. Bisogna ribadire che le dimensioni e il peso del Capcom Home Arcade sono da ponderare bene, prima di pensare di portarselo a casa. Il doppio arcade stick ha una lunghezza di 74 cm, un’altezza di 11 cm e una profondità di 22 cm. Per giocare comodamente dovrete riuscire a posizionare un tavolo o un punto d’appoggio bello solido ad almeno 2 metri dalla TV, per godere al meglio dell’immagine, soprattutto se riprodotta in formato classico con tutti i pixel dell’epoca. Non pensate neanche di poter mettere la macchina da gioco sulle gambe come fareste con qualsiasi altro arcade stick: il peso e la lunghezza della console, specialmente se state giocando in solitaria, ne renderebbe scomodissimo l’utilizzo. Il rovescio della medaglia è che potrete facilmente portarla con voi, per esempio a una serata retrò a casa di un amico: basterà infatti collegare la piattaforma alla TV tramite cavo HDMI e a un alimentatore per poter iniziare subito a giocare.

Capcom Home Arcade

Il Capcom Home Arcade, in tutto il suo splendore

Questa volta abbiamo anche potuto vedere le impostazioni della macchina, che principalmente ci permetterà di selezionare una modalità grafica in modo da adattarsi al meglio al nostro tipo di televisore. Ci saranno 6 opzioni inerenti al display, divise in due categorie principali a seconda se vorremo mantenere le sensazioni originali con una grafica uguale a quella dei vecchi cabinati, o se vorremo invece una modalità “simil-remastered” chiamata Smooth, che in pratica aumenta la risoluzione e diminuisce la visibilità dei pixel con un effetto blur su schermo, che però rende le texture forse un po’ troppo luminose. Sia che decidiate di mantenere la grafica tradizionale, sia che scegliate quella migliorata, potrete poi adattare la risoluzione al vostro televisore con tre modalità diverse, ossia Original, Full e Wide, in modo da impostare la visualizzazione dei differenti giochi nel modo da voi preferito. 

16 giochi possono bastare?

Dal punto di vista videoludico, Capcom Home Arcade offre la possibilità di giocare a 16 classici immortali creati dalla software house di Osaka. Abbiamo titoli che hanno fatto la storia, ossia Street Fighter II: Hyper Fighting, Ghouls’n Goblins, Darkstalkers, Final Fight, Strider, Captain Commando, 1944: The Loop Master e alcune chicche più particolari, cioè Alien Vs Predator, Super Puzzle Fighter 2 Turbo, Cyberbots, MegaMan: The Power Battle, Armored Warriors. Infine sono presenti alcuni titoli conosciuti solo dai fan più attenti: Eco Fighters, Gigawing, Capcom Sports Club e Progear. Alcuni di questi saranno giocabili in cooperativa, mentre altri daranno vita ad accese sfide 1vs1 con i vostri amici. Le versioni all’interno della console sono esattamente identiche a quelle uscite in sala giochi in passato. Quindi, se all’epoca li avete amati, proverete sicuramente una certa sensazione di nostalgia nel rigiocarli ora. 16 titoli inclusi possono sembrare un buon numero, considerando che parliamo di classici presi esclusivamente dall’ottimo catalogo Capcom dei tempi d’oro, ma in realtà capiamo ben presto che per una cifra di 229 euro si poteva fare molto di più. Essendo opere pensate per le sale giochi, non ci metterete più di una o massimo due ore a finirne uno, inoltre, nonostante il fattore rigiocabilità sempre costante, ad un prezzo del genere ci saremmo comunque aspettati un catalogo più ampio; mancano diversi grandi capolavori come Cadillac & Dinosaurs, Marvel VS Capcom e Dungeon & Dragon: Shadow over Mystara, per citarne alcuni. Considerate inoltre che in giro è pieno di raccolte come la Capcom Beat’em Up Bundle, che contiene 7 titoli del genere picchiaduro a scorrimento al prezzo di circa 20€ (tre di questi titoli sono presenti anche nel Capcom Home Arcade), o la Street Fighter 30th Anniversary Edition, che sostanzialmente contiene la storia di Street Fighter in sala giochi.

Capcom Home Arcade

C’è anche il vostro gioco preferito?

Capcom Home Arcade è quindi pensato per quella nicchia di giocatori che vuole rivivere l’esperienza arcade a tutti i costi con una postazione che ricordi quelle da sala giochi. Chi infatti è interessato a recuperare soltanto i vecchi titoli potrà facilmente accontentarsi di una delle tante collezioni uscite negli anni o di usare un emulatore, ma chi desidera l’esperienza di giocare fianco a fianco con un amico, potrà farlo soltanto grazie a questa console dedicata al retrogaming. Vi è però una feature del Capcom Home Arcade che potrebbe cambiare le carte in tavola. Questa è infatti dotata della possibilità di connettersi al Wi-Fi, opzione per il momento limitata alla possibilità di scaricare aggiornamenti per il firmware o per caricare i propri risultati nelle classifiche online relative ai diversi giochi. Una feature che ci sembra un po’ sprecata solo per queste due funzioni e dunque la speranza è che in futuro venga utilizzata per aggiungere ulteriori giochi al catalogo, in modo da prolungare l’offerta che la console propone a chi deciderà di acquistarla, anche a distanza di mesi dal suo debutto. Abbiamo provato ad ottenere risposte da Koch Media su questa specifica, ma ci hanno detto che non sono giunte informazioni a riguardo. Possiamo comunque sperare che questa funzionalità venga inserita, prima o poi, dato che la possibilità non è stata neppure esclusa. Nel caso bisognerà capire in che modo l’offerta verrà implementata, sperando che per avere qualche gioco in più non arrivino pacchetti a pagamento.

Capcom Home Arcade è una console dedicata al retrogaming che ha come target una nicchia di giocatori che vogliono rivivere l’esperienza delle sale giochi a casa propria pur non avendo lo spazio fisico dove poter mettere un vero cabinato. L’alta qualità del doppio arcade stick garantisce ottime prestazioni in ognuno dei 16 giochi presenti, anche se per il giocatore medio che non ha così tanto interesse nell’emulare una situazione da sala giochi il prezzo è proibitivo. La speranza è che la funzione dedicata all’online possa espandere il catalogo di titoli in un prossimo futuro, così da giustificare maggiormente i costi di vendita.

Di stirpe vichinga, sono conosciuto soprattutto con il soprannome “Shiruz”, tanto che quasi dimentico il mio vero nome. Videogiocatore incallito sin dall’alba dei tempi, adoro il mondo videoludico perché dopo tanto tempo riesce sempre a sorprendermi come la prima volta. Scrivo ormai da diversi anni di questa mia passione per poterla condividere con tutti. Sono uno dei fondatori di Orgoglio Nerd e sono anche appassionato di tutto ciò che riguarda la cultura giapponese e la mitologia (in particolare quella nordica).