Parlano i fondatori del GDR Extremelot: “incontriamoci tutti qui”

Extremelot

Questo è ciò che compare sulla homepage di Extremelot, gioco di ruolo play-by-chat di ambientazione fantasy medievale nato nel 1997 e, per chi non lo sapesse, prima Community Fantasy in Italia.

“Da sempre il luogo dove fantasia e realtà si mescolano, dove magia e mistero dominano scienza e logica. “Entrate e siate ciò che desiderate!”.

Provarlo è semplicissimo; la prima azione per un nuovo giocatore è quella di creare un personaggio che lo rappresenti, scegliendo per il proprio avatar una razza tra le dieci proposte (Drow, Elfi, Fate, Folletti, Gnomi, Hobbit, Kendot, Mezzelfi, Nani, Umani), e poi assegnandogli valori morali, psicologia e background. Il regno di Extremelot ha il suo centro vitale nel “Granducato di LOT” e, all’inizio della sua avventura, il personaggio è un viandante a cui la creatività e il modo di interpretarlo del giocatore determinerà il carattere, i modi e l’indole.

La storia del personaggio è a completa discrezione del suo ideatore che, tra un’inchino e una riverenza, dando sempre e comunque del “voi”, può interagire con gli altri cittadini di LOT presenti in chat. Le Guardie e i Governatori presidiano le chat e i forum per far sì che tutti rispettino le regole e che il gioco possa essere adatto anche ai minori.

Abbiamo dunque intervistato per voi, dame e messeri, i due fondatori del gioco, il Conte Erik e il Conte Petrus, per mostrarvi dal loro punto di vista un gioco forte di un successo ormai ventennale. In questi giorni di quarantena hanno proposto nuove e intriganti sfide a disposizione per vecchi e nuovi giocatori. Lasciate che la vostra creatività spicchi il volo ed entrate nell’accattivante mondo di Extremelot.

Partiamo dall’inizio, come presentereste Extremelot a qualcuno che non lo conosce?

L’idea di Extremelot nasce oltre 20 anni fa con l’idea di trasferire un gioco di ruolo all’interno della rete. All’epoca l’idea era assolutamente innovativa e nasceva dalla volontà di chi, assiduo giocatore degli RPG in stile Dungeons & Dragons, desiderava rinnovare l’opportunità in remoto, poiché i percorsi della vita avevano creato delle distanze fisiche. Parliamo del 1997 primi del 1998 un periodo in cui ancora i social media dovevano arrivare e in cui il grosso della socializzazione via rete era solo una sorta di grande esperimento sociologico al quale guardare con grande interesse. Ovviamente rispetto ad un gioco fatto di persona, sono state introdotte tutta una serie di innovazioni dovute alla interazione via chat: quello che poi è diventato il cosiddetto “Play by chat” in seguito acquisito come modello da tante altre piattaforme che si sono succedute nel tempo cercando di emulare la piattaforma Extremelot.

Extremelot è nato nel 1997 ma l’anno scorso ha subito quella che viene definita una vera rivoluzione. Potreste parlarci in modo più approfondito di questi cambiamenti?

La “rivoluzione” è avvenuta in varie direzioni. Per cominciare abbiamo iniziato a riscrivere buona parte del software affinché fosse svincolato dalla vecchia piattaforma “flash” e potesse essere liberamente fruibile su tutti i device mobili, come ad esempio smartphone o tablet, utilizzando la tecnologia html5. Abbiamo aperto ai canali social che si sono affiancati al gioco tradizionale per avere un maggior contatto diretto con i giocatori, permettendo così un’interazione più vicina tra gli utenti e con gli strumenti di gioco. Abbiamo preso poi atto che all’interno del gioco di LOT esistono diverse modalità di fruizione dello stesso: da chi ama il gioco interattivo attraverso le chat, a chi preferisce una modalità più dietro le quinte utilizzando le bacheche di gioco, fino ad arrivare ai mercanti di oggetti che fanno del collezionismo il loro punto di riferimento. Abbiamo quindi inserito una serie di oggetti di gioco sviluppati al fine di rendere più profonda l’esperienza: vestiti e monili indossabili che hanno comportato la riscrittura completa della scheda del personaggio, Tutto un parco di fauna e flora liberamente acquisibile attraverso una serie di azioni di gioco, Infine una serie di oggetti rari acquistabili sia in monete virtuali, sia reali, per venire incontro alle esigenze del gioco del collezionismo e dello scambio oggetti. Inoltre abbiamo dato un grosso impulso all’espansione del gioco del mare attraverso una serie di gadget che permettono l’accelerazione delle navigazione delle navi, permettendo una fiorente scambio commerciale tra le isole e la terraferma e una ricca colonizzazione ad opera dei giocatori più avvezzi al gioco del mare. Infine abbiamo attivato la possibilità di migliorare la capacità di  “caccia” degli animali e, in questo modo, il gioco si è arricchito di tante altre attività che prima non erano presenti.
Ultima novità, ma non certo per importanza, abbiamo introdotto un  gioco più politico basato su fazioni ed espansioni territoriali che sta comportando un nuovo approccio più profondo e completo basato sull’esperienza del gioco politico, lobbistico e militare. Una vera e propria palestra di comportamenti e competenze sviluppate in un ambiente di gioco protetto dove poter mettere a frutto le proprie attitudini e ambizioni!

Sulla pagina Facebook avete annunciato nuove “Missioni di Lot”, disponibili in questo periodo di quarantena. In cosa consistono?

In realtà il software era già in sviluppo da tempo, ma abbiamo deciso di rilasciarlo ora proprio per dare più opportunità di gioco in questo momento di isolamento collettivo. Le missioni di fatto sono delle attività che sono richieste al giocatore all’interno del gioco e mediante le quali si può accedere a bonus e sbloccare altre attività. Anche in questo caso la direzione è quella di rendere il gioco più profondo e più vario per soddisfare tutti i palati. Possono essere missioni destinate a compiere delle azioni specifiche, come la raccolta di oggetti sparsi sul territorio, oppure il raggiungimento di determinati livelli di esperienza, come ad esempio la navigazione per un certo numero di miglia marine. Oppure possono essere missioni cosiddette “del fato”, vale a dire gestite da un operatore deputato a far interagire le persone in un’esperienza di gioco comune ad altri giocatori, che condividono uno scopo comune: ad esempio trovare un antico manufatto, esplorare delle caverne, recuperare un monile o salvare qualcuno in pericolo. Ciascuno di questi momenti di gioco si sviluppa all’interno di una storia più ampia che viene definita nel palinsesto delle storie giocabili, pubblicato giornalmente, e che al pari di un canale televisivo, offre tante storie diverse da poter giocare e per le quali, a missione compiuta, si riceve un premio o un riconoscimento.

 

Data la situazione di quarantena in Italia, avete notato un aumento di iscritti in quest’ultimo periodo?

Sì gli iscritti stanno aumentando, ma soprattutto abbiamo tanti vecchi giocatori che stanno tornando a frequentare la community per ritrovare vecchi amici e avere un momento di svago.  Nei 21 anni dalla fondazione sono stati creati su Extremelot oltre 600.000 personaggi. Un numero enorme. E vediamo con gioia tornare vecchi giocatori e anche vecchi amici. Siamo assolutamente consapevoli della funzione sociale che la nostra Community riveste, e che i momenti di svago che si possono trascorrere all’interno di essa, abbandonando i problemi quotidiani e trasferendosi in un mondo magico dove poter interpretare una vita alternativa, sia un elemento importante per poter superare questo periodo così difficile per tutti noi. Per favorire la possibilità di tutti di poter trascorrere al meglio delle proprie possibilità la propria “esistenza lottiana” all’interno della nostra piattaforma, abbiamo deciso di regalare a tutti quanti per tre mesi una casa privata dove poter interagire con gli altri attraverso la propria fantasia e in sessioni di gioco private. Difatti, per le strade di LOT, esistono case, magazzini, rimesse e botteghe che è possibile prendere liberamente nel gioco e, volendo, acquistare una chat privata da utilizzare all’interno della propria casa per invitare i propri amici a giocare insieme. Fino al prossimo giugno questa chat viene regalata a tutti per dar modo a chi vuole divertirsi con gli altri di poter accedere senza alcun costo.

Extremelot è la prima Community Fantasy in Italia, in che modo favorisce la socializzazione online?

Tutte le community in generale favoriscono la socializzazione. La nostra è stata la prima in Italia e in Europa dedicata al fantasy e al gioco di ruolo fantasy. Oggi naturalmente esistono molte altre piattaforme di socializzazione ma la nostra, al contrario di altre, permette anche di giocare tutti insieme nelle chat, quasi tutte pubbliche,  e quindi si socializza giocando. Extremelot dispone anche però di chat private e di forum in cui si può parlare di qualunque altro argomento. Proprio per questo noi definiamo Extremelot una “community” e non un semplice gioco on line.
In questo periodo, a maggior ragione, è importante per le persone avere l’opportunità di scambiare le proprie opinioni, di raccontare il proprio stato d’animo, di condividere il proprio sentire. Bisogna tenere conto che le persone che giocano insieme, soprattutto quelle che si frequentano da tempo, hanno una conoscenza reciproca molto profonda. Questo poiché nel gioco, pur interpretando un ruolo estremo da un punto di vista fantastico (come ad esempio essere un elfo, un nano, una fata, …) l’interpretazione del personaggio viene fatta con l’essenza di chi siamo sul serio: i nostri valori le nostre opinioni le nostre paure e i nostri sentimenti.
Ed è proprio questo che rende il gioco affascinante e che finisce con creare delle versioni alternative di noi stessi calate semplicemente in un mondo alternativo. Pertanto lo scambio di opinioni e di interazione con gli altri, anche su fatti reali, finisce con l’essere un veicolo per discutere del proprio profondo. Ed è noto che l’esternazione del proprio stato d’animo è uno degli strumenti migliori che esistono per riuscire ad abbassare il livello di tensione e riportare a livello cognitivo le paure sommerse. Tutto questo sta avvenendo quotidianamente tra i giocatori, spingendo ancora di più le persone a interagire tra di loro trovando all’interno della community il posto ideale dove poter trovare un’alternativa fantastica a una realtà che è diventata molto meno fruibile.

È difficile per un nuovo utente inserirsi nella Community? Quali sono i vostri consigli per un giocatore che vorrebbe provare Extremelot?

all’inizio è difficile. La community esiste da più di 20 anni e quindi ormai ha tantissime zone, regole e abitudini consolidate. All’inizio la sensazione è di smarrimento di fronte alle tante possibilità che offre. Però abbiamo un apposito tasto chiamato “I primi passi su LOT” con il quale si può accedere alle prime indicazioni. Esiste inoltre nel gioco il “Corpo delle Guide Ducali” composto da giocatori il cui compito è quello di accogliere, giocando, i nuovi arrivati per aiutarli ad inserirsi nel gioco al meglio. Esiste inoltre un servizio detto di “accoglienza” composto da una serie di giocatori che come missione hanno esattamente quello di interagire con chi si collega per la prima volta, dando consigli e suggerendo le prime regole per interagire con gli altri. È sicuramente tutto molto strano all’inizio, poiché trovarsi in un ambiente medievale dove ci si dà del voi, dove dall’altra parte dello schermo c’è una persona reale e non un BOT, come siamo abituati da tempo ai giochi su Console e PC, può certamente dare un senso di smarrimento. Tuttavia superata questa prima barriera, il valore dell’interazione reale con altri esseri umani ( o elfici, o nanici! :-)) diventa un’esperienza unica che difficilmente non lascerà il segno!
Il suggerimento che diamo a tutti i nuovi giocatori è quello di lasciarsi andare al flusso dei pensieri della fantasia, osservare le varie chat e forum per capire come si gioca e poi lanciarsi nel gioco! Troveranno per certo qualcuno che li inizierà al gioco, dame e cavalieri che li accoglieranno e gli daranno istruzioni su come interagire con gli altri e sulle tante opportunità che offre il Regno di LOT. Solo giocando, e forse all’inizio sbagliando, si possono apprezzare le potenzialità e le infinite possibilità offerte da un gioco on-line completamente aperto!

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L’anno scorso è uscito anche “Gioco da Tavolo Extremelot: il gioco di ruolo”, potreste parlarci di come è nata questa idea e se ci sono sostanziali differenze rispetto al gioco online?

L’idea era in cantiere da molto tempo, ma ora grazie alla partnership con VLG (qui un nostro articolo sull’argomento) abbiamo finalmente potuto realizzare il gioco. Il mondo del gioco da tavolo è lo stesso dela gioco online e si possono “incontrare” gli stessi personaggi che si potrebbero incontrare nella versione on-line. Ovviamente, per motivi di meccanica di gioco, la versione da tavolo ha delle differenze rispetto a quello on-line, ma abbiamo cercato di riprodurre il più fedelmente possibile l’ambientazione e l’atmosfera che si può respirare nella community on-line.

Al di fuori di Extremelot siete gamer a vostra volta? Se sì, quali sono i vostri titoli preferiti e/o quelli che vi hanno influenzato di più?

Siamo stati e siamo ancora dei gamer. È difficile pensare ad un titolo che abbia ispirato la community. Extremelot in realtà è più ispirato ai giochi da tavolo che ai videogiochi. Però è innegabile che alcuni elementi nuovi che abbiamo inserito si ispirano a viedogame di ultima generazione come la saga di Assasin Creed, Lara Croft o il bellissimo Red Dead Redemption. Tutti titoli che con il fantasy non hanno nulla a che vedere, ma che comunque contengono idee interessanti e soprattutto meccanismi di gioco che sono stati un’ispirazione.

Ringraziamo il Conte Erik e il Conte Petrus per il tempo che ci hanno dedicato e per la gentilezza con cui hanno risposto a tutte le nostre domande. Speriamo che questa intervista vi abbia invogliato a provare Extremelot e vivere insieme bellissime avventure.

 

La passione per la scrittura e il fantasy nascono prestissimo, ma l’incontro con i videogiochi arriva di soppiatto a casa dei compagni di scuola con Mario Kart, Age of Empires e The Sims. La sua formazione è prevalentemente letteraria ma l’incontro fortuito con Marco Accordi Rickards al Vigamus le ha permesso finalmente di ritrovare il suo lato giocoso e di divertirsi lavorando.