Noi videogiocatori siamo inguaribili nostalgici, ripensiamo al passato in cerca di ricordi felici passati davanti allo schermo, con una periferica di controllo in mano pronti a consumare il nostro pomeriggio da infante, o addirittura da adolescente. Rimaniamo così ancorati a ciò che fu, che non riusciamo quasi ad apprezzare il presente, e figuriamoci se proveremo qualche curiosità nel futuro. Potrebbero risultare tragiche le mie parole, ma in realtà voglio evidenziare come noi amanti dei videogiochi proviamo più hype per un qualcosa che già conosciamo anziché in qualcosa di nuovo. Mi spiego meglio: attendiamo con impazienza il ritorno di vecchi franchise, poiché pensiamo che attraverso essi siamo capaci di riprovare quelle sensazioni d’un tempo, mentre proviamo freddezza dinanzi a ciò che è nuovo.
Il fattore nostalgico dunque è uno dei principali motivi per cui l’amore di un videogiocatore rimane ancorato nel passato, come le tipiche cotte che si provano a scuola. Quegli amori svaniscono per sempre oppure, con un pizzico di fortuna, tornano e diventano reali, facendo gioco/forza su ciò che ha dato forma al nostro passato. Tony Hawk’s Pro Skater per molti è stato quell’amore scolastico, quel qualcosa che segna l’epifania videoludica di un giocatore. Un videogioco basato sullo sport estremo come lo skateboarding ispirato alla leggenda di Tony Hawk, il quale, in era PlayStation dominava il mercato sulla prima console di casa Sony. Ed oggi, i primi due capitoli della stupefacente saga approdano su console e PC grazie ad un lavoro di restauro grazie al remake confezionato da Activision e Vicarious Visions. Tony Hawk’s Pro Skater 1+2 rappresenta dunque quel ritorno di fiamma per i più nostalgici, e noi di Gamesvillage vi parliamo del suo ritorno in questa nuova recensione.
Tony Hawk’s Pro Skater 1+2 Recensione: ritorna ad essere una leggenda!
Lo sport estremo nato nel 1999 dagli studi di Neversoft con il volere di Activision e il benestare di Tony Hawk, torna oggi in un remake ben confezionato, il quale contiene i primi due capitoli della serie. All’avvio, non possiamo che rimanere piacevolmente colpiti dal richiamo nostalgico alle leggende dello skateboarding d’un tempo, con un filmato che parte in 4:3 in virtù di tempi ormai andati, per gettare uno sguardo alla nuova generazione di skateboarder. Il rifacimento moderno di Tony Hawk’s Pro Skater 1+2 ritrova i contenuti originali, introducendone di nuovi per avvalorare l’operazione fatta da Vicarious Visions, già noti per prodotti come Crash Bandicoot N.Sane Trilogy. Dinanzi ai nostri occhi, il titolo si presenta con le campagne dei due titoli, lasciandoci in avvolti da un sentore nostalgico il quale ci ha convinti ad avviarle entrambe, per rituffarsi quei park i cui ricordi sono offuscati da un cumulo di pixel ed un’appena dilagata grafica tridimensionale. E il risultato al primo colpo d’occhio è stupefacente: ogni livello è stato ricostruito da zero per far spazio al nuovo motore grafico, il quale sprigiona una bellezza underground senza pari, riuscendo perfettamente a riprodurre quegli ambienti a cui eravamo tanto affezionati.
La campagna di entrambi i capitoli non è cambiata di una virgola: dai livelli alla durata, così come gli obiettivi e i collezionabili, ogni cosa al suo posto e tanto basta per prendere la tavola e lasciarsi andare. Il Tour in skate dunque, ci offre il suo bel da fare per ben due minuti nelle run normali, dove il giocatore può sbizzarrirsi con i trick appresi nel tutorial, e dare vita a combinazioni di abilità spettacolari. In confronto ai titoli originali, Vicarious Visions ha rinvigorito i contenuti principali del titolo, proponendo agli appassionati delle modalità extra come Skate libero, Sessione singola ed infine Speed run. Sebbene nella prima il giocatore può librarsi tra le rampe con qualche salto, o grindare sui corrimano e tubi, nella terza invece l’abilità da skater viene messa a dura prova, con la possibilità di completare tutti gli obiettivi di un livello nel minor tempo possibile stabilendo un nuovo record. Non a caso, la competizione avviene anche nel giocatore singolo: qualora siate collegati ai server del gioco, i vostri record saranno ben visibili agli altri giocatori, obbligandoli a dare il meglio di sé per superarvi. Una rievocazione di ricordi perfettamente riuscita: Vicarious Visions ha confezionato un prodotto che omaggia e rispetta il lavoro svolto dai colleghi di Neversoft, arricchendo i livelli con della sana esplorazione complementare con il gameplay, riproducendo fedelmente (e con qualche piccola variante), ogni singolo livello delle due campagne di Tony Hawk’s Pro Skater.
Combo Master
Tony Hawk’s Pro Skater 1+2 richiede molta pazienza nel padroneggiare ogni singola combo del gioco. In special modo, anche il solo apprendere le meccaniche base del titolo necessiterà della consultazione del tutorial, quest’ultimo accompagnato dalla voce di Tony Hawk. Inutile dire che anche qui, gli sviluppatori sono riusciti a realizzare un tutorial semplice ed immediato, ma soprattutto, assolutamente esaudiente, capace in pochi minuti di introdurvi al gameplay con semplici spiegazioni e molto mirate. Come accade spesso nelle scuole professionali, la pratica insegna più della teoria, una filosofia che si applica perfettamente con la formula ludica di Tony Hawk. Ciononostante, vi sono tante, tantissime combinazioni di tasti e i comandi a volte vi daranno del filo da torcere, così come la telecamera. Il gameplay arcade risulta svecchiato e trova qualche piccola aggiunta ripescata dai capitoli successivi a quelli rifatti da Vicarious Visions, come i Revert, e amplifica le combinazioni dei Manual e Spine Transfert. Il tutto si focalizza nella corretta esecuzione di una combo, spesso e volentieri costituita da trick semi-automatici, i quali entrano in azione grazie ad una combinazione di tasti eseguita dal giocatore. Alimentare la propria combo attraverso la varietà dei trick, permetterà al moltiplicatore di aumentare di volta in volta, per poi terminare una volta che atterreremo sullo skate correttamente. Sia chiaro, perdere i punti accumulati sarà piuttosto semplice grazie anche “alla caduta facile” dello skater. Mantenere la tavola in corrispondenza alla direzione in cui si muove il corpo dell’atleta è di primaria importanza, specie se non si vuole baciare il pavimento dopo aver accumulato un gruzzolo di punti.
Ma la vera fonte di guadagno sono i Gap, dei trick attivabili solo tramite barra Special, i quali fungono da moltiplicatori con animazioni che vengono eseguite in barba alla simulazione. E questi entrano in perfetta collisione con un altro aspetto fondamentale del remake: l’esplorazione. Conoscere il livello, le migliori zone in cui ottenere punti, completare obiettivi e raccogliere collezionabili, sono elementi che permettono una maggiore conoscenza del Park di turno. Vicarious Visions ha posto una grande attenzione sulla costruzione del level design, tanto da inserire delle vere e proprie aree segrete in cui eseguire i trick, nascoste attraverso ostacoli o interazioni ambientali. E tutto ciò avvalora un’attenta rigiocabilità di ciascun livello, necessario per poter avanzare soprattutto nelle due campagne: se finora non lo avevate capito, non vi è un proprio game over, semplicemente, entro quei due minuti, dovrete completare quanti più obiettivi possibili, ma quest’ultimi potranno essere portati a termine in più tentativi. Dunque, per i giocatori meno attenti, cercare e completare gli obiettivi di ogni mappa richiederà anche una maggiore conoscenza del livello avviato, così come sarà necessario saper padroneggiare le meccaniche di gameplay per raggiungere le aree più nascoste. A conti fatti, Tony Hawk’s Pro Skater 1+2 non è assolutamente un titolo lineare: la sua natura sandbox spinge il giocatore a trovare diversi metodi con cui raggiungere i punteggi più elevati, nonostante il gameplay possa rivelarsi, per certi versi, anche parecchio frustrante. Le cadute ripetute potrebbero infastidire, nonostante la ripresa sia discretamente rapida, un modo come altri per non rallentare il ritmo del gameplay.
Passato e presente si scontrano in Tony Hawk’s Pro Skater 1+2!
Nonostante una longevità (che si rifà dopotutto ai capitoli originali) poco generosa, l’offerta contenutistica di Tony Hawk’s Pro Skater 1+2 è davvero ricca. Tralasciando i livelli ricchi di collezionabili, obiettivi e molto altro ancora (già ampiamente trattati), è il generoso roster di skater che fa la sua bella figura. Mettendo da parte i personaggi utilizzabili già nei capitoli originali, troviamo finalmente l’introduzione degli atleti attualmente più in voga: dalle ragazze come Lizzie Armanto e Aori Nishimura, ai giovani talentuosi Riley Hawk e Nyjah Huston, ed alcuni special guest sbloccabili segretamente. Ciascuno skater, riprodotto fedelmente grazie alla motion capture, vanta di parametri, stili e postura propri, migliorando in questo modo anche la varietà del gameplay. Ogni personaggio, inoltre, ha slot per i trick, tavole esclusive, attrezzature e sfide dedicate, ma la progressione è condivisa per tutto il roster: solo i punti statistiche andranno raccolti con ciascuno skater e saranno utili per migliorare le proprie prestazioni.
Il negozio skate è un buon ritrovo per poter mettere mano sugli oggetti cosmetici, dall’abbigliamento alle tavole, fino a personalizzazioni cutanee come i tatuaggi, il tutto vestendo il personaggio in utilizzo con varie firme come Nike, Adidas, Vans e molti altri ancora. La quantità di oggetti finalizzati alla personalizzazione è incredibile, tant’è che vi è un vero e proprio imbarazzo della scelta, e se pensiamo anche alla creazione del nostro io virtuale, tutto ciò acquisisce maggiore valore. La creazione passa per un editor certosino, il quale offre opzioni di personalizzazione poco generose per quanto concerne la fisionomia, mentre abbiamo la possibilità (come già visto) di lavorare sull’aspetto estetico con maggiore cura. Tra i contenuti inoltre abbiamo scovato la possibilità di attivare diverse mod per rendere il titolo ancor più semplice che godibile da giocare, così come il set di mosse potrà essere cambiato da quello moderno a quello classico, in onore della nostalgia che ci affligge.
Scontri a suon di trick
Sebbene vi sia una componente giocatore singolo piuttosto succulente, Tony Hawk’s Pro Skater 1+2 vede l’introduzione del multigiocatore online. Vicarious Visions infatti ha lavorato per offrire delle modalità in cui competere con altri giocatori, sia in locale che online. Nonostante i veri problemi di questo remake provengano appunto dal multigiocatore, possiamo dire che l’infrastruttura di rete è solida, seppur non manchi qualche piccolo inghippo col frame rate, ma tutto sommato ci riteniamo soddisfatti. Sono state confezionate diverse modalità, dalla conquista delle zone tramite “tag” all’ottenimento di punteggi attraverso le combinazioni migliori, fino a chi riesce a mantenere il primo posto fino alla fine. Sicuramente la varietà di obiettivi, in queste modalità, non sarà delle migliori, eppure quelle piccole modifiche bastano per realizzare un multigiocatore estremamente competitivo. La componente online è contrassegnata dal Jam, dove ciascuno skater può gareggiare senza pensare al ranking, mentre il Competitivo vi costringerà a dare il meglio per salire sull’Olimpo dello skateboarding. Spesso e volentieri (matchmaking permettendo) ci si scontrerà con altri sette giocatori, dove la confusione regnerà sovrana nel park. Fortunatamente non ci sarà modo di scontrarsi con gli altri concorrenti ed ogni caduta sarà unicamente merito vostro.
Sebbene vi sia una componente online sufficientemente solida, la vera chicca è la modalità Crea un park, che lascia poco spazio all’immaginazione. Ogni giocatore può creare il proprio hub in cui esibirsi con trick spettacolari, avvalendosi di un editor di creazione non troppo complesso. Possiamo decidere come realizzare il nostro park inserendo rampe, rail, elementi di scena, pool e molto altro ancora e condividere la propria creazione con gli altri giocatori. Una volta caricate sulle creazioni della community, ciascun giocatore (inclusi voi stessi) potrà provarla nel tempo libero. Non vi sono limiti sulla creazione, a patto che venga rispettato il confine delineato da un enorme quadrato, ma gli assett a disposizione sono tanti e vari, e in aggiunta, troviamo degli oggetti acquistabili anche nel negozio skate, giusto per non farci mancare nulla.
Un remake coi fiocchi!
Indubbiamente, l’obiettivo principale di Tony Hawk’s Pro Skater 1+2 è quello di riproporre l’esperienza dei due capitoli originali con una nuova veste grafica, modernizzando un grande classico della prima PlayStation che siglò la fine degli ’90 e l’inizio del nuovo millennio. Infatti, l’Unreal Engine utilizzata da Vicarious Visions ci regala dei colpi d’occhio impossibili da ignorare, con ambientazioni ricreate da zero e riadattate seguendo gli standard moderni, seguendo la via tracciata dal remake di Crash Bandicoot. Ad avvalere un ottimo lavoro di ricostruzione, oltre alla grafica moderna, ci pensa un comparto d’illuminazione capace di rendere ancor più realistici gli ambienti, con luci che filtrano finestre ed ombre ben congegnate, possiamo solo immaginare quale sia il risultato ottenuto con il Ray tracing. Il tutto accompagnato anche da una buona qualità delle animazioni che, trick a parte (stiamo parlando pur sempre di un titolo arcade), riescono a riprodurre diverse movenze con assoluta precisione, soprattutto quando si parla di flip, grind ed atterraggi.
Come già anticipato poco fa, anche i modelli degli skater sono stati riprodotti fedelmente, un lavoro che esprime solo cura per i dettagli in questo remake. Ciò che potrebbe far storcere il naso sono diverse texture poco curate, seppur questo piccolo difetto viene bilanciato da dei sessanta fotogrammi per secondo decisamente solidi. Anche il sistema di movimento è stato – ovviamente – svecchiato, ammorbidendo le animazioni e rendendo fluido il gameplay. Impossibile non spendere qualche parola di apprezzamento sulla colonna sonora: dai brani originali come “Superman” dei Goldfinger a nuove canzoni per rendere il tutto più moderno, una playlist acusticamente calzante seppur non vada in contro alle preferenze di ciascun giocatore.
Tony Hawk’s Pro Skater 1+2 si conferma come l’ennesimo remake – e non remastered – incredibilmente riuscito ad Activision. L’ottimo lavoro di Vicarious Visions è una forma di rispetto verso a quanto compiuto da Neversoft in passato, riproponendo in salsa moderna un grande classico firmato PlayStation. Dalla rievocazione nostalgica, che sia attraverso una colonna sonora appagante, o mappe ricreate con estrema cura in Unreal Engine, ad un gameplay arcade a tratti frustrante ma anche appagante, il quale non pone limiti sulla combinazione di trick eseguibili. Questo remake riporta in auge l’arte dello skateboarding, in un connubio tra passato, presente e futuro, un modo come altri per richiamare a sé quei ragazzi ormai cresciuti e attirare nuovo pubblico.