Lavorare con i brand su licenza, almeno ludicamente parlando, non ĆØ mai cosa semplice, specialmente quando si decide di andare a metter mano su un pezzo di storia del cinema – e non solo – come Star Wars. Lo sanno bene tutti quelli che ci hanno provato finora e lo sapeva ancora meglio EA Motive che, al netto di tutti i dubbi e le incertezze dovuti dalla classica ansia da prestazione de āla prima voltaā, ha sin da subito lasciato intendere di avere le idee ben chiare. Il suo primo progetto ĆØ un tripudio di stile, di amore verso il brand di Lucas e soprattutto una sorta di attestato di fiducia nei propri mezzi di non poco conto e porta il nome di Star Wars Squadrons.
Come si evince giĆ dal titolo, il lavoro dei ragazzi canadesi ĆØ ed era ben chiaro sin dallāinizio: lanciare sul mercato un titolo allo stesso tempo innovativo e dāaltri tempi, basato e incentrato unicamente sulle battaglie spaziali – con tanto di supporto alla realtĆ virtuale, ovviamente – a tema Star Wars.
E, come potrete ben immaginare, non stiamo parlando di un obiettivo di poco conto, anzi. Chi conosce la saga sa quanto importanti e iconici siano gli scontri in āsellaā ad un X-Wing o ad un caccia Tie e lo spettro di crollare dal punto di vista della riproduzione di tali emozioni era dietro lāangolo. Fortunatamente, al netto di una produzione che comunque palesa in qualche modo la sua natura ācontenutaā, resa evidente anche da un prezzo di vendita budget, la missione del team canadese può considerarsi riuscita, al netto di tutte le limitazioni dovute ad una formula che, chiaramente, risulta ben circoscritta, nel bene e nel male.
Star Wars Squadrons e il suo omaggio narrativo a George Lucas
Narrativamente e tematicamente parlando, Star Wars: Squadrons ricalca con convinzione e soprattutto dedizione il materiale originale, portando su schermo una storia perfettamente in linea con lo stile della saga, per la felicitĆ degli appassionati di vecchia data.
E, pur navigando nellāoceano della libertĆ creativa, il racconto si lega con forza al filone narrativo originale, con un espediente molto valido. La storia, infatti, prende il via subito dopo gli eventi narrati nellāEpisodio Sei, ossia Il Ritorno dello Jedi, e la conseguente vittoria della Ribellione nei confronti di un Impero Galattico colpito duramente dagli ultimi eventi. Proprio il plot narrativo si basa fortemente sullāeterna lotta tra le due fazioni, e in particolare sulla violenza e spietatezza di un Impero, appunto, desideroso di attaccare violentemente i ribelli, ora riuniti sotto il nuovo nome di Nuova Repubblica, dando la caccia e cercando di distruggere delle navi da trasporto su cui a bordo sono presenti molti dei superstiti dellāindimenticabile battaglia sulla luna di Endor. Proprio da questo terribile scontro si mettono in moto gli eventi che seguiranno tutto il gioco, impreziositi, e lo ribadiamo, da uno stile incredibilmente fedele e vicino al materiale di partenza.
Humour, tradimenti, voglia di rivalsa e sete di vendetta sono lāepicentro delle emozioni e delle azioni di ogni singolo personaggio, le cui storie vengono narrate principalmente tra una battaglia e unāaltra, durante le immancabili fasi di briefing che fanno da āpausaā tra uno scontro e lāaltro. Star Wars Squadrons, seguendo un poā la linea tracciata dal brand negli ultimi anni, ĆØ strutturato con la precisa volontĆ di far vivere al giocatore entrambi i punti di vista e lo fa proprio sfruttando il fattore gameplay.
Le missioni della storia, della durata complessiva di circa 8-9 ore, fanno sƬ che il giocatore possa impersonare entrambe le fazioni, con tutto ciò che ne consegue sia a livello narrativo sia a livello ludico, poichĆ© le diverse fazioni, un poā come nella controparte ārealeā, sfruttano veicoli profondamente diversi tra di loro.
Battaglie senza limiti
Proprio la diversità dei veicoli disponibili si lega con forza a quello che è certamente uno degli aspetti principali della produzione ma anche quello più ricco di incertezze nella vigilia: il gameplay.
Ć possibile dare agli spettatori un prodotto incentrato unicamente sulle battaglie spaziali – seppur a tema Star Wars – divertente e appagante, ma soprattutto stratificato? La risposta ĆØ sƬ, in buona parte, perchĆ© EA Motive ha saputo dare alla sua creatura – di cui può andare molto fiera – unāimpronta ludica ben precisa e nel complesso più che riuscita. Il cuore dellāesperienza risiede esclusivamente nella lotta di fazione, che come abbiamo avuto modo di appurare poco fa apporta modifiche sostanziali al gioco āpad alla manoā.
Impero e Nuova Repubblica hanno a disposizione ciascuno quattro tipi diversi di veicoli, che svariano dai classici bombardieri pesanti ai più agili e scattanti ricognitori, passando per mezzi più equilibrati o di supporto. Questa differenza si avverte fortemente in gioco, poiché ognuno dei veicoli riesce a dare al giocatore sensazioni diversi e un feedback a sé stante ogni qualvolta si decide di solcare i cieli.
Finire con lāesplodere sotto i colpi nemici ĆØ però molto semplice, specialmente nelle fasi iniziali, che richiedono al giocatore tanta dedizione per padroneggiare non soltanto i comandi di gioco, decisamente tanti, diversi e variabili da veicolo in veicolo (in alcuni casi), ma anche e soprattutto la schermata di gioco, volutamente immacolata e libera da ogni forma di HUD possibile. Lāepicentro dellāesperienza, comāĆØ giusto che sia, diventa la cabina di pilotaggio, da tenere costantemente sotto controllo per riuscire a districarsi attraverso il semplice, ma allo stesso tempo complesso, sistema di guida. Partendo dallāindividuazione dei nemici fino al conseguimento degli obiettivi, ogni cosa ĆØ da ritrovare proprio āleggendoā lāinterfaccia del proprio veicolo, tra cui spiccano anche dei potenziamenti dinamici che servono a rendere ogni veicolo più adatto alla vostra esperienza.
Tramite la pressione di uno dei quattro tasti direzionali del Pad o del Dpad, ĆØ possibile sbloccare, man mano, potenziamenti che vanno ad incidere su alcuni aspetti del gioco, in base chiaramente alla vostra esigenza. Ć possibile, magari, puntare sui laser, potenziando cosƬ la forza dāattacco, o magari dare più soliditĆ al vostro Caccia Tie rinforzandone gli scudi, ma in alternativa si può anche decidere di puntare sui propulsori, dando una spinta maggiore al proprio veicolo.
Ciò chiaramente si avverte maggiormente in multiplayer dato che, come dicevamo prima, nella Storia i veicoli sono sempre āfornitiā in modo automatico in base alla missione (ma comunque potenziabili, attenzione), ma appunto, ĆØ proprio una volta scesi online e iniziato a prendere confidenza con gli altri giocatori che viene fuori una vene strategica e tattica forse poco immaginabile, ma che in realtĆ pulsa con convinzione e rende lāesperienza di gioco molto più godibile e appagante di quanto si potrebbe immaginare.
Star Wars Squadrons, lāimportanza dei contenuti
Parlando di contenuti, ĆØ qui che abbiamo riscontrato i dubbi e le perplessitĆ maggiori sulla produzione. Se la storia ĆØ super breve – seppur piacevole – poichĆ© vuole risultare anche una sorta di grosso tutorial per ciò che attende veramente il giocatore, a lasciarci perplessi ĆØ la bontĆ dellāofferta multigiocatore, ovviamente la più attesa e probabilmente quella, trattandosi di un titolo del genere, su cui gli stessi ragazzi di EA Motive puntano.
Star Wars Squadrons offre al giocatore soltanto due tipologie di competizioni online: un classico deathmatch a squadre (5 contro 5) e le più iconiche e spettacolari battaglie tra flotte, che ricordano molto gli scontri con i Camminatori della serie Battlefront. In questa modalitĆ sono presenti, oltre a 10 giocatori per fazione, bot e grosse navi (da difendere o attaccare) controllate dallāIA, e lāobiettivo finale di ogni fazione ĆØ quello, chiaramente, di distruggere le flotte nemiche e la loro nave principale, costringendo i giocatori ad un gran lavoro di squadra e ad una comunicazione serrata, poichĆ© per poter buttare giù le difese nemiche ĆØ necessario passare attraverso step specifici e per nulla semplici.
Per quanto possa sembrare spettacolare e incredibilmente emozionante, tale modalitĆ , cosƬ come lāaltra, ha però un problema di fondo, legato alla resa sul lungo termine. EA Motive – con una mossa audace ed encomiabile, aggiungeremmo – ha giĆ fatto sapere che non verranno aggiunti altri contenuti in futuro e che il gioco ĆØ giĆ completo allo stato attuale, cosa che potrebbe portare, alla lunga, a un abbandono dai server di gioco da parte dellāutenza.
Va detto però che EA motive ha da subito āsbloccatoā il cross-play per la sua creatura ed ha inserito nel gioco una progressione ormai tipica per il potenziamento e lāunlock di vari oggetti cosmetici. Ciò dunque porta il giocatore ad affacciarci al gioco attraverso una progressione in game e dunque senza ogni forma di microtransazioni, una scelta sicuramente importante, ma che non riesce a fugare i nostri dubbi sulla longevitĆ dellāofferta multigiocatore complessiva, per quanto divertente ed eccitante allo stato attuale.
Star Wars Squadrons: spettacolo nello spazio
A livello estetico, Star Wars Squadrons ĆØ un vero e proprio tripudio di voglia di fare ma soprattutto di amore nei confronti di tutti gli appassionati della saga targata Lucasfilm, seppur non sempre preciso e riuscito.
Dando per assunto il colpo dāocchio formidabile in termini di vicinanza al materiale originale, ĆØ evidente quanto la produzione abbia sofferto di alcuni limiti strutturali, che però non hanno inficiato la qualitĆ e la bontĆ generale dellāopera. Da vedere, infatti, Star Wars Squadrons offre un impatto visivo impressionante nella sua fedeltĆ allāimmaginario di riferimento, ma anche sotto un profilo più strettamente tecnico.
Su PlayStation 4 Pro, infatti, il tiro gira sia online sia nella campagna sui 60fps stabilissimi, con una risoluzione di riferimento che oscilla oltre il full HD e il 4K (chiaramente in upscaling) e una pulizia generale di primissimo livello. A stonare un poā, però, ĆØ proprio la differenza tra le sequenze animate e quelle in game, chiaramente āpenalizzateā dalla natura stessa del gioco che rende ogni livello e ogni missione, e di conseguenza i vari scenari, āpiattiā e poco dissimili tra di loro.
A fare la differenza ĆØ però, ancora una volta, la grande cura per il dettaglio inteso come la ricostruzione degli stessi stilemi estetici tipici della saga, che offrono al giocatore quella sensazione di trovarsi un poā āa casaā impossibile da non elogiare, cosƬ come ĆØ doveroso fare un grande plauso al comparto sonoro. OST ma soprattutto i suoni vari (spari ecc) sono incredibilmente vicini allāiconografia della saga e rendono il fattore āimmersivitĆ ā ancor più marcato e quasi doveroso.
Conclusione
Star Wars Squadrons ĆØ una scommessa vinta, ma non del tutto. Dando per assunto che il gioco – in ogni caso – farĆ la felicitĆ dei fan della saga ĆØ impossibile non mangiarsi le mani per lāottima occasione mancata da EA Motive, capace di imbastire un titolo di medio budget dalle grandissime potenzialitĆ , ma non pienamente sfruttate. Da un punto di vista ludico, infatti, il titolo su licenza Star Wars ĆØ encomiabile per ricercatezza e feedback generale, ed anche dal punto di vista dellāimmaginario riesce risultare convincente. Di contro, però, troviamo unāofferta āpraticaā molto discutibile, fatta da una campagna molto corta e poco audace e da un parco multigiocatore risicato e su cui aleggiano molti dubbi sul lungo andare. Nel complesso, comunque, e lo ribadiamo, la scommessa di EA Motive può considerarsi vinta, specialmente se si ĆØ cresciuti a pane e spade laser o, meglio ancora, con la Morte Nera nel cuore.