Halloween – o Allauin per gli intenditori – è alle porte e nonostante la pandemia globale, vi sono gli untori trasgressori che non vogliono rinunciare alla nota festicciola serale, trasformando un evento a tema in un concreto “28 giorni dopo“. Scherzi a parte e ricordandovi sempre e comunque di rispettare le norme di sicurezza, noi videogiocatori sappiamo sempre come festeggiare la nota ricorrenza importata dall’America, e il nostro bagaglio di nerd ci insegna che film e videogiochi spesso e volentieri sono un mezzo con il quale possiamo intrattenerci per la consueta serata horror.
Una maratona di questi due medium sancisce dunque il nostro consueto rituale, con la promessa di passare finalmente una notte insonne in preda agli incubi. Ma a volte, per noi videogiocatori è difficile saper scegliere cosa giocare per la tenebrosa notte di Halloween , ma tranquilli, noi di Gamesvillage veniamo in vostro soccorso. In questa nuova occasione, il sottoscritto vuole consigliarvi una serie di titoli usciti quest’anno da gustarvi il 31 ottobre, a luci spente e magari in solitudine, con la sola ed unica luce dello schermo ad illuminare i vostri occhi. Ansia e paura saranno elementi predominanti in questo articolo, dunque preparate inalatore, qualcosa per la pressione e qualche cambio di vestiti, giusto per prevenzione.
Un Halloween ansiogeno! – Amnesia Rebirth
Gli horror in prima persona hanno origini più radicate, ma la loro propagazione nel mercato avvenne nel momento in cui andavano di moda su Internet. Slender Man, Five Nights at Freddy e così via, fino ad arrivare ad Outlast, erano i “must-see” dell’epoca d’oro di YouTube, in cui ci si divertiva a vedere il personaggio di spicco di turno frignare davanti alla telecamera. Per un ritorno dunque a quei momenti e soprattutto, ricalcando un po’ un grande classico, il nuovissimo Amnesia Rebirth, fresco di recensione, è uno dei titoli più indicati per passare una notte di Halloween in preda agli incubi. Cosa ci ha convinti nel proporvi questa opera nuova di zecca? Distinguendoci dal consueto e moderno survival horror, che avremo modo di esplorare più tardi, l’opera di Frictional Games propone un’esperienza orribilmente audace, lasciando il giocatore in preda ad un’amnesia in un ambiente totalmente estraneo e isolato. L’ansia, i luoghi bui, i suoni che rimbombano nell’ambiente, la paura di essere braccati da qualcuno o qualcosa, sono elementi caratteristici che rendono questo titolo decisamente appetibile per la notte di Halloween. E non è tutto, poiché non possono di certo mancare gli ostacoli lungo il cammino, con puzzle ambientali da risolvere prima di poter procedere, e chissà cosa si nasconderà dietro quella porta, chissà se da quel luogo ne uscirete mai vivi, perché se il pericolo non può essere fisico, esso può colpirvi psicologicamente, mostrandovi realtà disturbanti per la vostra mente. Siete dunque sicuri di avventurarvi tra le dune del deserto dell’Algeria e vivere questa esperienza solitaria ma soprattutto, piena d’ansia?
Un Halloween all’insegna del terrore demoniaco – DOOM Eternal
Il cinema ci ha abituati a diverse sfaccettature dell’horror, dal classico serial killer come Jason di Venerdì 13, agli zombi di Romero, ai moderni paranormali come The Conjuring. Ma esistono anche dei sottoboschi, come lo splatter, il gore e nei videogiochi, possiamo identificare queste nomenclature in un solo prodotto: DOOM Eternal (QUI per la recensione). La paura è un istinto indomito di qualsiasi essere vivente, il quale lo avverte del pericolo incombente, e più pericoloso del Doomguy sinceramente, non esiste nient’altro, soprattutto per i demoni. Ed è impossibile non consigliare l’opera di Id Software, arricchita dal DLC The Ancient Gods Part 1 (QUI per la recensione), che espande e sfrutta al meglio le potenzialità ma ciò che per noi conta in questa occasione, è la trascendentale brutalità delle uccisioni, che sia dovuta dal melodico suono di una motosega, al rampino del canne mozze che aggancia ed incendia ogni demone, dove il giocatore abbandona il ruolo di vittima e si evolve in un carnefice temuto dagli dei. E come se non bastasse, la perfida colonna sonora è un toccasana per il nostro istinto di slayer, trasformandoci in diavoli assatanati pronti a compiere mattanze di buon gusto. Le urla strazianti dei nostri nemici saranno solamente il dessert dopo la nostra scorpacciata di carne marcia, un banchetto demoniaco il cui sangue versato verrà scolato in un calice di buon vino, un’ottima degustazione che ci porterà ad impersonare la pura essenza della paura. Forse abbiamo esagerato? Beh, provate per credere.
Uno stalker tutto speciale – Resident Evil 3
E’ impossibile non consigliare almeno un capitolo della celeberrima saga di Resident Evil, un marchio da più di vent’anni ci accompagna spaventandoci nei modi più disparati, e Resident Evil 3 (QUI per la recensione) non può mancare in questo Halloween 2020. Avvalorato dalle potenzialità del Re Engine, il remake di Resident Evil 3: Nemesis mostra ancora una volta come Capcom riesca a somministrare il terrore attraverso l’ansia di essere seguiti, braccati e imprigionati nella morsa del Nemesis, che seguirà Jill Valentine per tutta Raccoon City. L’apporto tecnico dato dal nuovo engine, rende il grande classico PS One ancor più spaventoso, grazie ad un comparto sonoro che intimorisce il giocatore con i rumori ambientali, da cui è possibile percepire i lamenti degli infetti. Come se non bastasse, a render ancor più ansiosa l’avventura tra le strade della città, le molteplici situazioni critiche e le continue fughe dal Nemesis alimenteranno una tensione tale da obbligare il giocatore ad affrontare i vari scenari con grandissima cautela. Ma il mostro dell’Umbrella non sarà l’unica minaccia: a partire dagli infetti che hanno invaso le strade, le diverse mutazioni del virus hanno dato vita a creature di varie forme, sempre più spaventose e pericolose, difficili da eliminare e in un momento in cui le risorse scarseggiano, la loro presenza diventa ancor più temibile. Ed omologandosi all’horror moderno, il titolo vi prenderà alla sprovvista con diversi jump scare, che per i più sensibili, andranno ad influenzare l’attività cardiaca del corpo, avviando un meccanismo d’invecchiamento prematuro. Ad aggiungersi al compendio, mutilazioni, corpi flaccidi e corrosi sempre più dettagliati, situazioni che superano l’inverosimile, rendono quest’opera un degno b-movie horror videoludico tutto da gustare, e la possibilità di selezionare una difficoltà sempre più crescente renderà l’avventura più temibile e spaventosa, e data la sua longevità, potrebbe essere il titolo perfetto da consumare nella notte stessa del 31 ottobre.
Una tranquilla cittadina, sconvolta da un’apocalisse – Daymare 1998
Nato come remake fan made di Resident Evil 2, Daymare 1998 (QUI per la recensione) è la prima delle due perle horror che troveremo da qui in avanti in questo articolo. L’horror sviluppato dal piccolo team italiano di Invaders Studio è un tributo alla saga di Capcom, rievocando il genere ludico nell’era d’oro degli anni novanta, racchiudendo in sé diverse caratteristiche nostalgiche. Per chi non lo conoscesse ancora, si tratta di un survival horror che fa marcia sull’ambientazione per instillare nel giocatore ansia e paura, ponendo un racconto degli eventi vissuti dal punto di vista di tre personaggi, capitalizzando situazioni più disparate in quel di Keen Sight. Anche l’esplorazione, tra uno zombi e l’altro è stata particolarmente curata, permettendo al giocatore di raccogliere oggetti e risorse per far fronte ai pericoli della città messa in soqquadro, il tutto sapendo spaventare il giocatore senza un frequente utilizzo di jump scare, una caratteristica da non sottovalutare data le genuinità con cui proverete paura. Se siete alla ricerca dunque di un’esperienza horror che ricordi la vecchia scuola, Daymare 1998 potrebbe essere l’opzione definitiva al vostro desiderio di assaporare il pericolo, facendo attenzione a non diventare una carcassa vivente.
Siamo su DMAX, vero? – Phasmophobia
Alzano le mani tutti coloro che la sera, qualche anno fa, guardavano sul canale DMAX Cacciatori di Fantasmi. Solo io? Bene. Il titolo di cui vi parleremo in questa fetta di articolo è niente di meno Phasmophobia, che nelle ultime settimane sta dominando le classifiche di Steam scavalcando prodotti più blasonati come Among Us. Che cos’è e perché questo titolo è tra i più indicati con cui passare questo Halloween? Semplicemente, si tratta di un titolo che, seppur sviluppato da una persona, vanta di meccaniche alquanto singolari, le quali ci riconducono ad un titolo simbolo di questa generazione: P.T Silent Hill. Ciò che condividono queste due produzioni è l’interazione col giocatore stesso, che nei panni di un cacciatore di fantasmi, la sua voce sarà uno dei vettori principali con cui i fantasmi agiranno nel gameplay, interagendo con l’ambiente affinché l’incauto giocatore finisca per prendersi un bello spavento. Disponibile attualmente in Early Access su PC, Phasmophobia permette a diversi giocatori di cooperare in qualità di cacciatori di fantasmi in una vera e propria indagine sovrannaturale, e il suo successo lo ha portato a scalare la vetta della piattaforma di Valve con un picco di ottanta mila utenti connessi contemporaneamente, diventando popolare soprattutto su Twitch. Il titolo di Kinetic Games è una valida alternativa per passare Halloween in compagnia con amici, e godersi qualche sano infarto.
I titoli da consigliare di certo non finiscono qui. Da tener d’occhio assolutamente troviamo The Dark Pictures Anthology: Little Hope, in arrivo il 30 ottobre su console e PC, seguito di Man of Medan, l’horror interattivo sviluppato da Supermassive Games, nonché autori dei vari Until Dawn, Rush of Blood e The Patient. Segue un altro titolo che finalmente è pronto per uscire dall’Early Access il medesimo giorno: Visage, un horror in soggettiva ispirato a P.T Silent Hills, che vi braccherà psicologicamente. Abbiamo anche NiOh 2, il quale esplora ancora una volta il folklore del Giappone e gli orrori legati alle sue leggende, tra maledizioni, storie di paura e molto altro ancora. Infine, il curiosissimo Pumpkin Jack per un richiamo fortissimo a MediEvil, con un protagonista che definirlo “zuccone” è solo un complimento, il quale affronterà un’avventura macabra come quella di Sir Daniel Fortesque.