Xbox Series X Recensione: l’evoluzione targata Microsoft

Xbox Series X Recensione

Xbox Series X è finalmente nelle nostre mani. La nuova generazione di console è ufficialmente arrivata e negli scorsi giorni abbiamo avuto modo di vederla e giocarci, analizzando ogni minimo aspetto della nuova ammiraglia di Microsoft, attesa in tutto il mondo a partire dal prossimo 10 novembre. Cosa si nasconde nella tanto discussa next gen e quali sono i passi che ha compiuto l’azienda di Redmond per arrivare preparata al salto tecnologico? Farà più o meno rumore? I caricamenti come saranno? E la qualità grafica? Ora che ci siamo immersi nelle potenzialità di Xbox Series X, siamo pronti a darvi una risposta.

Xbox Series X Recensione

Un design semplice, ma accattivante

Tutti noi ricordiamo le eterne discussioni sui design delle nuove console, ormai campo di battaglia prediletto per ogni fanboy e amante delle console war, e Xbox Series X non è stata ovviamente un’eccezione. Eppure, al momento dell’apertura del packaging, non abbiamo potuto far altro che ammirare la nuova macchina da gioco targata Microsoft in tutta la sua bellezza.

Sì, il design è molto basico e ricorda i classici mini tower utilizzati per i PC desktop. Tuttavia, dobbiamo ammettere che il suo volume è indubbiamente minore rispetto a ciò che noi tutti ci aspettavamo. La colorazione è il classico nero corvino, il quale ci accompagna dalla generazione di One. Sulla superficie del dispositivo da gioco ci sono pochissime frivolezze, oltre a un simpatico easter egg che cita “Hello from Seattle” sul retro della base verticale. Insomma, esteticamente ci sentiamo nuovamente a casa, in puro stile Microsoft. Crediamo che l’approccio minimale si sia rivelato vincente, visto che Xbox Series X può essere abbinata a qualsiasi tipo di soggiorno, camera e quant’altro, senza mai apparire fuoriluogo. Una grande rassicurazione per tutti coloro che erano dubbiosi sull’occupazione e l’appariscenza del prodotto.

Come già abbiamo menzionato in precedenza, è possibile porre il device in maniera orizzontale e verticale. Sebbene i grip di gomma siano molto stabili, siamo dell’opinione che Series X renda molto meglio se messa “in piedi” poiché il logo sarà più visibile e il sistema di areazione ben in vista.

Il sistema di areazione di cui avevamo bisogno, ma che non meritavamo

I più esperti in ambito tecnologico avevano già capito dall’inizio del perché la nuova Xbox Series X avesse assunto le sembianze di un case. Ebbene, il fattore primario è stato sicuramente il sistema di areazione o, se vogliamo fare gli spocchiosi, il cooling system.

In totale ci sono due punti in cui l’aria uscirà: nella parte frontale e quella retrostante, dove sono stati collocati tutti gli input video e della SSD. Il nostro interesse maggiore, però, va alla ventola in cima alla console. La suddetta è di grandi dimensioni, dato che la maggior parte del lavoro viene fatta da lei. Quello che ci ha più sorpreso, però, è stato il fatto che il componente non producesse rumore alcuno. Davvero, non c’è modo.

Abbiamo testato a spremere la macchina fino all’osso avviando circa dieci titoli contemporaneamente, ma nulla. La temperatura è rimasta invariata tutto il tempo, non mostrando segni di surriscaldamento, e il pezzo ha compiuto un lavoro magistrale nel mantenere i gradi a una temperatura sicura senza però danneggiare il nostro apparato uditivo. Siamo rimasti a bocca aperta alla realizzazione, a maggior ragione quando abbiamo elencato decine di PC da gaming che, invece, sembravano essere degli aeroplani pronti a spiccare il volo.

L’abbiamo prima ipotizzato, ma poi constatato, però la spiegazione più ovvia e plausibile è che la ventola ha una doppia funzione. Come già accade per molti computer con build apposite, il pezzo girevole oltre a cacciare l’aria in eccesso inspira anche aria fredda all’interno. L’altra sezione del cooling system funge unicamente da bocca di uscita, ragion per cui il suo scopo è minimale comparato all’apparato esterno. In entrambi i casi, però, è stato progettato un sistema honeycomb che garantisce un’integrità strutturale maggiore rispetto al normale, ciò accade anche per i mouse da gioco.

Xbox Series X Recensione

Interfaccia: l’evoluzione naturale di Xbox

Ogni cambio generazionale ci ha sempre riservato delle sorprese inaspettate, ma se c’è un elemento sul quale Xbox Series X ci ha stupiti è stata proprio l’interfaccia del menu principale. Potrà sembrare invariata dalla scorsa generazione, ma non lasciatevi ingannare!

In pratica, ci ritroveremo sempre il solito menu con le varie sezioni dei servizi offerti dalla macchina da gioco. La libreria, l’area dedicata al Game Pass e allo store sono solo alcune delle parti che già abbiamo visto in passato. Attenzione, però, non stiamo criticando la scelta degli sviluppatori della console, anzi. Troviamo l’idea di non stravolgere il design del firmware ottima, soprattutto quando sono stati implementati alcuni cambiamenti volti ad alleggerire e rendere generalmente più piacevole l’interfaccia di Xbox Series X. Non stiamo ovviamente parlando del passaggio che c’è stato tra Xbox 360 e la scorsa generazione, ma le migliorie sono chiaramente visibili e sono tutte votate a quella che potremmo definire come l’evoluzione naturale di Xbox. Ora l’interfaccia è decisamente più leggera sull’hardware della console, che non rallenta né si trova a caricare per diversi secondi una sezione del menu principale. Tutto scorre liscio come l’olio, ogni elemento si fa notare come dovrebbe, entrando in un mosaico che rappresenta con ancor più chiarezza la visione di Microsoft per il futuro di Xbox.

Una piccola precisazione che vogliamo fare è il fatto che nella navigazione fuori da ogni app la risoluzione è bloccata a 1080p. Questo non rappresenta in nessuna complicanza, anzi, rende più veloce tutti i nostri comandi poiché Series X funziona al massimo delle sue performance. Inutile dirlo, ma una volta che avviamo un gioco la qualità video assumerà le opzioni grafiche da noi impostate automaticamente.

Giocare, sì, ma mai come prima

Ma si sa, la ciliegina sulla torta è l’ultima cosa che viene messa. Durante la nostra fruizione ludica con Xbox Series X abbiamo notato diversi aspetti che ci hanno stupito, a dir poco.

Primo fra tutti è sicuramente la feature del Quick Resume, introdotta proprio con la next gen. Non importa quanti titoli aprirete, cosa state facendo o se siete nel bel mezzo di un combattimento contro cento yakuza arrabbiati neri con voi, cambiare applicazione non è mai stato così veloce. Abbiamo registrato che, con ben dieci programmi aperti allo stesso tempo, la funzione riesce facilmente ad avviare tutto in circa 10 secondi facendoci ritornare esattamente allo stesso punto in cui ci eravamo lasciati dall’ultimo avvio nella stessa sessione.

Ci sembra scontato dirlo ora che l’abbiamo provato, ma sì, i tempi di caricamento sono quasi inesistenti. Anche qui, abbiamo cronometrato e il tempo di risposta è di circa 1 secondo per avviare un vecchio salvataggio. Inoltre, pare che tutte le opere interattive non vengano mai chiuse, bensì continuano a funzionare in background senza appesantire l’attuale esperienza. Una vera e propria rivoluzione tecnologica, la quale ci consente di cambiare fruizioni in un battito di ciglia.

Dulcis in fundo: la resa visiva. Le promesse vanno mantenute, e Microsoft lo sa. Ecco perché tutte le demo che abbiamo potuto testare sono riuscite a mantenere la fluidità di gioco promessa a 1440p e 120FPS oppure 4K e 60FPS. Insomma, prestazioni o grafica? La scelta è vostra, tanto ci pensa Xbox Series X a gestire il tutto magistralmente.

Xbox Series X Recensione

Il controller: rivoluzionario, ma non troppo

Nonostante le ovvie similitudini con la scorsa generazione, il nuovo controller di Xbox Series X risulta forse tra le più grandi sorprese riservateci dalla nuova generazione di Microsoft. Parliamo di un form factor sostanzialmente invariato e che non vuole evolversi da Xbox One – continuando a funzionare con le due classiche pile AA – ma che nasconde invece una serie di migliorie che ridefiniscono l’intera esperienza di gioco: dai singoli tasti all’inclusione di un’entrata di tipo USB-C, passando per la rinnovata croce direzionale, ora realizzata con una cura che fa l’occhiolino alla scena Esportiva, sono questi i cambiamenti che fanno davvero la differenza.

Cambiamenti che d’altronde trasformano la gestione dell’accessorio in questione in una naturale evoluzione da Xbox One. Sono stati cambiati gli switch ai tasti, adesso ogni pressione ha una tattilità maggiore e il feeling a ogni nostra azione è migliorato esponenzialmente. Il travel di ogni bottone è diminuito, riducendo i tempi di risposta e debounce per i quattro trigger. Ciò si rivela molto utile negli sparatutto.

Ai due lati è stata anche aggiunta una superficie antiscivolo, molto simile ai grip che possiamo trovare in altri prodotti dedicati al gaming. Tuttavia, potete stare sereni per quanto concerne la sua integrità poiché l’installazione è avvenuta tramite saldatura.

https://www.youtube.com/watch?v=DIMAujZpry0

In definitiva abbiamo ampiamente apprezzato la nostra esperienza con Xbox Series X. Partendo dal suo design minimale, ma adatto a tutti i tipi di ambienti, non possiamo far altro che elogiare gli ingegneri, i quali sono riusciti a sviluppare un sistema di areazione al pari di quello di un normale PC da gaming. Inoltre, il Quick Resume è la feature che ci introduce a un nuovo modo di giocare, dove i tempi di caricamento sono quasi inesistenti e passare da un titolo a un altro non sarà più accompagnato da una tediosa attesa. Nota di merito per il controller, che ha anche subito un miglioramento negli switch utilizzati nei tasti e una presa migliorata grazie alla superficie antiscivolo posta ai lati.

Xbox Series X Recensione

Xbox Series X: specifiche tecniche

PROCESSORE

CPU: CPU Zen 2 personalizzata 8 core a 3,8 GHz (3,66 GHz con SMT)
GPU: 12 TERAFLOP, 52 unità di calcolo a 1,825 GHz GPU RDNA 2 personalizzata
Dimensioni Die SOC: 360,45 mm
Processo: 7 nm Enhanced

MEMORIA E SPAZIO DI ARCHIVIAZIONE

Memoria: Bus GDDR6 a 320 bit da 16 GB
Larghezza di banda della memoria: 10 GB a 560 GB/s, 6 GB a 336 GB/s.
Archiviazione interna: Unità SSD NVME personalizzata da 1 TB
Velocità effettiva di I/O: 2,4 GB/s (nominale), 4,8 GB/s (compressa, con blocco di decompressione hardware personalizzato)
Memoria espandibile: Seagate SSD proprietaria da 1TB

CAPACITÀ VIDEO

Risoluzione di gioco: 4K reale
High Dynamic Range: Fino a 8K HDR
Unità ottica: Blu-ray 4K UHD
Obiettivo prestazionale: Fino a 120 fps
Funzionalità HDMI: Modalità a bassa latenza automatica. Frequenza di aggiornamento variabile HDMI. AMD FreeSync.

PORTE E CONNETTIVITÀ

HDMI: 1 porta HDMI 2.1
USB: 3 porte USB 3.1 Gen 1
Wireless: 802.11ac Dual Band
Ethernet: 802.3 10/100/1000
Accessori radio: Radio Xbox Wireless dual band dedicata.

DESIGN

Dimensioni: 15,1 cm x 15,1 cm x 30,1 cm
Peso: 9,8 lb

SPECIFICHE AUDIO

DTS 5.1
Dolby Digital 5.1
Dolby TrueHD con Atmos
Fino a 7.1 LPCM
Recensione a cura di:
  • Luca Foderini, Tech Editor
  • Valerio Kohler, Deputy Editor
  • Marco Accordi Rickards, Editor-in-Chief

VOTO: 9.5

Metalmark, giornalista, scrittore e docente universitario, si dedica al culto delle avventure Infocom, di X-COM e dell'Intellivision. Come hobby, dirige VIGAMUS, il Museo del Videogioco di Roma, e i corsi di VIGAMUS Academy. La sua prima rivista da caporedattore? CUBE. Poi tante altre, tra cui PSW, Xbox World, PC Games World, Game Pro (EDGE Italia) e Game Republic.