Devil May Cry 5 Special Edition Recensione: i demoni arrivano su next-gen

Devil May Cry 5

La next-gen di PlayStation è oramai alle porte e le innovazioni che abiamo descritto nella recensione di PS5 stanno per arrivare nelle case di tutti i videogiocatori. Uno dei primi titoli che sicuramente avrà interessato una buona fetta di fruitori è Devil May Cry 5 Special Edition. Come lo stesso nome ci fa capire, la nuova opera interattiva ha portato diverse aggiunte, grafiche e non, le quali saranno in grado di inaugurare nel migliore dei modi la nuova generazione di console.

Noi di GamesVillage.it abbiamo avuto l’occasione di poter provare in anteprima la creazione di Capcom proprio sulla macchina da gioco targata Sony. Non vediamo l’ora di iniziare ad analizzare e parlarvi delle nostre opinioni su uno dei primi AAA che vedranno la luce al lancio di Xbox Series X e PlayStation 5. Infatti, la versione digitale del nuovo Devil May Cry sarà disponibile per l’acquisto a partire dal 10 novembre, mentre quella fisica apparirà in tutti i negozi autorizzati dal 1 dicembre.

Insomma, siamo o pronti? Ci sono dei demoni a piede libero in città, e non vogliamo di certo posticipare la nostra caccia, in compagnia di Dante, Nero e del nuovo personaggio giocabile Vergil.

Devil May Cry 5Devil May Cry 5 è tornato baby!

Ed è proprio con l’iconica frase con la quale venne annunciato Devil May Cry 5 che vogliamo iniziare la nostra analisi della Special Edition. Soprattutto perché con l’approdo sulle console di nuova generazione, sono stati apportati numerosi aggiornamenti e innovazioni che migliorano esponenzialmente la nostra esperienza di gioco. Il primo è stato sicuramente il Ray Tracing, feature aggiunta appositamente per migliorare la resa visiva dei contrasti luminosi e dei riflessi nel corso della nostra partita. Quest’ultima ha ricevuto un’ottima gestione poiché può appagare gli occhi di ogni tipo di giocatore. In pratica, è possibile selezionare tra RTX Performance o RTX Grafica. La differenza fra le due è che la prima, seppure comprende ugualmente la tecnologia, ha un output sul nostro schermo minore rispetto alla seconda, la quale però non ci garantisce la stessa stabilità di frame rate.

Tuttavia, gli FPS sono stati l’ultimo dei nostri problemi durante le sessioni di gioco. Devil May Cry 5 Special Edition si è manifestato in tutta la sua potenza, riuscendo a mantenere il valore minimo di 30 FPS costante. Anzi, dobbiamo ammettere che pochissime volte ci è capitato di scendere a quel numero, visto che per circa il 90% della fruizione potevamo goderci i 60Hz in 4K. Innegabile, quindi, di come il lavoro da parte di Capcom nel comparto visivo sia stato curato nei minimi dettagli. E non stiamo parlando unicamente del piacevole risultato che abbiamo potuto osservare, ma anche del mantenimento di una soglia di frame per secondo più che accettabile. Un fattore molto decisivo, se consideriamo la tipologia di gioco di cui stiamo parlando.

Devil May Cry 5I am the storm that is approaching

Il vero protagonista di Devil May Cry 5 Special Edition è, indubbiamente, Vergil. Lo storico rivale, e fratello, di Dante ha ricevuto una modalità storia a lui dedicata. Ovviamente, ciò lo ha reso un personaggio giocabile a tutti gli effetti, realizzando i sogni di molti fan della community.

Le combo e l’equipaggiamento che il mezzosangue ha a sua disposizione sono numerosi e portano una ventata d’aria fresca all’interno dell’opera interattiva. La spettacolarità delle combo e la maestria richiesta dal protagonista non è per tutti, ecco perché molti fruitori dovranno rimboccarsi le maniche ed imparare tutto ciò che il figlio di Sparda ha da offrire. Il gameplay è più profondo di quanto si possa pensare, ragion per cui c’è molto da scoprire e analizzare. Non poteva mancare l’implementazione di nuove mosse e features, come i Doppleganger. I suddetti sono esattamente delle copie di Vergil, le quali possono essere utilizzate per innovare il nostro parco mosse e sferrare attacchi devastanti dalla lunga durata. Ci sentiamo quasi in colpa per coloro che dovranno affrontarli.

L’esperienza complessiva che abbiamo potuto sperimentare con lo spadaccino è stata più che soddisfacente. Ad ogni battaglia vinta o combo realizzata, dobbiamo ammettere di esserci sentiti appagati e immersi completamente nell’atmosfera di gioco. Quest’ultima, è stata sviluppata ad hoc per mostrare le capacità della nuova generazione. Non mancano, infatti, giochi di luce e contrasti di tonalità piuttosto evidenti, che di certo saranno una vera manna dal cielo per i fruitori che badano molto alla grafica.

Probabilmente l’avrete già capito dal titolo del paragrafo in questione, ma sì, abbiamo adorato la colonna sonora di Devil May Cry 5 Special Edition. Se già nella versione originale eravamo messi davanti ad una soundtrack di altissima fattura, i ragazzi di Capcom hanno dimostrato ancora una volta di essere dei maestri nella composizione di nuova musica. Partendo dalla battle track di Vergil, fino ad arrivare a quelle di alcuni boss, siamo rimasti a bocca aperta per la qualità offerta. In un hack’n slash, l’adrenalina è un elemento molto importante, ed una saga storica come questa non poteva di certo mancare la sua occasione di dimostrare di che pasta sono fatte le esperienze dei nostri cacciatori di demoni.

Le stesse boss fight a cui il nuovo protagonista è sottoposto sono a dir poco spettacolari. Viene fatto completo uso dell’hardware di PlayStation 5, il quale è riuscito magistralmente a presentare il tutto. Tra effetti particellari, demoni dalle dimensioni mastodontiche e Sin Devil Trigger, preparatevi ad un’esperienza mozzafiato perché i demoni sono tornati, ma c’è una tempesta che sta arrivando per spazzarli via tutti.

Devil May Cry 5Lo stesso Devil May Cry 5… ma next-gen!

L’esperienza di base di Devil May Cry 5 Special Edition con Dante, Nero e V come personaggi giocabili è rimasta invariata, narrativamente e meccanicamente parlando. Tuttavia, può rivelarsi un’ottima occasione per i neofiti della serie di potersi affacciare sul magnifico mondo della franchise targata Capcom. Nonostante le missioni siano le stesse, abbiamo deciso di parlarvene ugualmente perché in termini di performance è tutto diverso, grazie alla next-gen di console. Ne abbiamo sentite di cotte e di crude sui tempi di caricamento dei titoli che verranno pubblicati per le nuove macchine da gioco, ma finalmente possiamo provarlo in prima persona. E sì, il risultato è sorprendente. Dopo l’avvio del videogioco non dovremo più preoccuparci di aspettare davanti al nostro schermo per l’avvio della prossima missione. Ogni passaggio di scena ci impiega all’incirca un secondo, massimo uno e mezzo, denotando l’incredibile lavoro di ottimizzazione da parte degli sviluppatori dell’opera interattiva e PlayStation 5, la versione da noi provata.

Mantenere il livello qualitativo del 4K HDR a 60Hz senza però togliere nulla alle performance dei loading screen non è impresa da poco, proprio per questo dobbiamo elogiare il lavoro svolto da tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione di ciò. Fidatevi, anche se avete giocato l’originale, questa volta la vostra immersione sarà diversa. Un altro fattore è dato dall’innovazione del nuovo DualSense. Grazie al sistema dei trigger adattabili, possiamo sentirci parte integrante di ogni combattimento. Dalla durezza causata alla pressione per il rampino di nero, all’incredibile gestione della nuova vibrazione integrata nel controller. Giocare a Devil May Cry 5 su next-gen avrà tutto un altro sapore, decisamente eccezionale.

Tutto bello, ma non perfetto

Come già ne parlammo nella nostra recensione di Devil May Cry 5, anche la Special Edition non è esente da alcune problematiche. Durante la nostra campagna con Vergil, non abbiamo potuto far altro che notare come la linearità in ogni missione sia piuttosto marcata.

Davvero un peccato, visto che un po’ più di contesto e scene cinematiche avrebbero esaltato ancor di più l’aggiunta dei vari capitoli che hanno come protagonista il rivale di Dante. Ad ogni inizio di quest, già sapevamo come queste ultime si sarebbero svolte già dopo i primi livelli. Ancora una volta, la longevità non ci è amica, tuttavia non è propriamente un fattore negativo perché con la nuova opzione di difficoltà Legendary Dark Knight ci sarà sicuramente tempo da occupare. L’aggiunta comprende l’introduzione di un numero di avversari, a dir poco, spropositato ad ogni scontro. I veterani si staranno già sfregando le mani e non vedono l’ora di provarla, e dobbiamo ammetterlo, la modalità riesce a presentare un ottimo connubio di complessità ad un alto grado di divertimento.

Noi di GamesVillage.it abbiamo ampiamente apprezzato la nostra esperienza con il nuovo Devil May Cry 5 Special Edition. Dalle varie innovazioni grafiche, dovute all’introduzione del Ray Tracing, un incremento della qualità nelle texture degli oggetti di gioco e numerose opzioni di personalizzazione, possiamo tranquillamente dire che siamo entrati nel pieno della nuova generazione del gaming. I tempi di caricamento sono stati ridotti all’osso, se non quasi inesistenti. Il gameplay offerto dalla campagna di Vergil è stato gestito in maniera ottimale, soprattutto grazie all’incredibile parco mosse e feature che il personaggio ha a sua disposizione durante la sua avventura. Peccato per l’estrema linearità che è apparsa nuovamente anche nella storia dedicata all’eterno rivale di Dante, il quale però è riuscito a farci immergere in un nuovo modo di giocare. Non possiamo che dire che la next-gen di console non poteva che essere inaugurata con un titolo migliore. Lavoro quasi perfetto da parte del team di sviluppo di PlayStation 5, macchina da gioco su cui abbiamo provato l’opera interattiva, e dei ragazzi di Capcom.

Appassionato di videogiochi dalla tenera età di 5 anni, passando per diversi generi fino ad arrivare ai titoli eSports, coltivando una vera passione per la competizione e tutto ciò che la riguarda, soprattutto nell'ambito degli sparatutto in prima persona.