Hearthstone Follia alla Fiera di Lunacupa Recensione: in strani eoni…

Hearthstone Follia alla Fiera di Lunacupa Recensione

Venghino siori venghino, Follia alla Fiera di Lunacupa è la nuova, fantastica, mirabolante e misteriosa espansione di Hearthstone, di cui, con convinzione, vi presentiam la recensione! Tra dolci novità e inaspettati ritorni, luci colorate e rotaie arroventate, entrate nel tendone, e lasciatevi andare: quei tentacoli viola vi voglion solo abbracciare…

Hearthstone Follia alla Fiera di Lunacupa Recensione: la corruzione degli Dei Antichi

Tremate, gli Antichi son tornati! Non c’è dubbio che una delle lore più interessanti del mondo di Hearthstone e Warcraft in generale sia quella legata agli Dei Antichi. Probabilmente anche perchè si fonda sull’altrettanto apprezzatissima base “storica” dei racconti Lovecraftiani su Chtulu: avete un po’ di tempo per parlare del nostro signore e padrone Chtulu? No? Allora forse preferite la sua controparte Hearthstoniana C’htun, che in Follia alla Fiera di Lunacupa si rifà vivo… ma infranto. Nel paragrafo successivo, quello dedicato alle migliori carte, torneremo a parlare di lui, non dubitate. E di tutti i suoi cugini leggendari (in tutti i sensi possibili).

Nel frattempo, la corruzione miasmatica dovuta alla rinascita dei suddetti Dei Antichi ha avvelenato tutti gli astanti alla misteriosa Fiera di Lunacupa. Corruzione è proprio la parola chiave della nuova espansione, nonché la meccanica dedicata introdotta con essa. Una carta con Corruzione guadagna effetti aggiuntivi se, mentre si trova nella nostra mano, giochiamo un’altra carta con costo di mana superiore al suo. La mia adorata Bigliettus, ad esempio, costa 6 mana. Se prima di calare la sua furia distruttiva sul campo e sull’avversario gioco una Distorsione Fatua da 8 mana (per esempio) il suo effetto cambia. Da “quando giochi questa carta distruggi le prime cinque carte del tuo mazzo” a “quando giochi questa carta distruggi le prime cinque carte del mazzo del tuo avversario“. Costo, punti di attacco e vitali restano, in questo caso, alterati.

Hearthstone Follia alla Fiera di Lunacupa Recensione, io do qualcosa a te, tu dai qualcosa a me

La flessibilità della meccanica Corruzione, abbastanza innovativa anche per altri giochi di carte, è evidente; e in un gioco come Hearthstone, digitale, è galvanizzante vedere letteralmente trasformarsi, artwork incluso, le carte nella nostra mano. Anche perché, lato artistico, Fiera di Lunacupa è l’ennesimo picco qualitativo raggiunto da Blizzard e dal team di sviluppo dedicato a Hearthstone. Le versioni “normali” e “corrotte” della stessa carta sono azzeccatissime, tanto che mi son trovato a testare mazzi diversi che le includessero solo per vedere le differenze direttamente in gioco, rimanendo ogni volta stupito.

Sono meno stupefacenti, in realtà, anche se vari come ho già anticipato, gli effetti “corrotti”, che non giocano troppo sul ramo dell’innovazione. Però, alla fine, fra chi si potenzia, chi evoca copie di se stesso, chi guadagna attributi supplementari, ce n’è un po’ per tutti i playstile e i deck. Tanto che la Corruzione non ha interessato solo classi storicamente cupe e temibili come il Warlock o lo Sciamano, ma anche altre più “luminose” come il Druido. Orco Forzuto, infatti, è l’aggiunta perfetta per un archetipo che punta a calare in fretta grosse creature potenziate, dato che da corrotto costa 0 mana. Immaginate di evocarlo dopo “Legge del più forte”, potenziato da un +4/+4. Un 10/10 a costo zero non si può rifiutare, no?

Hearthstone Follia alla Fiera di Lunacupa Recensione, le migliori carte dell’espansione secondo noi (per ora)

Parlando di carte, non potevamo certo esimerci dal condividere con voi le nostre opinioni su quali siano le migliori (per ora) nell’espansione. Il power level estremamente ben bilanciato si riflette anche nella distribuzione delle rarità. Sono poche le carte “filler“, quelle che non userete mai nemmeno per sbaglio. E molte, di contro, quelle interessanti non solo in archetipi già collaudati, ma anche in altri emergenti da tempo e mai davvero esplosi nella ladder (beast hunter, io credo ancora in te n.d.r.).

Per semplificare, come già fatto in ogni recensione di Hearthstone finora, ci limiteremo alle carte che possono dire la loro più efficacemente tanto oggi, nell’early phase dell’espansione Follia alla Fiera di Lunacupa; quanto più in là, a meta stabilizzato, con uno sguardo al futuro e la capacità di preveggenza che ci contraddistingue. Inutile, infatti, ricordarvi come sempre di non shardare nulla per almeno due settimane dopo la release, e di creare solo le carte che davvero vi sembrano irrinunciabili. Tutto può cambiare in un soffio, e il castello di carte costruito con tanta fatica e polveri è sempre a rischio crollo in questo lasso di tempo!

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-Amalgama del Circo

Semplice semplice, forte forte. Amalgama del circo è un’altra creatura che “è tutte le creature”, un taunt 4/5 a costo 4. Come il suo gemello diverso Amalgama dell’incubo, dall’espansione Boscotetro (un 3/4 a costo 3), è caratterizzato da un fantastico rapporto costo-prestazioni. Sta bene in quasi ogni mazzo che abbia bisogno di tipi specifici, non mangia tanto, sporca poco, e risponde bene ai comandi. Un cucciolone insomma.

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-Bidonata

Il ladro non ha avuto rivelazioni mistiche fondamentali con Follia alla Fiera di Lunacupa. Ma ha guadagnato qualche trucchetto aggiuntivo di supporto che lo aiutano a solidificare la sua posizione nelle classifiche legend. Bidonata è una di quelle carte che ogni deck ladro deve includere, che a costo 2 vi fa pescare una magia, o con combo una magia e una creatura. Già incredibilmente versatile e forte così com’è, dato che il ladro ha sofferto da due espansioni a questa parte una decadenza della sua capacità di pescata, in combinazione con la prossima carta della lista migliora ulteriormente.

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-Volpe Imbrogliona

Le carte con Combo spesso hanno un solo difetto: vanno giocate in turni avanzati per andare, appunto, in combinazione con altre carte; e anche quando costano pochi mana, ci tocca quindi spendere qualche cristallo in più per la carta precedente. Volpe Imbrogliona è un motore atomico a cui non manca davvero niente per diventare LA carta definitiva per il ladro, che a costo 2 con body 3/2 (quindi pure buono) riduce il costo della prossima carta con Combo che giocheremo di 2. Edwin Van Cliff a costo 1? Bidonata a costo zero? Non ho altro da aggiungere. Ah, è comune.

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-Sangue di G-huun

Il mio incubo più temibile nel corso di questi giorni di test non sono stati i tanto decantati Cacciatori di Demoni, o gli onnipotenti Sciamani Evolve: nossignore. Ma dei semplici e lentissimi Sacerdoti dotati della carta Sangue di G’hunn. 8/8 a costo 9, provocazione, e già così fa paura. In più, alla fine di ogni turno evoca una copia di una delle nostre creature dal deck, rendendola una 5/5. “E che sarà mai, la scassi e sei felice” direte. Eh no. Perchè se giocata in un Resurrect Priest non vi libererete mai di lei, o delle sue copie evocate dal deck che evocheranno altraa copie di altre creature che si ri-evocheranno dal cimitero; distruggendo, infine, la vostra sanità mentale, e i vostri punti vita. Ci mancava solo questa per il sacerdote, davvero, grazie Blizzard.

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-Vincitrice del Mistero

Il cacciatore, come il ladro, si è visto recapitare nel pacchetto Fiera di Lunacupa alcuni piccoli tool deliziosi e utilissimi. Su tutti, il mio preferito è Vincitrice del mistero, che a costo 1 rinviene un segreto e ve lo mette in mano. Semplice, veloce, rapido e, anche se randomico, utilissimo sia in early che in late game. Da una comune non ci si puòà aspettare di meglio, no?

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-Maestro delle Fosse

Scusate, ma cosa è successo allo Sciamano? Durante una delle prime partite fatte per provare qualche carta con Corruzione mi sono distratto un minuto per andare a prendere un bicchiere d’acqua, e al mio ritorno ho trovato il campo avversario, precedentemente vuoto, pieno di leggendarie, taunt, carte costosissime tutte evocate non si sa come in una sola volta sul terreno. Già pronto a gridare “bug, gioco rotto, disinstallo“, ho poi compreso che il nuovo motto dello sciamano, che poi nuovo non è, è “evolviti, o perisci”. Ogni carta, quindi, che mette sul terreno più copie di sè stessa o comunque altre carte senza dispendio di mana è benvenuta, perché nessun servitore resta sè stesso a lungo nelle mani degli sciamani 2020. Maestro delle Fosse, quindi, è un safe bet obbligatorio, che a costo 3 mette in campo fino a 3 creature che costano 3, ed evolvendosi possono assurgere rapidamente e porre fine alle vostre speranze.

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-Bigliettus

Non so come mai, ma ho avuto sempre un’attrazione fatale per la distruzione delle carte direttamente dal deck nemico. Forse perché trovo divertente immaginare la faccia del nemico quando vede le sue ultime speranze sfiorire prima ancora di averle avute nella mano; forse perché sono sadico e ho problemi comportamentali, chissà. Bigliettus, evocato con Corruzione, leva ben 5 succose carte dalla cima del mazzo nemico, ed è un 8/8 a costo 6. Anche se è una leggendaria di classe stregone, e quindi in teoria se ne può avere nel mazzo solo una, mi trovo spesso ad evocarne due o tre a partita, senza nemmeno faticare troppo. Ciao, sono un giocatore di Corrupt Warlock, e la prossima carta della lista è il mio Dio (antico).

-Y-shaarj, il profanatore

Sia lode ad Y’shaarj, il Profanatore, l’unico e solo, il prossimo candidato per un nerf istantaneo non appena il mondo si accorgerà di quanto può essere fastidioso e “rotto”, come si dice in gergo. Costa 10 mana, le sue misure sono 10/10, e quando entra in campo ci rimette in mano copie delle carte con Corruzione giocate nel corso della partita, facendole costare zero se le giochiamo nel turno in cui è arrivato sul campo a gamba tesissima. Tutto ciò che costa zero ci piace, ovviamente. In special modo se sono carte come Bigliettus, come Medico del Circo (cura 4 salute, oppure Corrotta infliggi 4 danni) o ancora Disastro a cascata (distruggi una creatura casuale avversaria, Corrotta distruggine 2, Corrotta due volte distruggine 3). Mi inchino di fronte al primo dei tentacolati maestri.

-Yogg-Saron, Maestro del Fato

Penultimo, non per importanza, Yogg-Saron, Maestro del fato. Al solo nominarlo molti iniziano a strapparsi i capelli, e per delle buonissime ragioni. L’incubo della ladder finito in Wild da tempo torna sotto mentite spoglie e con ancor più voglia di rendere l’RNG, il caso, una questione personale. Quando cala il suo corpicione morbidone sul campo, Yogg fa girare una ruota misteriosa che può scatenare uno di 6 mirabolanti effetti: lanciare una magia casuale su bersagli casuali per ogni magia giocata nella partita (il vecchio Yogg <3); riempire la nostra mano di magie casuali che costano 0; riempire tutte la board di creature casuali, e dare assalto alle nostre; prendere il controllo di tre nemici casuali, distruggere tutti i servitori e fagocitare le loro statistiche o, infine, lanciare pirosfere (10 danni) su bersagli casuali finchè uno dei due eroi non muore. Aiuto.

-C’thun, l’Infranto

Non potevamo che chiudere il cerchio della vita e della morte lovecraft-heartthstoniana con lui: C’htun, l’Infranto. Infranto perchè a inizio partita si fa in quattro, o meglio in cinque, e si mescola nel deck, ritornando uno e quinto solo quando abbiamo giocato tutti i suoi pezzi. Il bello è che già da solo ogni frammento ha un effetto interessantissimo e letale: infliggere 7 danni a nemici casuali, 3 dani a tutti i servitori, evocare un mini-c’htun 6/6 con taunt o distruiggere un servitore. E poi, dulcis in fundo, quando è infine tornato alle origini C’htun nostro bello di casa fa 30 danni suddivisi casualmente fra i nemici. Sentite anche voi odore di calamaro bruciato?

Il tentacolo nella manica di Blizzard

Follia alla Fiera di Lunacupa è un’espansione determinante per il futuro di Hearthstone. Tanto per cominciare, è stata capace, ancora una volta, di rinnovarsi senza cambiare nulla di quel che ci piace del gioco. Però, la ventata di aria fresca che ogni volta le nuove carte e meccaniche portano in Hearthstone è controbilanciata da una gestione discutibile della player base da parte di Blizzard. Nelle bancarelle della fiera abbiamo trovato infatti l’inizio della nuova fase, che abbandona la struttura a missioni rinnovabili in favore di un “pass” del tutto simile a quello di altri Free to Play (vedasi quello di Fortnite ad esempio). Le cui ricompense, al momento sono risultate sovra-prezzate, poco gradite dai giocatori paganti, e ancor meno da quelli non paganti. Per ammissione stessa di Blizzard, infatti, c’è ancora bisogno di tarare le ricompense verso l’alto, dato che, conti alla mano, ad oggi con il nuovo sistema anche giocando molte più partite ogni mese, otteniamo meno bustine e meno oro, sempre parlando di chi gioca free. Un passo falso importante, perché riguarda almeno il 50% dei giocatori, se non di più.

Ma siccome, lo ripetiamo, si sono resi conto immediatamente dell’errore, restiamo fiduciosi. Nel frattempo, ci divertiamo come pazzi a giocare in una ladder mai così varia e frizzante, ricca di archetipi diversi e, FINALMENTE, con tanti bei control performanti ad ogni livello e grado. Sarà l’acqua, sarà l’aria, lo zucchero filato; saranno le luci colorate sul soffitto o la musica incalzante. Ma questa espansione, che fa un balzo notevole nel passato storico, il migliore, di Hearthstone, ci è piaciuta e ci sta piacendo davvero moltissimo. Quanto? Allungateci un regalino, e lo saprete. Corrotti? Noi? Non sia mai! Va beh, per stavolta ve lo diciamo gratis…

 

Vive in simbiosi con la sua Switch, segnato da un'infanzia vissuta solo sulle console Nintendo portatili. Persino la sua prima console Sony è stata la portatile PSP, il che è tutto dire. Monta video da quando erano ancora di moda gli AMV su Dragon Ball, e si usava Movie Maker pensando di essere i nuovi Spielberg. Malato di giochi competitivi ed E-sport, ma anche dal lato opposto dello spettro di GDR e Story Driven, pochi titoli si salvano dalle sue spire, e solo perchè ogni tanto deve anche nutrirsi e dormire. Ha scritto questo testo, ma di solito non parla di sè in terza persona. Così, per dire.