Glorious GMMK Recensione: la entry level per gli appassionati

Glorious GMMK

L’industria delle tastiere da gaming sta subendo una notevole impennata nel corso degli ultimi anni. Non a caso, risulta molto semplice trovare opzioni personalizzabili per creare la vostra periferica perfetta ed adatta a tutte le esigenze da voi poste. Sfortunatamente, però, all’inizio non è molto semplice entrare in questo “mondo”, dato che sono richieste diverse conoscenze tecniche concernenti tutti i componenti che formano il pezzo nel suo insieme. Menomale che Glorious ha pensato di sviluppare il modello GMMK, il quale è disponibile dalla versione compatta (60%) fino ad arrivare a quella full size, che abbiamo testato per questa recensione.

Sebbene non abbiamo visto il resto della line-up, vi informiamo che l’unica cosa che cambia è il numero dei tasti dato dalle dimensioni scelte. I materiali di costruzione, il design e gli switch utilizzati e le feature sono pressoché identiche. Il prezzo resta identico per tutte le versioni, quindi si tratta sempre di 110 euro. Indi per cui è un costo entry level ed accessibile a molti, specialmente se siete interessati al mondo delle tastiere meccaniche “custom”.

Glorious GMMK

Glorious GMMK: specifiche tecniche

  • Length: 35.5 cm (TKL) / 44.0 cm (Full)
  • Width: 12.9 cm (TKL) / 12.9 (Full)
  • Height: 3.59 cm (TKL) / 35.9 (Full)
  • Case color: Black
  • Keys: 87 (TKL) / 101 (Full)
  • Cable Length: 1.8 metres, detachable
  • Switch options: Kailh and Gateron options
  • Polling rate: 1000 Hz
  • Keycap material: ABS
  • Keycap legends: Double shot
  • Keycap profile: OEM
  • Media keys: 12 media keys via function
  • Backlight: 16.8m RGB
  • Connection: USB 2.0 to PC, micro USB to keyboard

Glorious GMMK

Un ottimo prezzo con altrettanta qualità

La prima caratteristica che più salta all’occhio una volta provata la tastiera meccanica Glorious GMMK è sicuramente la sua qualità di costruzione. Nonostante siamo dinanzi ad un prodotto offerto ad una somma bassa rispetto al mercato, è impossibile negare la compattezza offerta dall’azienda.

L’intera base della periferica è in alluminio, rendendo così molto complesso rompere il pezzo, se non con cadute intenzionali e simili. Il resto del design è semplice quanto minimale. Non ci sarà un poggiapolsi incluso, anche se Glorious stessa li vende separatamente. Questo è il vero unico punto a sfavore della GMMK, visto che può risultare scomodo giocare e/o scrivere per un lasso di tempo piuttosto lungo senza un buon supporto ergonomico. L’angolazione in cui è possibile sollevare la tastiera non è abbastanza comfortevole per porre la propria mano in “posizione da gioco”. Indi per cui siamo dell’opinione che risulti praticamente obbligatorio acquistare un cuscinetto da porre alla base.

Passando oltre, crediamo che il vero punto di forza del componente sia proprio la modularità, ma di questo ne parleremo in un paragrafo apposito. Per ora ci atteniamo al comparto RGB ed il software dedicato, entrambi molto utili e personalizzabili. Nonostante le feature proposte non siano moltissime, abbiamo comunque ottime customizzazioni dal lato di profili personalizzabili e così via, rendendo la fruizione ancora più “nostra”. Lo stesso vale per il comparto di retroilluminazione, ma di questo ci sarebbe davvero molto, troppo di cui parlare. Specialmente perché è possibile cambiare il keycap (il “bottone”), per cui le combinazioni sono infinite. A prova di ciò, vi presentiamo di seguito una combinazione di un utente online con uno specifico set di terze parti.

Il vantaggio e la semplicità della modularità

L’aspetto più importante della tastiera Glorious GMMK è la modularità. In pratica sarà possibile cambiare keycap e switch, consentendoci di selezionare i modelli che più ci piacciono a livello estetico e utilizzare gli input che troviamo comfortevoli. La versione base monta degli switch meccanici Gatheron Brown, ma è possibile rimuoverli in favore di tutti quelli offerti da Cherry, Gateron e Kailh. Il brand ci avvisa che potrebbero esserci altre aziende compatibili con il loro prodotto, però non è certa poiché non sono stati fatti test. In breve, se decidete di non seguire i tre produttori menzionati, sarà vostro rischio e pericolo.

Il cambio di pezzi è semplice quanto rapido, dato che non dovrete far altro che seguire le istruzioni del manuale contenuto nella confezione. Addirittura, in aggiunta sono anche presenti i puller dei tasti e degli switch, ragion per cui non dovrete nemmeno comprarli separatamente. Questa singola feature della Glorious GMMK la rende una scelta perfetta nel caso in cui siate alla ricerca di un ottimo prodotto che ha componenti di base di buona qualità e che, peraltro, vi consente una vasta personalizzazione.

Non è da sottovalutare la semplicità dell’operazione di customizzazione, la quale rende possibile anche ai novizi di costruirsi la tastiera perfetta. Insomma, se avete preso un interesse recente nel mondo delle tastiere custom e non sapete da dove iniziare, allora la GMMK sarà decisamente un ottimo punto di inizio per affinare le vostre conoscenze tecniche.

E quindi… top or flop?

Risulta molto complesso constatare se la tastiera Glorious GMMK sia un’ottima scelta oppure no. Come sarà intuibile, il fattore che rende la valutazione difficile è proprio la modularità. Insomma, se non avete intenzione di personalizzare la periferica vi ritroverete davanti ad un ottimo prodotto ad un buon prezzo, ma di certo non è comparabile ad altri competitor, i quali però costeranno circa il doppio.

Nel caso in cui vogliate una base eccellente da cui partire per customizzare il modello, allora questa è la scelta che fa per voi. Sfortunatamente, l’unico vero punto a sfavore risulta l’ergonomia. In pratica sarete costretti ad acquistare separatamente un poggiapolsi, altrimenti risulterà molto scomodo e stancante dover giocare senza un supporto esterno.

Di base, gli switch Gateron Brown sono ottimi nel caso in cui vogliate una pressione che richieda più forza del normale, che risulterà in minori click accidentali. Inoltre, il feedback del componente è piuttosto marcato, dato che sentirete ogni input forte e chiaro. Se siete amanti della scrittura o del gioco con sottofondo uno spasmodico ritmo di pulsanti, forse non avrete nemmeno bisogno di cambiare gli switch.

I layout disponibili sono in ANSI e ISO. La scelta in questo caso è assolutamente soggettiva, anche se noi raccomandiamo il primo tipo poiché il tasto Shift è più grande e, quindi, più semplice da premere. Ovviamente come contro avrete che la disposizione dei tasti è quella americana, la quale è diversa da quella europea. Fortuna che la modularità ci consente di posizionare nuovi tasti rendendo ogni input uguale ad un layout ISO, ma con la differenza di avere lo Shift più grande.

La tastiera meccanicas Glorious GMMK si consolida come una delle migliori scelte in assoluto presenti attualmente sul mercato. nonostante il suo difetto di non comprendere una comfortevole ergonomia o di un poggiapolsi incluso apposito, la periferica risulta essere una delle migliori scelte nel caso in cui state cercando di entrare nel mondo delle tastiere personalizzate. La gestione del cambio di keycaps e switch risulta semplice quanto immediata, indi per cui sarà rapido prenderci la mano e iniziare a testare la vasta gamma di opzioni compatibili. In aggiunta, la base in alluminio risulta solida e senza problemi strutturali, quindi non sarà facilmente distruttibile. Tutto questo è disponibile a soli 110 euro. Non male, vero?

VOTO: 9

Appassionato di videogiochi dalla tenera età di 5 anni, passando per diversi generi fino ad arrivare ai titoli eSports, coltivando una vera passione per la competizione e tutto ciò che la riguarda, soprattutto nell'ambito degli sparatutto in prima persona.

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