FIFA eClub World Cup: campione il team italiano Mkers

Gli eSport stanno prendendo sempre più piede nelle coscienze di molti giocatori e qui in Italia l’entusiasmo continua a crescere imperterrito. Proprio in queste ore arriva la notizia della vittoria del team Mkers, primo club italiano a vincere il torneo di punta per tutti i club del mondo in ambito calcistico, l’eClub World Cup.

Un altro incredibile traguardo da inserire nell’eccezionale palmarès dell’azienda, la quale – dopo aver raggiunto il Six Invitational con la divisione di Rainbow Six Siege, le fasi finali della eChampions League e aver vinto le Global Series con Oliboli7, giusto per citare le vittorie più recenti, – ha coronato anni di duro lavoro con un successo in grado di proiettarla nell’olimpo del gaming competitivo italiano.

Il match clou si è giocato contro i campioni degli Astralis. La finale prevedeva una serie di sfide al meglio delle cinque, in cui avrebbe vinto il team in grado di anellare ben tre vittorie. Tutto lasciava presagire il peggio, tuttavia, Mkers non si è arresa e la squadra, nonostante le numerose difficoltà durante il match, è riuscita a riprendersi in modo straordinario.

Da un lato Prinsipe, con una partita perfetta, è riuscito a battere Ustun 3 a 2, sfruttando ogni opportunità e difendendo graniticamente il risultato; dall’altro, Oliboli7 è stato in grado di rispondere alla prima sconfitta dominando nella seconda partita e battendo Agge 4 a 1.

l terzo e ultimo match si era concluso inizialmente con un combattuto 2 a 2, con l’obbligo di giocarsela ai rigori, da sempre vero tallone d’Achille di Daniele Paolucci. Era scritto nel destino, però, che questa sarebbe dovuta essere la giornata di Mkers: con astuzia e invidiabile freddezza Prinsipe è riuscito nell’impresa, consegnando lo storico titolo alla sua squadra.

Un risultato, questo, che riflette il grandissimo lavoro di squadra svolto durante tutto il torneo, grazie allo studio certosino degli avversari e al fondamentale apporto sia dello staff che dei giocatori di Mkers.

All'età di sei anni, Fabio ha potuto mettere le mani su quella che sarebbe diventata, in estremamente poco tempo, la sua passione più grande: il videogioco. Dalla prima Playstation, vagando tra le terre simil-burtoniane di MediEvil fino a Crash Bandicoot e Tombi arriva, nel suo percorso di videogiocatore, a farsi appassionare da una moltitudine di generi e a crescere con loro, facendoli diventare parte integrante della sua vita e riconoscendo nel videogame una nuova forma di pura arte, oltre che di intrattenimento. Da quel momento, i suoi interessi mettono radici anche altrove, arrivando alla Settima Arte e alla musica, il gioco di ruolo e la lettura e tutto ciò che permette di sentire e immaginare mondi che ci sembrano, o sono effettivamente, lontani dalle nostre realtà.