A-Train All Aboard! Tourism Recensione: Binari Bollenti

A-Train All Aboard! Tourism

A-Train All Aboard! Tourism riporta finalmente sui nostri schermi la longeva saga di A-Train, una vera pietra miliare nel genere dei gestionali del trasporto, con un episodio ottimizzato al massimo per la console ibrida targata Nintendo, pieno supporto al touch screen ed una complessità al primo impatto inaspettata, non perché la serie ci abbia abituato alle cose semplici, sia chiaro, ma perché l’impostazione grafica in stile manga potrebbe trarre in inganno l’utente più incauto. Ebbene, smentiamo subito le aspettative edulcorate, siamo di fronte al più classico degli A-Train, complesso, poliedrico e variegato, un gestionale per esperti che, forse, stona quasi con le produzioni per questa macchina, in genere family-oriented per scelta di Nintendo stessa. Gli appassionati del genere troveranno letteralmente pane per i loro denti, da rosicchiare con forza. Indossate il vostro cappello da ferroviere, A-Train è tornato, e non concede sconti a nessuno!

ArtDink Corporation, gestiamo treni da trentasei anni, con fierezza giapponese

La saga di A-Train ha compiuto quest’anno il suo trentaseiesimo anno, si, perché il primo episodio della serie, purtroppo mai uscito dalle lande nipponiche, risale all’ormai lontano 1985. A Ressha de Ikō, questo il titolo originale dell’opera, sviluppato da ArtDink Corporation, debutta sui principali home computer giapponesi, come quelli basati su Standard MSX, Fujitsu Micro 7 (FM7), NEC PC-88 e PC-98, con una conversione tarda, nel solo 1991, per Nintendo Famicom, prima edizione console in assoluto. Da allora tra riedizioni e titoli inediti quasi trenta episodi invadono letteralmente il mercato, di cui una decina per la serie principale. L’opera arriva anche sui Personal Computer basati su MS-DOS nel 1988 grazie a Maxis, lo sviluppatore di SIM CITY, che rinomina temporaneamente l’originale A Ressha de Ikō II con l’accattivante Railroad Empire per l’Occidente. Il grande successo mondiale per la serie arriva però solo due anni dopo, nel 1990, grazie al terzo episodio per PC ed Amiga, basato su un nuovo motore grafico isometrico, simile a quello di SIM CITY 2000. Il gioco riceve per la prima volta il titolo di A-Train, che manterrà fino ad oggi per il mercato occidentale, raggiungendo anche Macintosh, NEC PC-98 e PC-Engine, oltre che Sharp X68000. Da allora il titolo esplode letteralmente, con diverse nuove versioni, tra cui spiccano quelle per SEGA Mega Drive, PlayStation, PC Windows, PlayStation 2, PlayStation 3, Xbox 360, ed i portatili PS Vita e Nintendo 3DS. Tra le più recenti installazioni infine l’episodio del 2017 per PlayStation 4, il divertente A-Train Exp. Poteva mancare un titolo per l’attuale ammiraglia Nintendo Switch? Decisamente no.

A-Train All Aboard! Tourism: trai i binari non siamo soli

Una pletora di personaggi primari popola l’universo di A-Train All Aboard! Tourism, tra questi spicca la Segretaria della nostra azienda, Trains Village Co. Ltd (vi ricorda qualcosa?), che si chiama Ayaka Matsushima, e che ci da il benvenuto durante il nostro primo giorno di lavoro come presidente della compagnia. Interagire con questi diversi professionisti della società è fondamentale per riuscire a gestire al meglio i tantissimi parametri da tenere sottocchio, anche perché spesso saranno magari capaci di darci il consiglio giusto al momento giusto. Se vi aspettavate di gestire una semplice compagnia di trenini siete in errore, anche stavolta, come in diversi episodi più o meno recenti, ArtDink Corporation ha deciso di fare le cose decisamente in grande, proponendo di fatto la gestione in multitasking dei più svariati aspetti del trasporto urbano, e sottotitolando in modo molto azzeccato il gioco con City Management Simulation. Con tanto di Monte Fuji nel logo. Campanilismo all’ennesima potenza. La gestione delle diverse compagnie di trasporto, delle loro azioni sul mercato e di ogni più piccolo parametro sarà necessario per far prosperare la nostra città e farla diventare sempre più grande e complessa. Da questo punto di vista il titolo farà la felicità di tutti gli amanti dei City Builder lì fuori. Specialmente di quelli vecchio stile, verrebbe da dire, si perché il comparto audiovisivo strizza decisamente l’occhio ai cari vecchi titoli gestionali degli anni novanta. Non a caso il primo giorno di partenza del titolo è il Primo Aprile 1992! Torniamo indietro di trent’anni, con la mente ma soprattutto col cuore. A quando abbiamo magari acceso il nostro inossidabile Commodore Amiga per la prima volta e provato il classico A-Train (A Ressha de Ikō III) che girava sui circuiti gestiti dall’inossidabile Motorola 68000. Il fattore nostalgia del titolo è alle stelle.

A-Train All Aboard! TourismL’impostazione pseudo isometrica del titolo per Nintendo Switch, in realtà leggermente inferiore ad alcuni episodi del passato in 3D reale con grafica realistica, pensiamo ad esempio ad A-Train HX per Xbox 360, risalente al 2006, sembra realizzata apposta per un pubblico nostalgico, anche se il pieno supporto al touch ravviva di molto l’esperienza finale, tutto è gestibile infatti sia via joycon che attraverso lo schermo tattile del portatile. Più classica ma meno immediata la fruizione televisiva, più divertente e veloce quella portatile, alla fine questione di gusti. La resa visiva sul grande schermo della TV casalinga è buono ma non buonissimo, per contro sul piccolo schermo risulta invece fantastico, anche se a volte i particolari latitano. Il titolo ci propone un totale di dodici diverse aree gestibili, di cui le prime due fungono in realtà da lunghi tutorial. La città fittizia di Nagashirojo, il primo scenario, è un vero e proprio gioco di parole intraducibile che scherza con la parola Dojo, ovvero palestra d’allenamento. Man mano che si prosegue con gli scenari si scopre la possibilità di viaggiare attraverso diverse epoche storiche, ognuna con il proprio livello di difficoltà legato specificatamente al periodo. Anche edifici, veicoli e piccoli particolari saranno adattati agli anni di gioco. e Un approccio storico e didascalico veramente interessante, bisogna riconoscerlo.

Per contro la modalità costruzione permette di creare una mappa completamente customizzabile, in ogni aspetto. La gestione del tempo attivo di gioco (TAG), come di consueto, è totalmente a nostra scelta, possiamo decidere di costruire tutto col tempo fermo e poi farlo partire una volta ultimato il percorso dei binari, la stazione e la compravendita dei terreni, più o meno di valore, o gestire tutto in tempo reale, o ancora rallentato, a secondo del livello di sfida che preferiamo. Gli scenari offrono delle visuali veramente mozzafiato, ispirate, come lecito immaginare, ai reali territori giapponesi, dove del resto il titolo è ambientato. ArtDink del resto è consapevole che la serie A-Train è osannata ed adorata in Giappone, ma da sempre è rivolta ad uno zoccolo duro di fan occidentali che segue ogni uscita urlando di nascosto BANZAIIII! Forse questo è il più grande limite di A-Train All Aboard! Tourism non voler uscire dalla nicchia di mercato che la serie stessa si è ritagliata, offrendo poche novità e non aprendosi troppo ai neofiti, per i quali, lo ammettiamo, il gioco potrebbe risultare decisamente ostico. Esattamente come succedeva nel 1990, del resto. Per questi ultimi consigliamo di affrontare il gioco inizialmente a modalità EASY, salendo magari successivamente ai due livelli più complessi, disponibili per ogni scenario di gioco. Pianificare bene la strategia all’inizio eviterà imbarazzanti messaggi da parte dei nostri collaboratori che ci avvertono di un inevitabile fallimento in arrivo! Una piccola nota per il comparto sonoro, composto da melodie a volte composte da musica fusion a volte quasi jazz, che rilassano molto durante le lunghe sessioni di gioco. Ottime per un gestionale. E sapere che ci sono ancora colonne sonore dalla qualità molto ricercata è confortevole, in un anno in cui i Daft Punk si sono sciolti.

La nostra compagnia ha deciso, il core business di quest’anno sarà costruire treni speciali dedicati al turismo, per il bene della gloriosa nazione giapponese!

Il motivo portante del titolo per Nintendo Switch, lo si capisce fin dal nome, è la complessa gestione economica finalizzata al miglioramento del turismo nazionale, ovviamente nel territorio del Giappone, setting dove il gioco è ambientato. Il modello economico risulta molto complesso ed a volte non facile da gestire nemmeno per gli esperti della serie. Superare con pieno successo uno scenario non sarà decisamente una passeggiata, preparatevi ferrovieri della domenica!  Attraverso la gestione delle singole società specializzate potremo controllare al meglio i grandi numeri del flusso turistico, correggendo eventuali errori di valutazione che portano a piccole falle nel sistema. “Siate folli, siate affamati!” diceva Steve Jobs, e questa filosofia sarà perfetta per il titolo. Osare costruzioni impossibili e stranezze bizzarre potrebbe attirare moltissimi turisti, sia chiaro! Spendere quasi tutte le vostre risorse per una attrazione turistica di una regione potrebbe essere un passo che vi salverà dal fallimento. I caricamenti sono molto lenti ma, per contro, le feature accessorie sono notevoli. La possibilità di vedere tutto in prima persona, già proposta da episodi precedenti, risulta affascinante, mentre la customizzazione e condivisione delle mappe online con altri utenti rende infinita la longevità, già altissima ai livelli più difficoltosi. A-Train All Aboard! Tourism ha mappe non molto estese ma affascinanti, e richiede circa tre GB liberi sulla memoria flash se scaricato dal Nintendo Store, purtroppo non presenta alcuna localizzazione in italiano, ma visto il genere di nicchia era difficile aspettarsela. Su Nintendo Switch è recentemente uscito un titolo analogo negli intenti, ovvero un gestionale a tema ferroviario, ma dall’impostazione decisamente  più moderna ed attuale, ovvero Railway Empire di Kalypso Media, di cui abbiamo parlato in questa pagina. Eppure, paradossalmente, i due giochi sembrano non andare assolutamente in competizione per la pur esigua nicchia di mercato che vanno a coprire, per via di impostazioni completamente differente. In mezzo a queste due diverse visuali si pone infine Japanese Rail Sim, sviluppato da Sonic Powered, che in Giappone è una vera istituzione. Il titolo è disponibile sul mercato dal 12 Marzo 2021 e ci sentiamo di consigliarlo principalmente agli appassionati del genere e allo zoccolo duro della serie, con riserva per chi non avesse mai provato una complessa simulazione ferroviaria. Un titolo romantico e d’altri tempi. Per chi lo volesse provare prima di acquistarlo a scatola chiusa, Nintendo ha messo a disposizione una demo molto esaustiva, disponibile in questa pagina. Tutti a bordo, esperti ferrovieri, gli altri restino a riposarsi in stazione, all’ombra dei ciliegi in fiore.

 

A-Train All Aboard! Tourism riporta la serie sul mercato mantenendo una impostazione classica e quasi retrò, con un comparto audiovisivo fin troppo classico dalle meccaniche di gioco vetuste che faranno la felicità dei retrogamer ma che, paradossalmente, non risultano molto adatte al pubblico moderno e soprattutto al target family, a cui la console spesso si rivolge.  Il setting giapponese è molto affascinante, come del resto tutti gli altri aspetti. La possibilità di avere scenari in epoche temporali diverse, la visuale in prima persona per vedere il proprio lavoro, la modalità costruzione e le mappe personalizzabili e condivisibili con altri giocatori completano l’offerta, aumentando la longevità dei dodici scenari base. Eccezionale la colonna sonora Fusion con eleganti venature Jazz. In poco meno di tre GB c’è un piccolo mondo fantastico, magari più adatto agli esperti del genere, ma che potrebbe appassionarvi se gli date una possibilità.

VOTO: 8

Super Fabio Bros, al secolo Fabio D'Anna (ma non diteglielo: ancora soffre perché Facebook lo ha costretto a usare il suo vero nome), è un collezionista leggendario di videogiochi nonché super esperto di retrogaming. Ha organizzato due edizioni della mostra ARCHEOLUDICA ed è Responsabile della Collezione al museo VIGAMUS, ha collaborato con i portali specializzati Games Collection e Retrogaming History. Adora Super Mario, Pac-Man e le sue adorabili cagnoline. L'obiettivo finale della sua vita è possedere tutti e 2047 i modelli di PONG esistenti. Attualmente è a quota 69.... quindi augurategli lunga vita e prosperità.