Dopo due anni passati bene o male più chiusi in casa che in giro a passeggio, siamo diventati tutti più streaming friendly, se non addirittura dei veri e propri streamer approdati su Twitch, su Youtube o su Facebook (sì, è possibile streammare anche direttamente su Facebook). Elgato, in questo scenario, dà una grossa mano (a volte anche due), a tutti e indistintamente. Che siate professionisti oppure no, infatti, se volete registrare le vostre sessioni di gioco per Youtube o streammarle su qualsivoglia piattaforma, probabilmente vi servirà una capture card (scheda di acquisizione), e l’Elgato HD60 S+ è quella che fa al caso vostro. Ve lo garantisco: non vi pentirete di averla acquistata.
Elgato HD60 S+ Recensione: più semplice non si poteva
Estratta la vostra nuovissima capture card dalla confezione originale (anche se l’appellativo di dispositivo di acquisizione sarebbe più corretto), tutto quello che dovete fare è collegare il tutto al PC con il cavo USB in dotazione. Quindi, infilare la presa HDMI che proviene dalla vostra console sempre all’Elgato HD60 S+, aprire il software proprietario fornito dall’azienda sul sito ufficiale, oppure un programma per lo streaming come OBS, Streamlab ecc., e iniziare a streammare. Tutto qua! Volendo, potreste voler collegare un ulteriore cavo HDMI dall’elgato al vostro TV/Monitor, per avere un feedback diretto del gioco senza imput lag, rallentamenti o perdite di qualità. L’Elgato infatti, consente il pass-through delle immagini in 4k 60fps: vale a dire che mentre fa il suo lavoro, non vi accorgerete nemmeno di averlo collegato alla console. Diversamente però, va detto che la qualità dello streaming/recording è “bloccata”: se giocate su PlayStation 5 o Xbox Series S/X, dovrete rinunciare a 30 o addirittura 90 frame. Ma per la gloria dello streamer, val bene fare un piccolo sacrificio, no?
Tuttavia, udite udite, il pass-through non fa da filtro per l’HDR. Un pro non da poco, considerato che non sono molte le schede di acquisizione con questa caratteristica, e ancora meno sono quelle che non necessitano di particolari setup sul pc o impostazioni da configurare per funzionare al massimo del potenziale. Addirittura, l’apparecchio può essere utilizzato per lo streaming con due P”, dividendo di fatto il carico dello streaming su due macchine, più l’Elgato. Anche in quel caso, l’Elgato HD60 S+ fa il suo dovere, autoconfigurandosi come monitor esterno sul pc che riceve il segnale, e non necessitando di praticamente alcun intervento da parte nostra.
Si tratta, ovviamente, di un caso di utilizzo “limite”, che non saranno in molti a sfruttare. Ma è bello sapere che una capture card tanto minuta, quindi portatile, e tanto semplice da utilizzare sia altrettanto facile da configurare. Elgato, in questo senso, ha lavorato lato software per consentire alla capture card di essere veramente “plug and play”: avvicinando al mondo consumer l’universo producer, e trasformando con un investimento non eccessivo (ma nemmeno economico) qualunque setup in un setup da streamer professionale.
L’apparecchio funziona egregiamente con qualunque console, comprese quelle di ultima generazione. Inoltre, è capace persino, con i cavi giusti, di funzionare con alcuni modelli di fotocamere, trasformandole di fatto in webcam dalla qualità superiore alla media. Un plus che spesso non viene considerato, ma che è da ricordare. Specialmente perché uno dei pregi più grandi dell’Elgato HD60 S+ è la sua versatilità, unita alle dimensioni minutissime… si, è davvero piccolo e compatto!
Quale software usare?
Stabilito che lato hardware l’Elgato è più che qualificato per qualsiasi impresa ludica, lato software è necessario fare qualche precisazione. L’Elgato HD60 S+ si interfaccia automaticamente con tutti i software di record e streaming quali OBS, Streamlab, StreamElement Live e via discorrendo. Inoltre, anche lato audio è possibile configurare l’apparecchio per mandare il segnale sonoro attraverso software dedicati quali Voicemeeter Banana/Potato, per controllare i volumi indipendentemente dal resto dell’audio del nostro PC. Il tutto, sempre senza bisogno di smanettare eccessivamente, plug and record/play.
Altrimenti, si può sfruttare il software proprietario di Elgato 4KCU, che, però, è più utile in caso siate Youtuber piuttosto che Twitcher/Streamer. Infatti, le funzionalità aggiunte dal programma 4KCU sono quasi tutte a vantaggio del recording.
Elgato HD60 S+: la scelta più smart
Per iniziare una carriera da streamer, o anche solo per fare “quel salto di qualità” che fa la differenza in un mondo competitivo come quello dei creator online, l’Elgato HD60 S+ è la scelta più smart che si possa fare. Semplicità di utilizzo e configurazione istantanea, dimensioni, solidità e affidabilità dell’apparecchio. Tutte qualità rese ancor più importanti dal macroverso di strumentazioni professionali che elgato sta costruendo prodotto dopo prodotto (sperando di poter utilizzare tali strumenti e confrontarli con altri già utilizzati da noi). In stile “apple” direbbero alcuni, e avrebbero ragione. Ma anche senza possedere un setup interamente Elgato, la capture card fa il suo lavoro più che egregiamente.
Se volessimo trovare un difetto all’apparecchio, probabilmente sarebbe… il costo. Non è di certo la macchina più economica sul mercato, questo è sicuro. Ma senza dubbio, è la più semplice da configurare, e la più affidabile sul lungo periodo, anche grazie ai continui aggiornamenti rilasciati per stare al passo con quelli dei sistemi operativi. Dite la verità: chi non ha mai penato per un update che, d’un tratto, rendeva improba l’impresa di streammare? Infine, tornando alle risoluzioni e alle prestazioni offerte dal dispositivo questo non permette soluzioni intermedie. Dunque, giocare a 1440p e 144 fps o a 1080p e 240 fps non sarà possibile, perché l’HD60 S+ imposterà il tutto in automatico a 1080p e 60 fps. Ovviamente, qui entriamo troppo nei tecnicismi, dato che il dispositivo garantisce quella qualità che soltanto poche schede di acquisizione riescono a toccare e mantenere. Appena ci sarà possibile, tenteremo di effettuare il confronto con qualche scheda “concorrente”, ma difficilmente decideremo di cambiare game capture, dato che al momento anche se utilizzando la sola immaginazione, ci pare difficile che altre schede di acquisizione possano mettere sul piatto qualcosa di più rispetto a quello che già ci ritroviamo tra le mani.
In un mondo dove tutti possono esprimere la propria personalità con gameplay, streaming, dirette e differite, la qualità della resa in gioco può fare la differenza tra l’essere notati o snobbati. Chiaramente, non è tutto: non pensiate di comprare una scatola magica, aperta la quale vi troverete in cima alle classifiche di Twitch coperti di fama, denaro e sponsorizzazioni. Un passo alla volta, tutto è possibile. E di sicuro, con una capture card Elgato, se non altro sarà più semplice iniziare.