Void Terrarium ++ Recensione: l’apocalisse vista dalla next-gen

Void Terrarium Plus

Nippon Ichi Software (Da noi conosciuta come NIS America) ogni anno ci delizia con pubblicazioni occidentali di videogiochi giapponesi alquanto modesti, sfornando di tanto in tanto gioielli del calibro di Trails of Cold Steel, Ys, Disgaea ed ultimo ma non per importanza, R-Type FINAL 2 (QUI per recuperare la nostra recensione), giusto per citarne alcuni. Dopotutto si tratta di una delle più importanti aziende del panorama videoludico nipponico, e tantissime produzioni provenienti dal Sol Levante passano sotto la sua giurisdizione prima di approdare definitivamente anche in Occidente. Sono tanti i titoli meno facoltosi che grazie a NIS giungono tra le nostre mani e tra questi, troviamo il curiosissimo Void Terrarium.

Ve ne abbiamo già parlato in passato attraverso una nostra recensione della versione PlayStation 4 (che potrete recuperare QUI), sottolineando come la creatura di Masayuki Furuya (Illustratore in Disgaea D2: A Brighter Darkness) proponesse un’esperienza alternativa dell’apocalisse. Il rogue-like dungeon crawler approda anche su PlayStation 5 in un’edizione intitolata Void Terrarium ++, puntando di buon grado ad offrire un’esperienza di gioco migliorata sfruttando la nuova console next-gen di Sony. Dopo aver provato in maniera approfondita questa nuova versione del titolo, siamo finalmente pronti per parlarvene in questa nuova recensione.

Void Terrarium ++: Io, Toriko ed un’IA kawaii

Quella di Void Terrarium ++ è una trama semplice, quasi essenziale: nei panni di un topolino di nome Robbie, entreremo accidentalmente all’interno di un esoscheletro robotico, con il quale il roditore riesce a compiere salti e corse – e non solo, come vedremo successivamente -, avventurandosi nelle profondità di un mondo caduto in rovina. Qui l’animaletto baffuto incrocerà una bambina, adagiata in un letto di muschio all’interno di un’ampolla distrutta: la piccola fanciulla dorme in un sonno profondo e in questo momento è impossibile intrattenere qualsiasi tipo d’interazione con l’umana. Pochi istanti più tardi, incontrerà in una discarica un vecchio schermo, il quale si attiverà in nostra presenza. Questo rivelerà da lì’ a poco la propria identità, affermando di essere un’intelligenza artificiale creata dall’uomo con lo scopo di salvare la razza umana dall’imminente fine, poiché il mondo è stato avvolto da un particolare fungo piuttosto nocivo. Entrando nel dettaglio, questa simpatica amica virtuale confesserà di aver abbandonato gli umani, giudicando quest’ultimi come incapaci di una convivenza pacifica in un luogo così tanto pericoloso, decretandone così l’estinzione. Tale esistenza digitale però arde del desiderio di redimersi per ciò che ha fatto, e per rispondere delle sue colpe, aiuterà il protagonista e la piccola umana a sopravvivere in un mondo così infausto, in cui la vita per come la conoscevamo sembra essere un lontano ricordo.

Robbie e l’intelligenza artificiale uniranno dunque le forze per rimettere in sesto la ragazzina, il cui nome – presto rivelato – è Toriko. Per farlo, il grazioso topolino dovrà dirigersi nel mondo sotterraneo per recuperare risorse importanti per la sopravvivenza, come cibo e componenti utili per ricostruire il Terrarium (luogo in cui vive la piccola Toriko). Il mondo esterno alla discarica purtroppo è un luogo di mille insidie: vi sono macchine ostili e mutanti nati dal profilarsi delle spore batteriche, rendendo così ogni spedizione pericolosa. Nonostante la trama tocchi delle corde alquanto emotive nel suo racconto, la narrazione non è a nostro avviso uno degli aspetti più importanti di questa produzione, la quale cerca di allacciare un rapporto quanto più umano possibile tra l’ultima sopravvissuta della razza umana e un robot. Tuttavia, sarà il giocatore stesso a prendersi cura di Toriko, portandole i viveri necessari e ricostruendo la sua casa di fortuna. Purtroppo, non vi saranno interazioni con la ragazzina capaci di magnetizzare l’attenzione sulla storia, poiché Void Terrarium ++ si suddivide nel gameplay, nonché l’aspetto più curato del titolo.

Alla ricerca di cibo e materiali

Il mondo post-apocalittico di Void Terrarium ++ potrà sembrare per certi versi affascinante: solo nella discarica possiamo osservare come questo fungo abbia preso possesso dell’intero pianeta, avvolgendo la superficie con spore nocive per la salute. Per curare il benessere della piccola Toriko, il protagonista si avventurerà in un territorio sconosciuto, il quale sottolinea la natura del gameplay del prodotto di Nippon Ichi Software. La peculiarità del titolo risale alla generazione procedurale dei dungeon: ogni livello non sarà mai lo stesso, ed avanzare di piano in piano a lungo andare diverrà sempre più ostico. Questo perché la nostra libertà di movimento viene ampiamente limitata dal consumo dell’energia, la quale si esaurirà ad ogni nostro passo nel mondo sotterraneo. Una volta consumata – recuperabile utilizzando dei consumabili -, sarà la stessa barra della salute ad alimentare i movimenti dello scheletro, fino a raggiungere il completo esaurimento e consecutivo game over. Come abbiamo già anticipato, tale porzione di mondo cela al suo interno diverse insidie, come creature ostili che attenteranno alla nostra vita. In questo caso, il gioco stesso invita più volte a non farsi coinvolgere troppo dai combattimenti, poiché anch’essi consumano dell’energia preziosissima per la nostra spedizione. Il sistema di combattimento a turni determina uno scambio di colpi immediato, tuttavia la situazione può facilmente aggravarsi nel momento in cui verremo circondati da più avversari. In questo battle system, il giocatore può usufruire delle abilità – che consumano energia – per sferrare dei potenti attacchi capaci persino di chiudere lo scontro rapidamente. Nonostante l’esplorazione delle cosiddette wastelands sia estremamente fondamentale in Void Terrarium ++, combattere i nemici ci è sembrato fin troppo riduttivo, tanto da darci apertamente alla fuga nelle situazioni più pericolose. Questo perché combattere non sarà sempre l’unica opzione di sopravvivenza, anzi, talvolta è addirittura sconsigliato approcciarsi al nemico, a tal punto da cercare di evitare lo scontro aggirando l’ostacolo. Nonostante un gameplay alquanto curioso, è proprio il sistema di combattimento a deluderci, poiché privo di meccaniche che approfondiscono tale aspetto, lasciando quest’ultimo in una forma a nostro avviso appena abbozzata.

Nella sua componente rogue-like, il titolo delinea un sistema di progressione che permette al giocatore di accedere ad un bonus – passivo o attivo – per ogni level up, dal potenziamento di alcuni parametri (come vita, attacco, difesa, evasione), allo sblocco di nuove abilità da inserire nell’apposita griglia dedita all’utilizzo degli attacchi speciali. Ed è forse questo l’elemento meglio riuscito del gioco: ogni partita può rivelarsi interessante in base ai potenziamenti che sceglieremo per il protagonista, rendendolo sempre più adatto ad affrontare i piani avanzati di ciascun dungeon. Ciononostante, la difficoltà si farà sempre più ardua con l’avanzare dei piani: nuove creature sempre più forti ci braccheranno in un batter d’occhio e la nostra sconfitta è solo questione di tempo. Ma non temete, ogni morte vi renderà più forti. Quando verremo sconfitti e faremo ritorno alla discarica, gli oggetti contenuti nel nostro inventario verranno riciclati e reintegrati in alcuni parametri, migliorandoli passo dopo passo. Nei dungeon possiamo trovare di tutto: dai kit di sopravvivenza – utili a ripristinare i nostri punti vitali – alle importantissime batterie, necessarie per aumentare il nostro tempo a disposizione durante la spedizione. Troviamo altri oggetti utili, come armi, scudi e persino cibo – seppur sia afflitto da una lieve contaminazione – da conservare e portare a Toriko.

Un altro aspetto fondamentale che si ricollega perfettamente all’esplorazione delle wastelands è la gestione della salute di Toriko. Qui Void Terrarium ++ mette in campo un simil Tamagotchi denominato “Pet Nanny”, ossia un sistema di monitoraggio che controlla lo stato di salute della ragazzina. Qui il giocatore dovrà prendersi cura dell’umana fanciulla, portandole cibo a sufficienza per soddisfarne il fabbisogno e utilizzare i materiali raccolti per costruire e decorare il Terrarium. Potendo dunque monitorare tutte le sue necessità, il giocatore dovrà mettercela tutta per garantire una sopravvivenza adeguata alla piccola. Nell’aspetto prettamente ludico, gli sviluppatori hanno cercato di creare un equilibrio tra la fase esplorativa dei dungeon e quella gestionale del Pet Nanny, penalizzando la prima con un consumo  fin troppo rapido della stamina. Non a caso, in alcune occasioni ci siamo ritrovati in grossa difficoltà a causa del mancato ritrovamento di batterie, il cui utilizzo ci avrebbe sicuramente permesso di continuare l’esplorazione senza cadere in un rovinoso game over. Avremmo preferito a conti fatti che il consumo dell’energia fosse meno invasivo rispetto allo stato attuale, così come ci saremmo aspettati da questa nuova edizione qualche piccola miglioria nel sistema di combattimento, che continua ad essere fin troppo poco ragionato in favore di un button smashing che non ha né capo né coda.

Void Terrarium ++ su PlayStation 5, ne vale davvero la pena?

Void Terrarium su PlayStation 4 e Nintendo Switch vantava di un comparto tecnico tutto sommato gradevole, avvalorato da una direzione artistica decisamente ispirata ed impreziosita dalla mano di Masayuki Furuya, che svela un design stilizzato davvero affascinante. La versione disponibile su PlayStation 5 non apporta grossi miglioramenti tecnici a tal punto da desiderare una seconda run sulla nuova console di Sony. La qualità dell’immagine ne esce certamente più definita, con dei caricamenti ottimizzati che velocizzano le transazioni dalla discarica al mondo sotterraneo. Purtroppo finiscono qui i miglioramenti tecnici di Void Terrarium ++, poiché integrare una tecnologia come il raytracing sarebbe alquanto inutile per un titolo caratterizzato da una grafica bidimensionale, così come le prestazioni rimangono invariate dato che il titolo gira di per sé a sessanta fotogrammi per secondo. Troviamo però alcuni contenuti nuovi in questa edizione, tra cui dei nuovi malus da curare che richiederanno nuove risorse per essere curati, la possibilità di cambiare outfit ed acconciatura di Toriko, senza dimenticare la possibilità di giocare a nascondino con la bambina nel Terrarium utilizzando degli oggetti decorativi. In questo modo, i nuovi contenuti – seppure pochi – puntano ad aumentare il numero di interazioni dirette con l’essere umana.

Piattaforme: PlayStation 5
Sviluppatore: Nippon Ichi Software
Publisher: Nippon Ichi Software

Void Terrarium ++ sostanzialmente non propone grosse migliorie capaci di solleticare il palato degli appassionati, tanto da rimanere quasi immutato rispetto alle versioni PlayStation 4 e Nintendo Switch. Tra qualche piccolo contenuto extra, un’immagine più definita e caricamenti migliori, questa edizione dedita alla nuova ammiraglia di Sony ci ha lasciati piuttosto intiepiditi, ciononostante, la direzione artistica del titolo ci ha nuovamente sorpresi. Tuttavia, se siete amanti dei dungeon crawler e dei rogue-like, crediamo che forse potreste dargli una chance, al netto di svariate sbavature legate al sistema di combattimento e del gameplay in generale.

VOTO: 6.5

Matteo è un grande appassionato di videogiochi, manga ed anime. Come videogiocatore nasce sul Nintendo 64, Il suo primo videogioco? Super Mario 64. Col passare del tempo si è unito alla famiglia delle console di casa Sony e adora in particolare i videogiochi di produzione giapponese, ma grazie anche al suo spirito di cacciatore di trofei, prova interesse in ogni sfaccettatura del videogioco.