Ghosts ‘n Goblins Resurrection Recensione: un grande classico torna su PlayStation 4

 Ghosts 'n Goblins Resurrection

Lo scorso febbraio Ghosts ‘n Goblins Resurrection è stato pubblicato da Capcom in esclusiva su Nintendo Switch, e ovviamente non era troppo difficile da capire che si trattasse semplicemente di una soluzione temporanea. Nulla di cui stupirsi, dunque, dell’annuncio successivo, arrivato nelle scorse settimane: che cioè lo stesso identico titolo sarebbe approdato anche altrove, su Xbox One, PlayStation 4 e PC tanto per cominciare (dunque di conseguenza anche su next-gen tramite retrocompatibilità). La recensione di Ghosts ‘n Goblins Resurrection su PlayStation 4 è il risultato della nostra personalissima sessione di gioco, in cui si sono alternati momenti di esaltazione e depressione, gioia e scoramento, ingiurie contro tutto e tutti e lodi alla nostra abilità nel saltare piattaforme apparentemente impossibili da raggiungere. Insomma, non è che sia necessario starvi a ricordare che questo è il remake di un titolo che ha segnato la storia dei videogiochi, più di trent’anni fa; né che, se non ne avete mai fatto esperienza, questo è il momento giusto. Ma procediamo con ordine.

Ghosts ‘n Goblins Resurrection: la conversione su PlayStation 4

Dal momento che Ghosts ‘n Goblins Resurrection è stato pubblicato prima su Nintendo Switch e solo nei prossimi giorni arriverà altrove, su console Sony compresa, ci troviamo a tutti gli effetti alle prese con una conversione, o al massimo con una versione di gioco studiata appositamente per un console molto diversa dalla ibrida targata Nintendo. E questo è immediatamente visibile dal punto di vista tecnico: ricorderete forse su Nintendo Switch sporadici cali di frame rate nelle aree più concitate (siamo tornati a cercarli, per scrupolo di esattezza). Su PlayStation 4 nulla di tutto ciò: l’avventura in compagnia di Arthur fila liscia come l’olio. Beh, nemici e voragini a parte, parliamo del solo punto di vista tecnico).

Ghost n' Goblin Resurrection

Oltre a una lodevole stabilità complessiva, cambia qualcosa anche dal punto di vista dei controller: i Joy-Con non erano proprio il massimo per fruire di una produzione come Ghosts ‘n Goblins Resurrection, per via della disposizione dei tasti, della croce direzionale, della dimensione dei controller stessa, e via dicendo. La situazione migliora un po’ su PlayStation 4 dal punto di vista della precisione, anche se naturalmente noi vi consigliamo di acquistare e collegare un Arcade Stick, che non solo dovrebbe essere perfettamente compatibile, ma vi tornerebbe utile anche con recenti produzioni di Capcom molto interessanti; impossibile non pensare da questo punto di vista all’Arcade Stadium.

Nessun contenuto bonus, invece, per le versioni differenti da Nintendo Switch: sostanzialmente l’offerta è la stessa e identica di quella su Nintendo Switch, con la dovuta eccezione della patch correttive, già incluse. Ma al netto di questa giustificabile assenza, il colpo d’occhio generale e la risoluzione a noi sono sembrati leggermente superiori, rispetto alla controparte Nintendo. Può darsi che si tratti solo di un’impressione, e comunque di differenze minime: ma ci sembra giusto annotarle.

Il Gameplay e il livello di difficoltà assurdo

Quando ancora non esisteva la serie Souls, erano altri i videogiochi a poter vantare un livello di difficoltà tarato più che verso l’alto: all’alba dei tempi (nel 1985) Ghosts ‘n Goblins era uno di questi. Millemila nemici a schermo, e di nuovi pronti a spuntare dopo la morte dei precedenti; minimi punti di salvataggio (quando c’erano); scontri con i boss da drizzare i capelli; poca salute accompagnata da controlli precisi ma millimetrici. Ciò è stato perfettamente conservato anche in Ghosts ‘n Goblins Resurrection, e così deve essere: viceversa, la rinascita non avrebbe avuto alcun senso. Certo, è pur vero che Capcom ha voluto raggiungere anche un pubblico inedito: quello che in sala giochi non c’era, ai tempi del primo Ghosts ‘n Goblins. Ecco allora delle aggiunte che non snaturano la produzione ma la arricchiscono: innanzitutto checkpoint strategici lungo il percorso.

Poi la possibilità di modificare liberamente il livello di difficoltà generale: per esempio aumentando la salute di Arthur (in pratica l’armatura non verrà persa subito, con Arthur che non resterà subito in mutande), oppure limitando lo spawn di nemici a schermo nella data unità di tempo. Ancora non basta? La Modalità Paggio permette di rigenerarsi esattamente lì dove siamo stati eliminati. Più comodo di così! Va detto che la longevità non ne trae giovamento, perché riducendo al minimo la necessità di ricominciare i livelli dal principio l’intera avventura dura all’incirca un’ora. Le novità non finiscono qui, comunque. Per esempio Ghosts ‘n Goblins Resurrection può essere affrontato in compagnia di un amico, grazie all’aggiunta della modalità cooperativa in locale: il secondo dei presenti controlla uno spirito che non può morire, e che interviene nelle vicende del protagonista in vari modi.

Il non-morto può generare una barriera curativa per proteggere Arthur, influire sulle piattaforme, e molto altro ancora; tra l’altro in questo modo è stata introdotta una maniera completamente nuova di fruire dell’intera esperienza. E poi, ogni classico mondo di gioco presenta dei bivi, dei punti specifici dai quali è possibile cominciare: sarà necessario visitarli tutti per ottenere ogni forziere raro, che promette ricompense interessanti (solitamente armi efficaci contro i nemici). A questo proposito, è forse il caso di confermare che la mappa del titolo è quella che avete apprezzato a suo tempo, ma ovviamente anche lei è stata stilisticamente e graficamente rivista per adattarsi al contesto generale, rinnovato.

Piattaforme: PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch

Sviluppatore: Capcom

Publisher: Capcom

Ghosts ‘n Goblins Resurrection su PlayStation 4 viene proposto al prezzo di 29,99 euro, ed è sicuramente un acquisto obbligatorio per chi a suo tempo terminò tutte le monetine della paghetta sul cabinato di Ghosts ‘n Goblins. Del remake si può contestare la scelta stilistica, ma non la solidità strutturale, e l’aggiunta di nuovi contenuti (come i vari livelli di difficoltà e soprattutto la modalità multigiocatore in locale) farà la felicità di tutti quanti, anche dei puristi, perché nulla di quanto vi abbiamo illustrato è obbligatorio. I nuovi arrivati si approccino però con molta cautela: Ghosts ‘n Goblins Resurrection non è uno di quei giochi che deve essere portato a termine il più velocemente possibile. Ogni luogo, ogni nemico, ogni arma, ogni situazione vanno assaporati. Da ultimo la versione PlayStation 4 è tecnicamente ineccepibile, forse anche più che su Nintendo Switch.

VOTO: 8.5

La formazione del buon Simone, classe '93, avviene pad della prima PlayStation alla mano, a base di draghi viola, gemme e pecorelle fumanti (del resto è un vero abruzzese). Cresce a pane e Dylan Dog, mostrando fin da subito gravi problemi psicologici e mentali. Tra le altre cose ha ancora paura del buio, e probabilmente Stephen King lo approverebbe. Un paio di lauree in letteratura non gli hanno impedito di diventare uno dei massimi esperti del mondo Nintendo; compensa non riuscendo neppure ad accendere una Xbox. È attualmente ai domiciliari per abbandono dei cagnolini di Nintendogs e omocidio degli abitanti di AnimalCrossing.