Mancano solo una manciata di giorni all’arrivo di uno dei titoli più attesi dell’anno per i fanatici degli action RPG di stampo giapponese, e Bandai Namco è stata così gentile da regalarci una corposa anteprima di ciò che potrebbe essere una piccola rivoluzione nel suo genere: Scarlet Nexus punta difatti a mescolare un gameplay frenetico e spettacolare con un unico filo conduttore narrativo, traducendoli in una sorta di Devil May Cry che incontra un formato simile a quello degli amatissimi Persona. L’approccio hack-and-slash applicato a un RPG tradizionale non è certo una novità per il director Kenji Anabuki, che ha già lavorato su titoli quali Tales of Symphonia e Tales of Vesperia, e che in Scarlet Nexus ha deciso di sviluppare in fasi di esplorazione, dialogo e combattimento senza soluzione di continuità.
I molteplici poteri di cui sono dotati i protagonisti riflettono l’ecletticità delle situazioni che ci troveremo ad affrontare ma, di contro, risultano anche piuttosto soverchianti di primo acchitto, malgrado un esaustivo tutorial tenti di spiegare ogni singola sfaccettatura una volta scesi in campo: le cose da tenere a mente sono semplicemente troppe, dunque è meglio affidarsi a quelle che ci risultano più spontanee ed arricchire il nostro bagaglio culturale man mano che acquisiremo familiarità con mosse e comandi. In ogni caso, gli attacchi all’arma bianca saranno utili solo fino a un certo punto, perché ben presto scoprirete di dover ricorrere spesso ai vostri poteri psicocinetici e creare sequenze di fendenti uniti a raffiche di oggetti di ogni tipo da scaraventare contro gli avversari: credetemi se vi dico che sollevare in aria una cassa, un macigno, un’automobile, un distributore automatico o addirittura un gigantesco autobus per poi farlo piovere sulle teste dei malcapitati abomini tecno-organici che hanno la sfortuna di incrociare il nostro cammino è stata una delle esperienze videoludiche più divertenti degli ultimi giorni. I grilletti del pad servono a manipolare vari tipi di elementi del fondale, mentre una volta atterrato un nemico potremo anche finirlo con un attacco speciale.
Scarlet Nexus: nella FSE conta solo il potere, ricordatelo
La demo ci consente di percorrere una metropoli abbandonata nella quale brulicano delle misteriose entità ribattezzate “Estranei” nell’adattamento italiano (“Others” in inglese, traduzione letterale del giapponese “Sonohoka”… forse qui da noi si sono lasciati trascinare da Il Trono di Spade), creature irrazionali che attaccano gli umani seguendo il proprio istinto e piovono letteralmente da un punto nel cielo chiamato Cintura dell’Estinzione, come fossero una calamità naturale cui il manipolo di eroi facenti parte della FSE (Forza di Soppressione degli Estranei) deve tenere testa. I combattenti dell’organizzazione sono tutti dei potentissimi esper, capaci di sfruttare varie forme di telecinesi per fronteggiare ostacoli e creature ostili, e così la chiaroveggenza può esporre un Estraneo che sfrutta l’invisibilità per sferrare attacchi furtivi mentre il teletrasporto torna utile per coprire lunghe distanze in un attimo oppure scavalcare barriere inopportune. Il nostro personaggio principale può collegarsi mentalmente con i suoi compagni di squadra per “prendere in prestito” le loro facoltà ed impiegarle per trarsi d’impaccio, dunque sarà importante anche decidere la corretta formazione della squadra per ciascuna missione onde avere sempre a disposizione un buon assortimento di tecniche.
Un dettaglio che mi ha lasciato abbastanza perplesso invece è la struttura della mappa, abbastanza confusionaria da avermi fatto girare a vuoto in diverse occasioni, anche se sarei tentato di dare tutta la colpa al mio senso dell’orientamento straordinariamente manchevole: non mancano gli indicatori visivi che dovrebbero guidarci verso i punti di interesse successivi, ma a volte è difficile capire a che altitudine si trova un certo obiettivo o se è necessario aggirare determinate barriere per proseguire dal lato opposto. Se non altro, il vagabondaggio senza meta mi ha dato l’occasione di ammirare l’estetica del piccolo ma consistente scorcio di New Himuka che ci ritroviamo a visitare durante la demo, una città pesantemente ispirata allo stile delle serie animate fantascientifiche anni ‘80 e ‘90 nella quale persino l’elettricità è stata soppiantata dai poteri psichici e il filo rosso che collega cose e persone, il titolare Scarlet Nexus, ha aiutato a forgiare un mondo a metà fra antico e moderno, intriso di scenari ultra-futuristici e particolari ripresi dalla tradizione culturale giapponese. La resa finale è qualcosa di straordinario, e perdermi fra i vicoli cittadini solo per imbattermi in una nuova veduta tanto aliena quanto familiare ha mitigato in parte la mancanza di chiarezza nella definizione delle cose da fare.
Rendiamo la situazione emozionante!
Benché trapeli soltanto qualche scampolo incompleto della trama, la FSE sembra organizzata in maniera non dissimile alla polizia di Astral Chain, e non sono poche le similitudini fra i due giochi che continuavano a rincorrersi nella mia testa mentre guidavo i miei assalti contro gli Estranei, soprattutto nella maniera in cui la perlustrazione si alterna in tempo reale alle battaglie e nella gestione dei nostri poteri psichici, che richiede una padronanza molto approfondita del sistema di controllo e non si limita alla pressione ripetuta di un tasto. I due protagonisti, dotati di voce e personalità per la gioia di quanti non amano gli alter ego silenziosi, sono Yuito Sumeragi e Kasane Randall, il primo abile nel corpo a corpo e la seconda nelle incursioni a distanza, entrambi personalizzabili a piacimento grazie alla cosiddetta “mappa cerebrale” che rappresenta la classica alberatura di potenziamenti a grappolo: accumulare esperienza per sbloccare e migliorare le abilità aumenta la nostra polivalenza e ci aiuta a contrastare meglio le sfide cui andremo incontro, come in ogni buon action-RPG che si rispetti. La storia viene portata avanti da numerose sequenze quasi del tutto prive di animazioni realizzate con il medesimo motore grafico (l’Unreal Engine 4, per la cronaca), che conferiscono alla narrazione una cornice fumettistica e permettono di ammirare meglio la direzione artistica del titolo. C’è anche qualche intermezzo animato di buona fattura, ma non è preponderante.
Piattaforme: PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series S/X
Sviluppatore: Bandai Namco Studios
Publisher: Bandai Namco Entertainment
Data di uscita: 25 giugno 2021
Tirando le somme, la mia prima esperienza con Scarlet Nexus mi ha intrigato, anche se resta da vedere quanto le sue due facce riusciranno ad amalgamarsi con il prosieguo delle vicende. Ad ogni modo, la stratificata complessità degli scontri e l’eccellente ambientazione sono ottimi presupposti, anche se negli ultimi tempi la percentuale di titoli che uniscono un’estetica squisitamente nipponica a scenari distopici e post-apocalittici è cresciuta a dismisura: speriamo che la produzione di Keita Iizuka, già responsabile del discreto Code Vein, e il profluvio di adattamenti e spin-off multimediali (una serie animata su Netflix e una trasposizione cartacea sono in arrivo dopo l’estate) aiutino il gioco a distinguersi dalla massa e lo trasformino in una delle sorprese migliori di questo 2021.