Ebbene sì, i rumor erano veri: Eidos Montréal è al lavoro su un grandioso gioco dedicato ai Guardians of the Galaxy, supergruppo Marvel divenuto celebre in seguito al film omonimo del 2015 realizzato da James Gunn all’interno del Marvel Cinematic Universe.
Esattamente come il Marvel’s Avengers uscito lo scorso settembre, ad ogni modo, si tratta sempre di una trasposizione ufficiale dei personaggi, ma senza riferimenti diretti al cinema, quanto piuttosto una traslazione di questo universo narrativo nei videogiochi, (probabilmente) senza collegamenti specifici al titolo del 2020.
Guardians of the Galaxy: Hooked on a feeling
La popolarità dei Guardiani della Galassia, dicevamo, è relativamente recente: come supergruppo esiste da più di cinquant’anni ma è sempre stato assolutamente collaterale nel pantheon Marvel. Solo l’uscita del film MCU ha cambiato le carte in tavola, riuscendo a rendere amatissimi un avventuriero sbruffone e infantile, una spietata cacciatrice di taglie, un guerriero dall’alterato senso dell’umorismo (e delle metafore), un “procione parlante” e un albero senziente. La formazione scelta da James Gunn e Marvel Studios ha di fatto influenzato anche i fumetti originali, modificando la composizione del team nei comics così come il loro aspetto e le loro caratteristiche.
Anche il videogioco Guardians of the Galaxy: The Telltale Series del 2017 ha dovuto prendere coscienza di questa cosa, riproponendo la formazione e le caratterizzazioni, seppur mantenendosi lontani dalle trame dei film.
Arriviamo al 2021 e… scopriamo con estrema sorpresa che un nuovo gioco dei GotG è in lavorazione, questa volta made in Eidos Montréal, oramai lanciatissima nell’universo Marvel grazie agli Avengers, su cui hanno imparato molto, verrebbe da dire.
Il lancio, la gestione dei contenuti e i contenuti stessi del videogioco dei Vendicatori non sono stati ottimali, forse, ma quel che è stato è stato e la cosa migliore è guardare al futuro: mentre Avengers vedrà una nuova espansione con War for Wakanda (dedicata al mitico Black Panther), a ottobre potremo sollazzarci con Guardians of the Galaxy, che ad ogni modo è un gioco completamente a sé stante, nelle meccaniche e nella gestione.
Guardians of the Galaxy: I’m high on believing
Inutile nascondere che il primo pensiero è quello di un “more of the same”, nel bene e nel male, ma il footage mostrato fuga molto presto ogni dubbio.
Siamo sempre di fronte a un gioco d’azione di stampo cinematografico e dalla matrice simile, ma con diverse differenze.
Partiamo parlando dello stile grafico, fin da subito molto più definito e accattivante. Il design dei personaggi è molto simile a quello dei film, stesso dicasi delle caratterizzazioni: come in Marvel’s Avengers non abbiamo le likeness degli attori originali ma, sebbene il tutto non sia canon con l’universo MCU, sembra tutto piuttosto sovrapponibile, ma con dei tratti distintivi di quest’opera, che si notano in piccoli elementi di caratterizzazione. Fra tutti, Peter Quill che è un vero figlio degli anni ’80, a differenza dello Star-Lord dei film, che era molto più a cavallo tra i ’70 e gli ’80. Basta dare un’occhiata ai titoli presenti nella sua audiocassetta, che ci portano qualche anno in avanti rispetto alle hit presenti nei film.
“La nostra intenzione è sempre stata di creare un gioco che esprimesse al meglio la nostra particolare visione creativa, rimanendo al contempo fedeli allo spirito originale dei Guardiani della Galassia. Abbiamo avuto l’immensa fortuna di collaborare con Bill Rosemann, vicepresidente del reparto creativo presso Marvel Games, e con la sua squadra, e loro ci hanno aiutati a comprendere a fondo questi personaggi. La loro conoscenza enciclopedica dei fumetti e gli anni passati a lavorare su questi personaggi ci hanno permesso di interpretarli a modo nostro, senza però perdere di vista ciò che li rende quel che sono” afferma Mary DeMarle, Senior Narrative Director di Eidos-Montréal.
Proseguendo con le differenze dal precedente titolo Marvel, troviamo inoltre caratteristiche importanti che lo differenziano anche dalla moltitudine di titoli action in generale e non solo dal predecessore.
Innanzitutto partiamo dal concept di base del team, che non ci porterà a switchare i personaggi a seconda delle scene e delle situazioni: l’unico character che controlleremo sarà infatti Star-Lord, portando l’esperienza sul piano dell’impersonare il leader del team, sotto tutti i punti di vista. Durante l’azione, potremo interagire con gli altri membri della squadra creando varie combinazioni e triangolazioni utili alla riuscita di una strategia di attacco e difesa, rendendo i combattimenti anche discretamente tattici, sembrerebbe, seppur sempre all’insegna dell’azione. In alcuni momenti avremo accesso anche a mosse particolari e al “boost musicale” che incrementerà il morale e le abilità dei personaggi in maniera molto cinematografica.
“Star-Lord è il cuore pulsante della squadra. È la componente umana della squadra, con la quale è più facile identificarsi. Inoltre è il loro ‘cosiddetto leader’, quindi si troverà inevitabilmente al centro di tutte le interazioni tra personaggi, di tutte le battaglie e in generale della storia.” ci fanno sapere da
I compagni di battaglia avranno tutti caratteristiche particolari e faranno quadrato attorno al team leader, non lasciandolo mai solo: scegliere le strategie adatte potrebbe fare la differenza, o perlomeno è quel che ci auguriamo, rendendo il combat system più variegato e complesso di quanto ci si potrebbe aspettare.
Sebbene l’avventura avrà un finale unico, il gioco sarà continuamente costellato di bivi e scelte che avranno un impatto sulle vicende, aggiungendo varietà ai playthrough e pepe alle conseguenze delle decisioni del giocatore.
Di cosa parlerà il gioco, effettivamente? Quale sarà la trama? I dettagli sono ancora segreti ma Mary DeMarl svela quanto segue:
“Posso senz’altro dire che la storia si svolge molti anni dopo un’immensa guerra galattica, della quale l’intero universo sta ancora subendo le conseguenze. Qui entra in gioco Peter Quill: il suo piano era di assemblare una squadra, attiva da qualche tempo ormai, di aspiranti eroi mercenari, con l’obiettivo di esplorare il nuovo universo godendosi la vita e, se possibile, diventando ricchi il più in fretta possibile. Una stupida scommessa fatta nel corso delle loro avventure potrebbe, e dico potrebbe,
aver causato un piccolissimo incidente che sfugge di mano e scatena una reazione a catena di eventi catastrofici che finiscono per minacciare l’intero universo. Starà ai Guardiani prendersi la responsabilità di affrontare questa crisi.” Ma chi saranno i nemici dei Guardiani? “Nel corso dell’avventura i giocatori incontreranno una serie di creature e supercattivi storici dei Guardiani della Galassia. Ci saranno anche un paio di sorpresine che i fan più sfegatati riconosceranno senz’altro. Col procedere della storia, i Guardiani dovranno diventare l’ultima linea di difesa contro una misteriosa setta pronta a eliminare chiunque rifiuti di piegarsi al loro credo”.
Il titolo, ad ogni modo, sembra piuttosto divertente e tecnicamente ben realizzato, vario e dal design piuttosto ispirato. Concettualmente non sembra apportare nulla di davvero nuovo al genere, ma del resto le premesse non sono quelle di voler essere innovativi, quanto solidi negli intenti ricreativi tipici di un action adventure con qualche elemento RPG.
Solidità che si esprime anche nel voler proporre un titolo effettivamente stand-alone, che non prevede DLC a pagamento o microtransazioni di qualunque natura.
Guardians of the Galaxy uscirà presto: il 26 ottobre, per PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series S/X e PC. Con il pre-order si avrà accesso ai costumi “Legacy” dei protagonisti, mentre i fan più accaniti potranno accaparrarsi la Cosmic Deluxe Edition, con due costumi aggiuntivi per Star-Lord, la colonna sonora digitale, un mini artbook e la speciale confezione con Steelbook.