Negli ultimi anni il concetto di fiaba applicata al videogioco è cresciuto tantissimo. Abbiamo visto titoli importanti come A Plague Tale: Innocence, Ghost of a Tale e Moss, che hanno sbancato la critica a suon di premi e riconoscimenti internazionali. E poi arriva Weird Beluga Studio, alla prima esperienza, con Clide The Snail. E qui avviene un rovesciamento totale: si passa dalle tinte colorate e piene di amore per parlare di una lumaca (appunto, snail), isolata da tutto e tutti, imprigionata in un mondo sotterraneo e allontanata dalla sua comunità. Un progetto sicuramente curioso, bizzarro, che ha avuto la fortuna di nascere in una fucina di talenti come quella di PlayStation Talents e di meritarsi dunque una partnership esclusiva con Koch Media, che già da anni ha avviato quello che sembra essere una sorta di fucina per i giochi indipendenti. Nasce da qui la storia di un top down shooter, che si guadagna appunto fama e gloria a livello internazionale e lancia il piccolo, ma talentuoso team di sviluppo nell’industria più famosa del mondo.
Una storia di isolamento ed esclusione
Clid The Snail è un titolo che mette al centro una lumaca, chiamata Clid, esclusa dalla sua cittadella perché diverso. In tutto ciò è accompagnato in un viaggio, attraverso le fogne, dove il suo obiettivo è trovare una nuova casa, affrontando però una serie di nemici piuttosto importanti, insieme alla sua lucciola di nome Belu. Una storia di amicizia, di esclusione e un viaggio. Dove però il gioco prende un’altra direzione è sicuramente lo sfondo: a differenza dei titoli che abbiamo citato in apertura, infatti, Clid The Snail è (a detta dei suoi stessi autori) una fiaba a tinte oscure. Questo perché se è vero che da una parte abbiamo elementi molto emozionali, dall’altra ci troviamo un gameplay che ci mette a disposizione un arsenale di armi di distruzione incredibile, accompagnato da uno storytelling per certi versi ironico.
Come avviene per altri giochi indipendenti, infatti, Clid The Snail basa tutto soprattutto sul gameplay, che risulta semplice e immediato, ma comunque profondo e molto divertente. Nell’ambito del genere siamo, come detto poco sopra, nel territorio dei top down shooter, che quasi sembrano appartenere ad un’altra era. Con la levetta direzione sinistra ci si muove all’interno dei livelli di gioco, mentre con quella destra si prende la mira. Il titolo è giocabile anche con la classica accoppiata mouse e tastiera, essendo comunque un’esclusiva console solamente per PlayStation 4 e PlayStation 5, ma è fortemente consigliato l’utilizzo del pad. Questo perché oltre a sparare, Weird Beluga Studio ha lavorato tantissimo su molti altri elementi. Non esiste una sola arma infatti, ma come avviene oramai da diverso tempo in tutti i videogiochi moderni troviamo una “wheel weapons”, che ci permette di selezionare l’arma migliore per una determinata situazione. E c’è da dire che anche sotto questo aspetto il lavoro degli autori è decisamente perfetto. Ci troviamo infatti davanti ad un gameplay dove per ogni arma esiste un feeling diverso: il fucile a pompa richiede tempo per essere caricato, mentre le bombe hanno un timer e un raggio di azione. Allo stesso tempo un classico Blaster ha colpi infiniti e può essere utile per altre sezioni di gioco. Tutto questo, unito alla narrazione, rendono Clid The Snail una fiaba molto diversa, appunto oscura. È quasi assurdo pensare che le premesse siano un allontanamento e la discriminazione, per poi terminare con un assalto alla città delle Cavallette e scoprire che a Clid, in realtà, più dello sterminio dei suoi “simili” interessa sapere se almeno il bar è rimasto aperto.
Clid The Gunslinger? Non solo
Il gameplay di Clid The Snail si può sostanzialmente dividere in due punti: il primo è quello classico da shooter con visuale isometrica. La nostra lumaca si sposta in un ambiente fognario, che non nasconde particolari segreti e non consente il backtracking. Il secondo invece possiamo inquadrarlo come “shooter moderno”. Nel gioco infatti non si spara e basta, ma si vanno anche a risolvere una serie di puzzle, obbligando così il giocatore in alcuni punti dell’avventura a riflettere piuttosto che prendere una decisione impulsiva. Nella build che abbiamo avuto modo di testare per un breve ma significativo lasso di tempo ci siamo trovati davanti ad una progressione ragionata e lenta in alcuni punti, molto veloce dall’altra. I nemici infatti non attaccano quasi mai singolarmente e spesso è necessario riuscire a fronteggiare gruppi di tre/quattro avversari, il tutto in una porzione di territorio limitata. Altre volte, dopo aver pulito una parte del quadro di gioco ci siamo trovati a dover evitare raggi laser potenzialmente mortali (oppure disattivarli), effettuare una ricerca di chiavi per sbloccare delle porte e anche attivarle tramite l’utilizzo del Blaster, sparando ad un cristallo. Si tratta di una scelta di design quasi obbligata: in un mondo dove anche la più piccola delle produzioni è in grado comunque di offrire più profondità rispetto al semplice “spara e prosegui”. Il giudizio, almeno per ora, è abbastanza positivo. Esiste un rischio di ripetitività abbastanza alto, magari replicando gli stessi pattern per puzzle diversi ma è qualcosa che si dovrà analizzare solamente in fase di recensione, dunque al momento non possiamo esprimerci e preferiamo rimandare il tutto in una sede più adatta.
L’importanza della tecnica
Clid The Snail resta un progetto indipendente, è vero, ma ha un grande cuore tecnico. La prossima esclusiva PlayStation 4 e PlayStation 5 non a caso ha vinto PlayStation Talents, quel programma di cui parlavamo all’inizio. E non può averlo vinto solo per il gameplay, sarebbe infatti riduttivo. Il gioco infatti svetta anche per le sue doti grafiche e artistiche. Gli ambienti in cui ci muoviamo sono rappresentati decisamente bene, con un art direction davvero maestosa considerando le dimensioni del team e la loro prima esperienza in questo campo. Anche le musiche sono ben curate, con elementi malinconici che accompagnano la nostra scampagnata attraverso le fogne e riff di chitarra figli di heavy metal moderno e non durante le boss fight.
La colonna sonora è poi un’esperienza molto intima: come confessato da Weird Beluga Studio, infatti, chi si è occupato della soundtrack è un’amante delle stesse sonorità che si udono all’interno del gioco. Un ulteriore passo importante, perché il gioco nasce dalle passioni di ogni singolo elemento del team di sviluppo e quando si ha una buona conoscenza della materia il risultato è sicuramente migliore. Permangono, ovviamente, dei dubbi. Sappiamo già che il gioco è privo di alcune modalità, come ad esempio la Photo Mode e di un livello di sfida più alto. Sappiamo anche che Clid The Snail non è giocabile nuovamente. Una volta terminata l’avventura in una decina di ore, non è possibile rigiocarla per sbloccare finali alternativi. Il level design, in aggiunta, non è complesso e non nasconde segreti.
Data D’uscita: 2021
Piattaforme: PlayStation 5, PlayStation 4, PC
Sviluppatore: Weird Beluga Studio
Publisher: Koch Media
Clid The Snail è un gioco indipendente, prodotto da un piccolo studio alla prima esperienza e che si prepara a sbarcare su PlayStation 4, PlayStation 5 e successivamente su PC. Meriti a parte, riconosciuti anche proprio da Sony con gli Award del programma PlayStation Talents, il progetto ci incuriosisce ed è riuscito anche a strapparci un giudizio preliminare decisamente positivo. Al di là dei dubbi accennati poco sopra, siamo sicuri che Weird Beluga Studio non potesse scegliere progetto migliore per il debutto sulla scena dei videogiochi. In attesa delle recensione il nostro consiglio è quello di tenere drizzate le orecchie (anzi, le antenne): potremmo trovarci davanti una bella sorpresa.