Paradox Interactive accusata di “bullismo e discriminazione di genere”

Ecco che ci risiamo. I maltrattamenti che tendono a trasformare un ambiente di lavoro in un luogo dall’atmosfera tossica sono, purtroppo, immancabilmente presenti. Dopo aver affrontato il caso di Activision Blizzard e Ubisoft, ecco che alla già folta lista, si aggiunge Paradox Interactive, recentemente accusata di aver peccato di bullismo e discriminazione basati sull’identità di genere.

Secondo un rapporto condotto dalla svedese Breakit, su di una totalità pari a 133 membri dipendenti di Paradox Interactive, circa la metà sono stati sottoposti a maltrattamenti e a bullismo. Il sondaggio (risalente ad agosto 2021) è avvenuto per mezzo dei sindacati, grazie a cui si è riusciti a ricondurre ai dipendenti che più hanno sofferto di tali mancanze: le donne.

Infatti, circa il 70% delle donne, durante lo studio condotto, hanno affermato di aver ricevuto maltrattamenti sul posto di lavoro. Per quanto riguarda gli uomini, invece, la violenza psicologica è arrivata al 33% circa di essi. I sindacati hanno concluso che:

Il maltrattamento è un problema sistemico e fin troppo presente nell’azienda.

Altra problematica riscontrata vede i carnefici di “alto rango” rigorosamente protetti da una cultura del silenzio che si è creata e radicata con il passare del tempo. I risultati del sondaggio e degli studi condotti dai sindacati e da Breakit sono stati presentati al responsabile del reparto Risorse Umane della software house di Crusader Kings e poi, successivamente, al CEO Ebba Ljungerud.

Subito dopo la presentazione dei documenti avvenuta il primo giorno di settembre, Ljungerud si è dimesso “a causa di divergenze dovute alle differenze di opinioni di natura strategica”. In sostituzione è subentrato Fredrik Wester. Dopo la nomina di capo a Wester, questi ha asserito di voler condurre ulteriori ricerche interne allo studio di sviluppo per mezzo di una società esterna:

Siamo a conoscenza di un’indagine all’interno dell’azienda su questo tema e i risultati, ovviamente, non sono per nulla soddisfacenti. Il manager vuole garantire che su questi dati si agisca immediatamente ma legalmente ci è impossibile, data la natura informale dei sondaggi che sono stati condotti. Stiamo attualmente lavorando per conciliare la nostra ricerca interna con il sondaggio dei sindacati e siamo ansiosi di prendere atto di tutto ciò.

Paradox Interactive