Young Horses: lo studio di Bugsnax verso una riduzione delle ore lavorative

Bugsnax

Young Horses, lo studio responsabile dello sviluppo di Bugsnax (di cui abbiamo eseguito una recensione al lancio) ha annunciato una notizia molto positiva, soprattutto sul fronte delle condizioni di lavoro che, ultimamente, risultano sempre meno ottimali all’interno di software house costituite da un organico numeroso.

La notizia in questione arriva proprio dalla casa di sviluppo, sebbene con un po’ di ritardo. Young Horses, infatti, a partire dallo scorso luglio, avrebbe asserito di aver ridotto la settimana lavorativa a quattro giorni. Il team, composto da otto elementi, ha da subito cercato di adattare il loro carico di lavoro alla settimana accorciata, in modo da poter garantire un ambiente meno tossico e più produttivo.

A proposito di questo cambiamento nella gestione del carico di lavoro, il co-fondatore e presidente dell’azienda, ovvero Phil Tibitoski ha affermato che:

Questa riduzione potrebbe dare alle persone una maggior tranquillità nell’affrontare il lavoro. Noi sappiamo quanto c’è da fare, da quanto lo dobbiamo fare per quando dobbiamo farlo. Stiamo semplicemente seguendo il nostro programma, né più né meno.

Per fortuna, Young Horses si è dedicata a risolvere questo tipo di dinamiche aziendali, atte a promuovere il benessere e la positività di un ambiente lavorativo. Speriamo che molte altre software house possano seguire questo esempio, in modo da garantire delle condizioni di lavoro meno tossiche e più vantaggiose. Certo è che se per questa casa di sviluppo la riduzione del monte ore è stata possibile, è grazie alle piccole dimensioni di quest’ultima. Sicuramente anche in aziende più grandi sarebbe possibile tutto ciò, ma applicando alcuni metodi differenti. A detta di Phil Tibitoski:

É stato sicuramente più facile per noi implementare questo cambiamento, in quanto è più semplice misurare la produzione del nostro piccolo team. Se penso agli studi più grandi, questi devono attendere l’ottenimento di diversi consensi, tra cui quello di svariati dipartimenti e degli investitori.

Speriamo, tuttavia, che l’esempio conferito al mondo videoludico da Young Horses possa più o meno riflettersi sulle altre aziende che operano nel settore.

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