In genere, quando mi trovo di fronte ad una produzione videoludica o cinematografica ambientata nello spazio profondo, per i lettori che non mi conoscessero, vado letteralmente in estasi. Parlando del settore cinematografico, spesso ho visionato delle opere che mi hanno conquistato ma al tempo stesso, fatto riflettere tantissimo su determinati temi. Uno tra questi è proprio Interstellar, produzione cinematografica tra le mie preferite in maniera più assoluta! Mentre, per quanto riguarda i videogiochi, in tutta la mia carriera ho giocato diverse produzioni videoludiche molto ben distinte e peculiari tra loro: i primi esempi che posso citare tranquillamente sono Edge of Chaos Independence War 2, sviluppato da Particle System e pubblicato da Atari; oppure la saga RTS Homeworld, sviluppato da Reclic Entertainment e pubblicato da Sierra Entertainment. Insomma, potete capire che il genere sci-fi mi sta particolarmente a cuore! Lo so, attualmente vi starete chiedendo: perché ci stai raccontando questo? Perché tutte le medesime emozioni sono emerse giocando a Chorus. Ultima fatica targata Fishlabs e supportati da Deep Silver come publisher, l’opera si è rivelata estremamente interessante, grazie alla build di prova fornitaci gentilmente dagli sviluppatori, al cui interno sono presenti degli elementi decisamente intriganti e i quali potrebbero rendere il titolo molto appetibile agli occhi degli appassionati e non. Dopo un’ora e mezza di gameplay, possiamo finalmente raccontarvi le nostre prime sensazioni a caldo del gioco.
Chorus: un universo tutto da scoprire
Grazie alla build mandata dalla compagnia citata precedentemente, abbiamo potuto compire i primi passi su Chorus. Innanzitutto, possiamo già da subito apprendere dai primi minuti qualche dettaglio sulla trama, dove prenderemo il controllo del pilota Nara, un tempo la guerriera più letale del Circolo con un passato abbastanza tormentato. Adesso però ella loro fuggitiva più ricercata impegnata in una missione molto importante: distruggere il Circolo. Quest’ultima sarà affiancata da Forsaken, una navicella senziente, in un viaggio di redenzione tra le stelle. Purtroppo non sappiamo esattamente cosa possa aver fatto la protagonista nel suo remoto e passato oscuro mentre faceva parte del Circolo (e non avremmo comunque fatto spoiler), ma è talmente distrutta da ciò che ha fatto da farci decisamente incuriosire e sarà sicuramente interessante scoprire tutti i retroscena del personaggio quando l’opera sarà arrivata sul mercato. Inoltre, personalmente vorrei vedere come e se maturerà in maniera esponenziale la relazione tra Forsaken e Nara, ma questo lo potremo affermare solo in sede di recensione.
Dopo aver ottenuto qualche informazione sul gioco, ecco che veniamo catapultati immediatamente nell’azione o, per meglio dire, nello spazio profondo. Dopo aver fatto un lungo viaggio, il primo obiettivo da portare a termine per riuscire a trovare la redenzione è quello di aiutare le navi alleate dai pirati intergalattici e fermare al tempo stesso anche la fazione del Circolo. Soffermandoci invece sul gameplay di Chorus, possiamo tranquillamente affermare che l’opera targata Fishlabs è un Combat Shooter ambientato nello spazio, dove il giocatore potrà sfruttare i movimenti fluidi insieme ai poteri della sua astronave senziente per riuscire a fare fuori chiunque ostacolerà il nostro cammino. Per quanto riguarda la giocabilità, siamo sicuramente su alti livelli, con il gioco che presenta parecchia dinamicità negli scontri a fuoco. Inoltre, il giocatore potrà usare tre tipi d’arma: mitragliatrice gatling, lanciamissili e raggio laser. Ognuna di queste armi sarà idonea ad una situazione ben specifica, ad esempio la mitragliatrice sarà estremamente efficace quando dovremo ingaggiare battaglia contro gli altri caccia stellari. I lanciamissili per affondare al più presto astronavi con una corazza più spessa e il laser per togliere gli scudi o disintegrare all’istante i caccia stellari nemici. Ora, nella build provata da noi, Chorus offriva solo questa tipologia d’armi, e non sappiamo se la versione finale del gioco ci permetterà di ottenere altre armi in dotazione sulla nostra navicella. Tuttavia, al momento siamo rimasti parecchio estasiati per quanto concerne il gameplay del titolo, sperando che andando più avanti la situazione migliori sotto l’aspetto appena citato.
Chorus: sistema di progressione convincente
Soffermandoci ancora sul gameplay, una peculiarità sicuramente molto interessante è rappresentata dai vari “poteri” da usare contro i nemici. Infatti, si potrà partire all’inseguimento sfruttandone alcuni molto efficaci. Il gameplay non si basa solo sugli scontri, ma anche sull’esplorazione dello spazio profondo. Detto ciò, l’utente potrà utilizzare la propria astronave senziente per andare alla ricerca di power up, crediti e non solo, in modo tale da migliore ulteriormente la propria navicella. Qui, abbiamo potuto dare uno sguardo anche alla personalizzazione del velivolo spaziale: sarà possibile acquistare i diversi armamenti e perk che riusciranno a farci evolvere notevolmente. Ovviamente però, tutto questo avrà un costo in termini puramente di crediti. Seppur in maniera minimale, devo ammettere che la customizzazione della navicella mi ha convinto, seppur si poteva osare di più e aggiungere qualche opzione extra in più per rafforzare tale aspetto.
Andando a snocciolare altri elementi dell’opera videoludica, c’è una sorta di sistema legato alla progressione che va ad includere tutti i pezzi della nostra navicella. Infatti, se porteremo a compimento determinati obiettivi, riusciremo senza spendere alcun credito ad effettuare determinati upgrade sugli armamenti e non solo. Ovviamente quest’ultimi varieranno in base al pezzo della navicella spaziale che intenderemo portare avanti, come ad esempio la mitragliatrice gatling: quest’ultima, per farla diventare più forte, occorrerà abbattere i vari caccia nemici , mentre per potenziare i lanciamissili bisognerà distruggere delle navi più corazzate. Insomma, questo sistema legato alla progressione risulta molto interessante, dando una spinta in più al giocatore al fine di migliorare la propria astronave solo portando a compimento determinati obiettivi. Una delle peculiarità che non vi ho detto finora di Chorus è quello inerente alla mappa. Infatti, la produzione è anche da considerarsi un titolo con degli elementi che lo accomunano apparentemente ad un gioco open-world, anche se a dire il vero mi è sembrato piuttosto lineare finora. Detto ciò, non abbiamo avuto modo di esplorare tantissimo, poiché la build dimostrativa fornita dagli sviluppatori era parecchio limitata da impedirci di capire se effettivamente ci saranno diverse attività da svolgere, oltre ovviamente ad avventurarci nelle classiche main quest incentrate sulla campagna.
Un passato oscuro per Nara
Uno degli aspetti che mi ha colpito positivamente è come l’azienda abbia reso veramente ostico questo Chorus. Non vi aspettate che la varie situazioni siano facili da gestire, poiché basterà anche una piccolo errore per raggiungere la classica scritta “Game Over”, costringendovi a ricominciare dall’ultimo checkpoint. I nemici vi daranno la caccia e non se ne staranno certamente con le mani in mano, dato che l’IA è stata appositamente ideata per rendere il tutto ancora più interessante, oltre che complicato. Potendo immaginare il titolo finale, i livelli di difficoltà superiori saranno una sfida assai ardua da affrontare! Insomma, ci troviamo davanti ad un intelligenza artificiale che non si lascerà sconfiggere tanto facilmente.
Parlando del gioco in termini puramente grafici, Chorus si presenta in maniera semplice ma con alcuni elementi interessanti: già in passato gli sviluppatori hanno confermato la presenza del Ray Tracing, ma purtroppo tale build era sprovvista della tecnologia in questione, ma nonostante ciò abbiamo avuto modo di testare con mano il DLSS (Deep Learning Super Sampling) targato NVIDIA. Infatti, solo impostando sull’opzione “qualità”, il gioco raggiungeva oltre i 300 fotogrammi al secondo, il che è sbalorditivo. Mi sorprende tra l’altro che gli sviluppatori siano già arrivati a questo punto per quanto riguarda il comparto estetico e tecnico del gioco nonostante questa demo sia soltanto una build di prova (e quindi andrà anche pulita e rifinita graficamente), ma estremamente efficace e che non mi ha dato alcun problema legato a crash o altro.
Sviluppatore: Fishlabs
Publisher: Deep Silver
Data d’uscita: 2021
Piattaforme: PC, PS4, PS5, Xbox Series X/S, Xbox One e Google Stadia
Con questo primo contatto, Chorus si prospetta essere un titolo decisamente interessante. Oltre ad avere una storia dove avremo il sommo piacere di approfondirla quando uscirà il gioco nei negozi, l’opera targata Fishlabs e pubblicata da Deep Silver presenta un gameplay molto dinamico, frenetico e divertente, con tanti spunti decisamente interessanti per questo combat-shooter ambientato nello spazio profondo. Il sistema di progressione e personalizzazione della navicella senziente sono senza alcun dubbio convincenti, seppur abbiamo ancora qualche dubbio al riguardo. Nonostante ciò, il nostro provato con questa build di prova con Chorus si è rivelato decisamente positivo, e non vediamo l’ora di scoprire ancora di più cosa ci offrirà la produzione, che dovrebbe arrivare sul mercato entro la fine dell’anno in corso.