Crysis Remastered Trilogy Recensione: il retaggio di Crytek

Crysis Remastered Trilogy

Sin dai tempi della mia recensione di Crysis Remastered, seppur presentava diversi difetti che successivamente sono stati corretti grazie ad aggiornamenti continui, la saga di Crytek va alla carica mostrando nuovamente la maestosità del CryEngine, motore grafico che ha fatto parlare molto di sé all’epoca. Infatti, solo pochi utenti furono in grado di far girare Crysis quando uscì nel lontano 2007, seppur con qualche limitazione, eppure, l’opera della casa tedesca riuscì a mettere in piedi qualcosa di superlativo con quell’engine, tanto da far nascere il leggendario meme: “Ma ci gira Crysis su questo PC?”. Detto ciò, dopo l’avvento del primo capitolo, l’azienda tedesca riuscì a dare vita anche a due sequel, ossia Crysis 2 e Crysis 3, i quali aumentarono qualitativamente l’opera non solo sotto il profilo tecnico, ma al tempo stesso anche sul lato del gameplay, proponendo diversi elementi da sparatutto in prima persona piuttosto interessanti. Negli ultimi giorni, grazie alla key mandataci gentilmente dagli sviluppatori, sebbene ci sia stata qualche problematica inaspettata, noi della redazione abbiamo potuto mettere le mani sulla Crysis Remastered Trilogy, edizione rimasterizzata dei tre titoli citati in precedenza, con l’introduzione ovviamente di diverse migliorie grafiche, primo tra tutti il Ray Tracing. Prima di proseguire con la recensione del prodotto, abbiamo constatato che sarebbe stato opportuno giudicare solamente Crysis 2 e Crysis 3 Remastered, dato che la review dedicata alla remastered del primo capitolo è già disponibile da diverso tempo sul sito. Detto ciò, procediamo senza alcun indugio per vedere se questa remastered ha centrato il bersaglio.

Crysis Remastered Trilogy: il ritorno nella nanotuta

Devo essere sincero: essere tornati su Crysis 2 e Crysis 3 fa un certo effetto, soprattutto perché rispetto al precedente capitolo questi ultimi due titoli offrono maggiore cura lato gunplay e shooting rispetto a quanto fatto con il primo titolo della iconica seria. Infatti, se da un lato il precedente Crysis presentava un gunplay invecchiato decisamente male, Crysis 2 e Crysis 3 Remastered si sono rivelati piacevolissimi da giocare al netto di più di 10 anni dall’uscita di entrambi i titoli. Però, permettetemi di andare con ordine iniziando dalla storia. In Crysis 2 Remastered, il giocatore ricopre i panni del soldato Alcatraz che, ritrovato quasi in fin di vita da Prophet, uno dei personaggi presenti nel precedente capitolo, viene salvato da quest’ultimo e dopo aver perso i sensi si ritrova la Nanotuta del personaggio dopo che egli apparentemente prova a togliersi la propria vita sparandosi un colpo di pistola in testa. Invece, in Crysis 3 Remastered, l’utente si cimenta proprio nei panni di Prophet. Dopo essere stato catturato, quest’ultimo viene salvato da Psycho, un’altra faccia conosciuta apparsa nel primo Crysis e nell’espansione Crysis Warhead. Lato scrittura non sono stati fatti troppi balzi in avanti, ma sono felicissimo di dire che entrambi i titoli si presentano in maniera molto più dirompente sotto questo aspetto rispetto al primo capitolo. Infatti, diciamo che quest’ultimo è da considerarsi un po’ come una sorta di tech demo concepita per mostrare i muscoli del motore grafico Cry Engine, che dimostra le sue potenzialità confrontandosi con engine come il Frostbite e l’Unreal Engine.

Ritornando a parlare del gameplay, dato che prima lo avevamo menzionato, in Crysis 2 e 3 Remastered risulta essere più divertente e coinvolgente, grazie anche alle massicce modifiche apportate al gunplay. Qui, oltre ovviamente alle varie bocche da fuoco che troveremo nel corso della campagna principale, viene in nostro soccorso la Nanotuta, la quale offre diverse opzioni come la Corazza, Velocità, Forza e Occultamento. Quest’ultime sono senza alcun dubbio più curate rispetto al primo capitolo, dove ho notato come la modalità Corazza riesca ad assorbire più colpi rispetto al passato e attutire i danni da caduta in maniera più performante. Inoltre, come se non bastasse, in entrambe le produzioni si potrà potenziare la nostra Nanotuta nelle rispettive modalità. Mentre in Crysis 2 dovremo uccidere gli alieni, chiamati CEPH, per migliorare la nostra Nanotuta, nel terzo capitolo invece occorrerà trovare dei laptop, i quali ci daranno dei punti da spendere. Diciamo che Crytek ha pensato in maniera originale di dare qualcosa in più per fornire gli strumenti necessari al giocatore per avere una progressione appagante. Ritornando invece a parlare delle armi, ovviamente, come accadeva in Crysis, nei rispettivi sequel questa opzione ritorna alla grande, presentando un’interfaccia migliore, seppur io non abbia notato particolari differenze, con la presenza di silenziatori, mirini e canne.

Crysis Remastered TrilogyCrysis  Remastered Trilogy: qualche problema

Seppur a livello di gameplay mi sia parecchio sbizzarrito giocando a Crysis 2 e Crysis 3 Remastered, quello che invece mi ha fatto storcere parecchio il naso è l’IA dei nemici. Infatti, alcuni di essi si comportano in maniera del tutto anomala, tanto che alcuni di loro addirittura si son fatti esplodere da soli tramite le taniche di benzina sparse durante gli scontri. Mentre altri nemici, nonostante stessi sparando proprio di fronte a loro, non prendevano in alcun modo posizione cercando riparo o facendo qualcosa di logico, anzi, rimanevano semplicemente immobili senza neanche sparare un colpo. Insomma, questo è solo uno dei molteplici esempi di come la reattività dell’IA non funzioni correttamente all’interno dell’opera, rappresentando una lacuna non indifferente. Un altro fattore che rimane inalterato dall’uscita di Crysis 3 risiede nell’eccessiva similitudine con Crysis 2. Pensateci un attimo: da Crysis a Crysis 2, le differenze tra i due giochi sono percepibili ad occhio nudo, mentre da Crysis 2 a Crysis 3 la differenza è così minima che sembra di stare giocando ad un DLC molto più longevo del secondo capitolo. Infatti, a parte qualche cambiamento minimo, questi due titoli sono quasi identici tra loro, e questo potrebbe far storcere il naso a chi approccia per la prima volta all’opera targata Crytek.

Oltre a ciò, segnalo anche qualche piccolo bug che ho riscontrato per tutta la durata della mia esperienza insieme a qualche glitch grafico. Per esempio mi è capitato che, mettendomi al riparo io vedessi alcune volte attraverso esso, specialmente con i container. Insomma, ci sono diverse problematiche che affliggono l’opera: se almeno alcune di esse fossero state risolte dal team di sviluppo, senza alcun dubbio Crysis Remastered Trilogy sarebbe potuto essere più invitante ai nostri occhi, perché proporre soltanto l’effetto nostalgia a noi non basta minimamente.

Crysis Remastered TrilogyRay Tracing e DLSS alla massima potenza

Tornando a parlare dei pregi che presenta questa Crysis Remastered Trilogy, sicuramente spiccano in special modo il DLSS e il Ray Tracing, due tecnologie che se messe insieme possono veramente fare la differenza. Senza troppi giri di parole, ricordiamo che il DLSS permette di aumentare i fotogrammi al secondo in maniera sostanziale utilizzando l’intelligenza artificiale della propria scheda video mentre il Ray Tracing garantisce un’illuminazione realistica delle scene simulando il comportamento fisico della luce, prendendo in considerazione le interazioni dei raggi prodotti da una o più sorgenti con le varie superfici, prima di raggiungere l’occhio umano. Seppur l’abbia spiegato in maniera del tutto approssimativa, anche perché non ne avrei il tempo materiale, il Ray Tracing e il DLSS mi hanno stupito e non poco, poiché rappresentano la vera novità della Crysis Remastered Trilogy. Come già detto in precedenza con il famoso meme “Ma ci gira Crysis su questo PC”, possiamo rispondere al meme con un perentorio si, ed anche molto bene aggiungerei. Infatti, senza neanche attivare il Ray Tracing ma abilitando il DLSS, ci ritroviamo con una velocità legata ai fotogrammi che supera addirittura i 144 fps, presentando così un frame rate veramente superlativo.

Ovviamente la situazione peggiorerà quando attiviamo anche il Ray Tracing, ma state tranquilli! Anche per chi ha una delle ultime schede video della serie 2000 riuscirà a far girare Crysis. Infatti, personalmente ho provato tra le risoluzioni in 2K (2560×1440) e Full HD (1920×1080) con una 2070 Super e I9-9900K, ed il risultato è stato sbalorditivo. In Full HD con Ray Tracing attivo e il DLSS impostato su “modalità qualità”, alcune volte ho superato anche i 100 fotogrammi al secondo, e quasi la stessa situazione è accaduta in 2K, solo con qualche fps in meno. Quindi, al netto di queste mie affermazioni, sono fermamente convinto che il lavoro svolto lato ottimizzazione alla Crysis Remastered Trilogy sia d’ottima fattura. Parlando nello specifico del Ray Tracing, sono rimasto veramente soddisfatto di come quest’ultimo sia stato implementato. Ad esempio, addirittura nei caschi dei nemici riusciremo a vedere tutto ciò che viene riflesso davanti ai nostri occhi, compresi noi stessi, oppure, mi verrebbe da pensare lo stesso discorso applicato alle armi da fuoco. Ci sarebbero veramente tanti esempi da fare di come il Ray Tracing e il DLSS siano delle impostazioni superlative su questa remastered, distanziandosi totalmente da quanto offerto invece su Crysis Remastered. Infatti, circa un anno fa, mai avrei pensato di sfruttare al massimo anche una scheda video non proprio recente ma al tempo stesso di beneficare delle impostazioni di gioco tutte impostate al massimo. Una gradita sorpresa, che aumenta il valore qualitativo della versione PC del titolo: il consiglio che posso darvi è quello di giocarlo su PC, a patto che abbiate delle configurazioni adeguate alla causa!

Piattaforme: PC, PS5, PS4, Xbox Series X/S, Xbox One e Switch

Sviluppatore: Crytek

Publisher: Crytek

Crysis Remastered Trilogy è sicuramente una remastered molto interessante contente tutti i giochi della serie Crysis e presentando al tempo stesso un’offerta invitante. Con un gunplay di Crysis 2 e Crysis 3 decisamente coinvolgente e appagante e un DLSS accompagnato da un Ray Tracing in ottima forma su PC, ottimizzato anche per chi non possiede una configurazione proprio performante, questa edizione si presenta in maniera totalmente differente rispetto a quanto accaduto al day-one con Crysis Remastered. Però alcuni difetti purtroppo restano invariati, come l’IA decisamente da rivedere, un Crysis 3 troppo simile al suo predecessore e qualche bug e glitch di troppo. Nonostante ciò, siamo felici di annunciarvi che questo rappresenta un ottimo biglietto d’ingresso per chi a suo tempo non ha potuto gustarsi al massimo la trilogia dedicata a Crysis, o semplicemente vuole riprovare quella sensazione di indossare la Nanotuta e fare stragi di nemici. Ebbene si ragazzi, Crysis è tornato: ed è in forma smagliante!

VOTO: 8.1

Appassionato di videogiochi all'eta di 4 anni. Mattia entra nel fantastico mondo del gaming durante l'anno 2001 quando per la prima volta provò il suo primo gioco di strategia Empire Earth, da quel momento in poi non abbandonò più i videogiochi. Sempre in cerca di generi come Fps, Tps, RPG e platform, ma non si fa scrupoli per provare ogni tipo di videogioco.